night two

1.3K 96 2
                                    

Erano le quattro di notte ed ero quasi arrivato nel vialetto di casa Tom,ero nervoso.

Avevo paura che qualcosa potesse andare storto,avevo paura che lei veramente non mi volesse più, e non me lo sarei mai perdonato,non posso perderla.

Dopo l'ultimo messaggio che le inviai non ha più risposto.

justin:
dai claire,aprimi sono fuori casa tua.

visualizzato.

Passarono ormai quindici minuti ed ero fermo fuori casa sua in auto,vidi la luce di camera sua accendersi e poi la vidi dietro la sua piccola finestra, aveva i capelli legati in una crocchia fatta male e una canotta nera,i suoi occhi fissarono la mia auto.
Decisi di uscire dall'auto e dirigermi fuori la porta.

justin:
ti ho vista claire,aprimi ti prego.
ho bisogno di te.

claire:
sto arrivando

Poco dopo sentì dei rumori provenire dal salone e poi la serratura della porta che  si aprì dopo non molto.

I suoi occhi erano gonfi e rossi,lo sguardo perso e vuoto.

le avevo davvero fatto io tutto ciò? faccio schifo. Pensai

-Devi andare via- Sussurrò piano
-Non vado da nessuna parte - Feci un passo avanti e la vidi allontanarsi,la sua mano era ancora appoggiata alla maniglia della porta e il suo sguardo puntato sul pavimento.
-Non ti voglio vedere,Justin-Sembrava volesse convincere di più sé stessa che me e in quel momento mi sentì morire dentro.
-Io ti amo Claire- Allungai il braccio ma lei non me lo permise  e si irrigidì alle mie parole.
-Stronzate- Rise istericamente -Le foto parlano da sole,ora vai via- Sussurrò ancora.
-Fammi spiegare-Parlai piano andandole in contro - Non è stata colpa mia te lo giuro - Alzò lo sguardo dal pavimento e mi guardò negli occhi.-Ho fatto un fottuto viaggio di due ore nel cuore della notte solo per te,perché non voglio perderti- Sussurrai piano, lei tolse le mani dalla maniglia si avvicinò a me appoggiò le braccia sui miei fianchi e li portò dietro la mia schiena,abbracciandomi e ricambiai l'abbraccio senza esitazione e la sua testa era appogiata sul mio petto,inizió a singhiozzare e le accarezzai le guance.
-Non piangere piccola - Si staccò dall'abbraccio.
-Non ti ho perdonato,ma ne avevo bisogno-Sospirò -Buonanotte Justin - E chiuse la porta,lasciandomi lì in piedi e iniziai a piangere, non era da me piangere ma ero stato uno stupido..Tornai in auto e non andai via,rimasi lì prendendo il mio telefono e scorrere tra i messaggi.

justin:
ti aspetto in auto,ti accompagno io a scuola, buonanotte.

Sentì un rumore vicino la mia auto,e mi svegliai guardando fuori la finestrino trovando la figura della mia ragazza facendo segno di togliere le sicure.
Erano le sette,e lei a scuola entra per le otto.

-Ma sono soltanto le sette- Parlai con la voce impastata dal sonno.
La vidi sedersi sul sediolino del passeggero e sospiró posando la sua borsa grigia sul cruscotto.
-Non mi accompagnerai a scuola, Justin- Borbottò.

••••

è cortissimo ahah,ma vabb credo che prima o poi ritorneranno solo i messaggi in chat.
2,77K NON HO PAROLE VI AMO.

commentate e votate.

all the love xx

twitter || jbDove le storie prendono vita. Scoprilo ora