Un attimo nell'aldilà

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La sala usata per servire il cibo ai guerrieri e agli altri componenti della Thordon base era divisa in diverse sezioni. C'era una tavolata lunga su un lato dove sedevano i Doden, gli umani. Su un altro lato c'erano, invece, i guerrieri. Alcuni tavoli arrivavano fino all'ingresso a causa della numerosità dei numeri di guerrieri. Nel mezzo vi era un tavolo più piccolo, con cinque individui, tutti con gli occhi fissi nei miei. Il tavolo è decorato sminuziosamente, con una tovaglia dai bordi dorati che giace sotto piatti d'argento. Il cibo non manca, ma per ora le persone non sembravano affamate. Piuttosto, sembravano affamate di me. Mi prendo tutto il tempo per osservarli bene. Il primo a destra è un uomo di mezza età e ha gli occhi scuri e il viso lungo. Il suo sguardo era calmo e mi guardava con un sorriso caldo sulle labbra. Iniziamo bene, direi. Il secondo ha gli occhi di un nero che sarebbe capace di imprigionarti. Ha una barba corta e scura sul mento, dello stesso colore della folta capigliatura. Cerco di cambiare soggetto velocemente, perchè stavo cominciando a sentirmi a disagio sotto il suo sguardo. Se gli sguardi potessero uccidere....La persona nel mezzo sembrava il più vecchio. Mi rimane la bocca aperta alla vista dei suoi occhi. Erano i più chiari che avessi visto, con una sfumatura viola. La chioma bianca gli scende sulle spalle, come fosse una morbida nuvola e lo stesso fa la barba. Aveva lo sguardo saggio, sembrava ti riuscisse a guardare nell'anima, ma con diligenza. Per un attimo sembra che mi trascini nell'aldilà. La disperazione che vedevo negli occhi del suo vicino, non sembra esistere sul suo volto. Mi sorprende vedere Jadox accanto a lui, ma evitai di guardarlo. Sarei rimasta a fissarlo molto più a lungo del dovuto. Lui e quei fari dalle calde sfumature. Passo a guardare direttamente l'ultimo. O meglio, l'ultima. Ha dei capelli di un biondo cenere con striature dorate e il viso delicato. Lo sguardo maturo mi fa capire che non è giovane quanto, invece, sembra. Non ha rughe sul volto, ma le labbra ancora rosee e le guance piene. E di nuovo rimango di stucco. Deve essere una cosa divina questa. Anche in questo caso gli occhi mi inchiodano e sono estremamente espressive. Ha gli stessi occhi di Jadox! Lo stesso colore, forse un poco più scuro. Probabilmente è imparentata con lui. Forse la zia o la sorella. Lo sguardo non è duro, a differenza di quello di Jadox, ma dolce...materno. Un senso di nostalgia si impossessa di me. Nostalgia di una persona che ho perso molto tempo fa. I ricordi di Selene, mia madre, si fanno nitidi davanti ai miei occhi. Non sto più guardando negli occhi della donna di fronte a me, ma in quelli di mia madre. Occhi verdi come le foglie della quercia in primavera. Mi sorride dolcemente e io mi ritrovo a ricambiarlo. Qualcuno mi tocca il braccio, risvegliandomi dal sogno ad occhi aperti. Mi ritrovo a guardare altri occhi verdi, quelli di Sam. "Tutto bene?" mi chiede, preoccupato. Io annuisco "Allora andiamo a sederci." mi dice indirizzandami verso una delle panche. Io mi volto nuovamente il tavolo degli dei e faccio un cenno in saluto. Non aspetto di vedere la loro risposta, probabilmente per paura che non avrebbero risposto al saluto. Mio fratello si siede accanto a me ed iniziamo a mangiare i pasti preparati da Nigella e le altre cuoche. Probabilmente Eva, anche. Mi fa piacere vedere mentre ride con altre donne. Sono sicura che centra con Jennifer, la figlia. Il cibo è squisito, devo ammetterlo. Da fare cincorrenza con quello di Lily. Sarebbe divertente vedere lei e Nigella a una gara di cucina. Al pensiero mi scappa un sorriso e Sam mi guarda divertito. Cerco di evitare di guardare gli dei a pochi tavoli lontani da noi. Sento che qualcuno mi continua a guardare e con la coda dell'occhio riesco a capire che è Jadox. "Gin, domani puoi passare da Bill. Mi hanno informato che si.sveglierà presto e sono sicuro che avrà bisogno di risposte. Non vorrei che abbia il tuo stesso risveglio." esclama Sam e io annuisco, contenta di poter rivedere il mio compagno di avventure. Dopo aver mangiato, Sam si allontana da me e dice a Christine di riaccompagnarmi in camera. Non voglio tornare nella camera di Jadox, ma nessuno sembra