Chapter 13. Night

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Arrivai all'apice mi svuotai nella sua bocca, serrata attorno a me; non sapevo come avrebbe reagito, se le fosse piaciuto oppure le avesse fatto schifo. La vidi alzarsi dal mio ventre e sporcarsi le labbra, ero convinto che sputasse tutto ed invece la vidi ingoiare, si avvicinò alle mie labbra e mi baciò facendomi assaggiare il mio seme, proprio come io avevo fatto con lei. Si staccò lievemente dalle mie labbra e sorrise, mi lasciò un piccolo bacio a stampo e scappo alla ricerca del mio portafogli "Oh eccolo" disse prendendolo in mano per aprirlo, uscì fuori un preservativo e tornò sul letto, gattonando fino a me; aprì la bustina ed io la bloccai "Che c'è?" mi chiese preoccupata "Periodo reffrattario. Dopo che noi maschietti arriviamo al punto top, abbiamo bisogno di un po' di tempo perchè sennò l'amico fa un male cane" le spiegai e lei dovette sentirsi sollevata dato che sorrise trattenendo una risatina "E quanto dura?" chiese curiosa "Dipende dal ragazzo. A me dura poco, quindi non preoccuparti" le feci l'occhiolino, poi l'afferrai e la feci sdraiare sovrastandola con il mio corpo "Già finito? E già eccitato?" domandò stranita "Te l'ho detto che a me dura poco e tu sei troppo eccitante amore" ridacchiai baciandola, mentre lei srotolava il preservativo lungo la mia erezione già un po' eccitata. Leccai un altro po' la sua entrata e ci strofinai sopra il glande, per poi penetrarla lentamente bloccando i gemiti con un bacio sensuale ed umido; mi mossi dentro di lei con spinte lente e dolci, anche se ogni tanto, davo una spinta un po' più forte, che lei gradiva; questa volta il rapporto duro un po' di più, considerando che non eravamo eccitati al massimo al principio, eppure è stato molto più intenso e passionale.

Sfilai il preservativo e controllai che non si fosse bucato, una volta constatata la sua integrità lo gettai nella spazzatura chiudendolo per bene. Recuperai i boxer e li indossai porgendo poi ad Ariele le sue mutandine bordeaux e la mia maglietta; si rivestì anche lei ed io mi sdraiai al suo fianco, tenendo il telefono in mano. Con la mano libera strinsi la sua e scattai una foto alle nostre dita intrecciate, pubblicandola poco dopo su instagram "Baby I'm finally at home @arieleginoble4 #t(ia)mo" poche semplici parole, ma vere, vere perchè con lei mi sentivo finalmente a casa. Le arrivò la notifica, sorrise vedendo il post e digitò qualcosa, poi mi arrivò la sua notifica "Tonight hold me tight, 'cause I need you beside me @ignazioboschetto #t(ia)mo" e sorrisi di rimando, mi avvicinai a lei ed unì le nostre labbra in un bacio, l'ennesimo di quella notte e della nostra storia, un bacio che aveva un sapore diverso da quello precedente, un bacio consapevole, un bacio pieno sempre più d'amore, quell'amore che cresceva secondo dopo secondo e ci univa inevitabilmente.

Stavo per posare il cellulare quando arrivò una notifica "Amore è tua?" le chiesi "No, non ti ho menzionato nè taggato da nessuna parte in questo momento" rispose "Va beh, la guardo domani" dissi "No, guardiamola ora" ribattè prendomi il telefono. La lasciai fare, tra di noi non c'erano segreti e se moriva dalla curiosità di leggere quella notifica, gliel'avrei fatta leggere "Che troia" commentò con disgusto "Chi amore?" domandai e lei mi mostrò la foto: era una foto vecchia, risalente a luglio scorso, ad una festa in cui ero andato con Valentina. In quella foto c'eravamo io e lei, appunto, a questa festa che ci baciavamo in modo spinto e sotto, come didascalia scrisse "Wild, young and free @ignazioboschetto #memories #summer #partynight #kiss #drink #alcool #music #freedom #happiness". In quel momento provai una sensazione di schifo e ribrezzo per quella ragazza, perchè era così egoista da volermi far soffrire solo per far allontanare Ariele da me e riprendermi"Piccola questa foto è vecchissima, è di quest'estate te lo giuro" cercai di giustificarmi ma Ariele posò il suo indice sulle mie labbra "Ehi, Orso non devi darmi nessuna spiegazione" mi baciò con dolcezza accarezzandomi la nuca lievemente; adoravo le sue coccole dolci, mi facevano stare bene, mi sgomberavano la mente dai brutti pensieri, mi sembrava di essere a casa. La tenni stretta a me e le lasciai un bacio tra i capelli dopo averle augurato la buonanotte, ci addormentammo piano piano cullati dal battito dell'altro.

Deskmate || Ignazio Boschetto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora