Figura dai contorni misteriosi...

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Maledizione, non poteva essere più chiara la strega? Insomma, poteva almeno dirmi la causa per la quale non posso uscire dalla protezione domani. Lo sa benissimo che non seguo mai le regole. Prendo il cuscino e lo premo sul viso per soffocare il grido di frustrazione. "Hmm, ne vuoi parlare?" sento dire da una voce femminile. Scanso il cuscino e vedo che è Lily. Si siede sul letto e mi guarda triste. Voglio parlarne? Di cosa precisamente? Non capisco neanche cosa sta accadendo. "Vorrei parlarne, ma in realtà non so neanche di cosa parlare. Insomma, Meredith dovrebbe spiegare le parole che escono dalla sua bocca. Non riesco a coglierne il senso. Perché non dovrei uscire domani?" Lily mi guarda confusa e io le racconto del mio incontro con la strega. Lei si limita ad annuire e dopo un' pò si decide a darmi la propria conclusione. "Vedi tesoro, c'è dell'altro nel sogno che non ti ho ancora raccontato." fa una pausa, come per rimembrare la visione. "Tra le macerie vedo una figura scura che ripete più volte il tuo nome, Ginevra." Un brivido mi scorre lungo la schiena. "E non solo, ripete continuamente un'altra parola, cioé incatenato". Cerco di ordinare le idee e dare un senso alle parole di Lily. "Allora é un uomo, altrimenti avrebbe detto incatenatA, no? Quindi non parla di me, ma di se stesso o qualcun'altro." dico, leggermente sollevata dal fatto che non si riferisca a me quella parola. Lei annuisce, poi mi guarda cupa in volto. "Non ho finito. C'é un'altra cosa, Gin. Sul suolo c'é una sostanza rossa, proprio sotto ai piedi della figura. Molto probabilmente é sangue." Ecco, immaginavo che ci sarebbe stato qualcosa di tragico. "Non capisco, che significa? Perché del sangue...cosa..?" "Mi dispiace cara, non volevo renderti ancora piú confusa. Ora devo andare, che tra poco é ora di cena." mi dice Lily, dandomi una pacca sul ginocchio ed alzandosi dal letto. "Figurati, anzi grazie di essere passata. Ci vediamo a cena allora." le dico, sorridendo. Lei ricambia il sorriso ed esce, chiudendo la porta dietro di se. Ora sono sola nella camera e la cosa mi disturba. Ciò perchè sarei capace di fare pazzie pur di trovare una soluzione. Ho bisogno di qualcuno che mi dia delle interpretazioni. Ho bisogno di una mente geniale. Tayson!  

"Allora, sono dell'idea che il termine incatenato sia strettamente legato a prigioniero. Probabilmente la figura è legata a un qualche cosa e non può fare nulla per cambiare la propria situazione." Questa è la conclusione del mio amico. "Esatto! E molto probabilmente la figura è legata in qualche modo a te. Questo perchè ripete più volte il tuo nome." Interviene Nathalie, seduta al mio fianco. Siamo seduti nel parco della scuola e ci sono altri ragazzi poco lontani da noi. Alcuni chiacchierano, altri giocano a frisbee. Intanto taglio un melone a fette e ne passo una a Nathalie. Vedo da lontano Bill e la cheerleader seduti su una panchina. Non ho mai capito cosa ci trova in quella mezza oca spelacchiata che ama l'attenzione più della sua stessa salute. E poi, Bill potrebbe avere di meglio. Non lo dico solo per  il suo aspetto fisico, ma anche per il fatto che non era così arrogante una volta. Molto probabilmente è stata l'influenza di Lin che lo ha reso così acido nei contìfronti degli altri. Non che la cosa mi riguardi, comunque. Forse solo un poco.  In quel momento lui alza la testa e i suoi occhi incontrano i miei. Mi volto in fretta, sperando non abbia notato il fatto che lo stavo guardando. "Bisogna dire, però, che non sappiamo se la cosa riguarda il presente o il futuro, visto che è una visione. Non bisogna dimenticare, però, che parliamo della nostra buona, nonchè, pazza Lily." conclude la mia amica. "Questo lo so, ma non può essersi inventata tutto. Poi io dubito che abbia mentito, anche, perchè non ha motivo di farlo." Almeno spero, dico tra me e me. Tay alza le spalle, non sapendo più che dire e prende la fetta di melone che gli sto passando. "E poi c'è il sangue...la cosa non mi piace per nulla." dico risentendo un brivido. Anche i miei due amici sembrano preoccupati. Per un pò non diciamo nulla e restiamo ad ascoltare le urla dei ragazzi nel parco, mentre giocano a calcio, usando le panchine come porte. "Sapete quale potrebbe essere la tragedia peggiore?" dice Tay e con il dito ci indica di avvicinarci "Che non rimangano più meloni nella dispensa." Esclama tutto serio. Io gli tiro una pacca sulla spalla e Nathalie scoppia a ridere "E io che pensavo avessi una cosa seria da dire ahah". "Ma è una cosa seria questa. Cosa mai potremmo mangiare in queste calde giornate, altrimenti?" Ora ridiamo tutti e tre. Sono gli unici momenti in cui non pensiamo a nulla tranne che a rimanere insieme e goderci gli attimi di follia in questo mondo già folle di suo. Domani è un altro giorno e probabilmente lo passerò fuori da qui. Fortunatamente, la gamba si è ripresa in poche ore e ora riesco a camminare normalmente. Riuscirò anche a correre, se mai un Gohlen decidesse di seguirmi. Lo so, è una pazzia, ma io sarò l'unica a diventare pazza se non troverò le risposte che cerco. L'unico modo per farlo è andare oltre la protezione. Fare ciò che Meredith mi ha avvertito di non fare.

Il Respiro del DemoneWhere stories live. Discover now