prendere seriamente la mia richiesta...di aiuto. Non voglio immaginare cosa potrebbe fare quel pazzo, mentre dormo. "Christine e se quel folle decidesse di attaccarmi di notte? Sappiamo entrambe che Jadox vuole qualcosa da me." le dico, mentre torniamo in capanna. Lei ruota gli occhi "Jadox non potrebbe mai compiere atti che possano metterti a disagio. Non può costringerti ad avere rapporti se..." io la interrompo immediatamente. "woh, woh, woh...che rapporti? Io sto parlando del fatto che potrebbe costringermi a "parlare"! Cosa vai a pensare Christine?" le chiedo sconcertata. Lui deve solo provare a toccarmi, quel bestione! Men che meno pensare solo di poter avere qualcosa da me. Christine continua a ridere con le lacrime agli occhi. "Andiamo, prima che qualcuno ci veda mentre ti prendi gioco di me." le dico, questa volta sono io a doverla trascinare. La camera è stata ripulita e ora il letto ha nuovamente le lenzuola bianche. Mi domando dove dormirà Jadox, visto che gli ho tolto il letto, ormai. Christine mi parla di se stessa e del figlio che non vede dalla notte dell'arrivo dei guerrieri sulla terra. A differenza di Eva, preferisco non chiederle nulla in dettaglio. Da una parte, perchè non voglio farle capire che esiste un posto dove alcuni uomini vivono lontani dagli occhi degli dei. Dall'altra non voglio dare false speranze. Non sono sicura che tutto questo cambierà un giorno. Preferisco tacere ed ascoltare la Doden che mi fa compagnia, mentre indosso la tunica leggera di cotone che mi ha dato. Sembra una camicia da uomo, forse troppo grande, ma sembra comoda per dormire. Mi sdraio sul letto e cerco di dormire. Christine mi lascia tranquilla e mi da la buonanotte, vedendo che sono stanca. Pochi secondi e mi addormento, stanca dal peso di una giornata piena di novità. Il sonno è tranquillo, anche se la stanza sembra estremamente calda. Dovrei chiedere a Christine di aprire la finestrina piccola sulla parte superiore di una parete. Cerco di girarmi, ma sento un peso sul fianco. Sembra....un braccio. I miei occhi si sono aperti subito. Guardo verso il basso e vedo un braccio robusto intorno a me, ma quello è l'unico contatto. Per un attimo penso che sia Sam. Deve essere entrato dopo che mi sono addormentata. Mi calmo un poco, poi penso che Sam non ha un braccio così robusto. Si, è muscoloso, ma non così tanto. Questo braccio sarebbe capace di stringerti in una morsa letale, se volesse. Ora capisco il caldo che sentivo, ma chi è? Mi volto di scatto e mi ritrovo a guardare il viso rilassato del ragazzo che ho visto per la prima volta qui. Le ciglia mandano ombre sulle guance e la bocca è leggermente aperta. Devo ammetterlo, quando dorme, è davvero carino, Jadox. Aspetta, Jadox? Cerco di liberarmi, facendo vacillare piú volte il letto. "Lasciami, ora! Toglimi le mani di dosso...Jadox!" Lui apre lentamente gli occhi, ma non sembrava in alcun modo sconcertato o altro. "Che hai da urlare?" ha la voce ancora addormentata e io gli picchio sul braccio per farlo muovere. "Hm..dormi..." mormora, girandosi sul fianco, verso di me. Mi libera dalla sua presa e io ne aprofitto per saltare giú dal letto. La voce é roca e...sexy in un certo senso. Basta cosí!! Ora riesco a vederlo bene in viso, nonostante sia abbastanza buio. "Alzati dal mio letto, altrimenti..." Finalmente si decide ad alzarsi a sedere. "Tuo letto? Ti ricordo che questa é nella mia stanza. Dovresti ringraziarmi" mi dice, con il solito tono irritato. "Non per questo puoi saltare nel letto e decidere di usarmi come il tuo orsacchiotto!" sono furiosa. Non si vergogna nemmeno un pó? "Vattene dal letto, non te lo ripeto" gli dico, vedendo che continua a fissarmi. Poi fa una cosa inaspettata "Sapevo che ti avrei dovuto ammazzare quando potevo!" detto ció, prende il cappotto di cuoio, un cuscino e lascia la stanza. Mi butto nuovamente sul letto e cerco di calmarmi. Ma che gli é saltato in mente? Improvvisamente, sento freddo. Certo, la presenza di Jadox ha "riscaldato" l'atmosfera. Scanso questi pensieri, premendo la testa nel cuscino. Maledizione a lui e a questo posto! Ora non riusciró a chiudere occhio....forse per paura che Jadox torni. Chiamala paura questa sensazione che mi fa battere il cuore a mille....non saprei dire.

Il Respiro del DemoneWhere stories live. Discover now