After the storm there is always the sun.

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Alexy's pov

-Jamie...cosa ci fai qui?-domando al ragazzo sdraiato sul portico di casa mia, lo vedo cercare di tirarsi su, ma con scarsi tentativi...è ubriaco... Mi avvicino per vedere come sta e il forte odore d'alcol invade le mie narici...sì,è decisamente ubriaco...lo aiuto ad alzarsi e lo porto dentro adagiandolo sul divano, sospiro inginocchiandomi accanto a lui che ha un braccio sugli occhi, -Cosa ci fai qui?- ripeto la domanda, ma lui non risponde...proprio quando stavo per perdere anche l'ultima speranza di un suo cenno di vita parla -Non lo so...-un sussurro, ma lo sento -ho cercato in tutti i modi di non pensare a te- fa una pausa...pensare? a me?...- ma tutte le volte mi ritrovavo qui, davanti casa tua a pensare a cosa facevi, se dormivi, se leggi, se ascoltavi la musica...a tutto. Qualsiasi cosa, anche la più insignificante, con te...mi sembra vitale.-continua il suo monologo, mi limito ad ascoltarlo, ad ascoltare la sua voce roca a causa dell'alcol, -all'inizio pensavo fosse un fottutissimo scherzo dell'universo il fatto che nonostante tutto mi ritrovassi sempre qui, da te...poi però ho capito che alla fine, in un modo o nell'altro, torno sempre da  te...penso sempre a te- una risata amara lascia le sue labbra-Mi farai impazzire, sempre se non lo so già.- dice girando la testa e incatenando il suo sguardo nel mio, mi si mozza il respiro a guardare quegli occhi...quegli occhi che accompagnano le mie notti, quegli occhi che conosco troppo bene perché quando vado a dormire ce li ho tatuati nelle palpebre. Tutto questo è inverosimile, impossibile...è tutto uno scherzo del mio cervello, io sto ancora dormendo, è solo un sogno. Jamie mi accarezza dolcemente la guancia e tutte le mie teorie vanno in pezzi, lui è qui...qui! Deglutisco mentre costringo il mio sguardo a distogliersi dal suo -Cosa mi fai?- mi domanda -Non lo so.- riesco a dire solo questo, un sorrisetto gli appare sul volto, ma diverso dagli altri è vero, quello di un bambino -Non è vero- continua sussurrando, non so cosa stia succedendo, non so perché sia qui, non so perché stiamo facendo questo discorso assurdo, non so perché stiamo sussurrando, non so perché nonostante stia con Simone continuo a pensare a lui, o perché ora che ce l'ho davanti ho un voglia irrefrenabile di baciarlo, non so...niente. -Sei impossibile.- scuoto la testa per riprendermi dal mio stato di trance -Cosa?-,-Sei impossibile, come non fai ad accorgerti di questo...- si mette a sedere, stagliandosi con la sua altezza sopra di me, mi alzo in piedi -Non so di cosa tu stia parlando- dico tendendogli un mano, è ubriaco e probabilmente non sa nemmeno dove si trova, mi prende la mano e con uno scatto veloce mi strattona verso di sé, cado tra le sue braccia i nostri visi talmente vicini da sentire i nostri respiri -Questo...- sussurra per poi avventarsi famelico sulle mie labbra, che rispondono subito al suo tocco, una scintilla si accende dentro me mentre muovo veloce la mia bocca sulla sua assaporando il sapore dell'alcol, le braccia di Jamie mi circondano la vita attirandomi più vicino a sé, la scintilla ormai è un fuoco, ardente e indomabile, come le emozioni che sto provando adesso. La mia testa è completamente vuota e approfitto di questo momento per bearmi della felicitá che provo, ma poi tutto finisce e mi ricordo che sto tradendo Simone, -Jamie...- cerco di dire staccandomi dal bacio, -Basta...- e con tutta la forza che ho in corpo mi stacco da lui tornando in piedi -Non è giusto.- sussurro cercando di stabilizzare il mio respiro -Cosa non è giusto...- la sua voce esce fredda e dura, le parole sono come coltelli pronti ad essere conficcati nel mio cuore, non rispondo mi limito ad andare in cucina, ma la sua stretta mi ferma -Cosa non è giusto...- ripete e si alza, abbasso lo sguardo -Sto con Simone...- sussurro trovando solo quello come scusa, -Ohh lo vedo e infatti lui è qui con te in questo momento, non a spassarsela con i suoi amici in qualche bar!- sputa quelle parole con rabbia, strattono il mio braccio dalla presa -Smettila, non sono cose che ti riguardano- sputo acida -Sì invece-ribatte sicuro , -No non lo sono, e non dovresti neanche essere qui-,- Non sembrava così quando mi stavi baciando...-,-Basta! Sei tu che mi hai baciato!- grido,- Sì, ma tu hai ricambiato e non mentire!- grida di rimando -Ero...ero confusa, hai colto di sorpresa...- cerco di difendermi,-Non è vero e lo sai anche tu Alexy. Smettila di mentire a te stessa cazzo!-,-Cosa? Non sto mentendo a nessuno Jamie, sei ubriaco...- vado in cucina e prendo un bicchiere d'acqua -Lo sai che non è così- mi raggiunge un po' traballante, la sbronza quasi del tutto sparita, -Non so niente, cosa vuoi?!- , sono stremata, non ce la faccio più, il mio cervello è in fumo e non so quanto riuscirò a resistere prima che le lacrime si facciano vive -Cosa voglio? Me lo chiedo anche io...sai delle volte non vorrei mai averti incontrata, non mi sarei mai voluto scontrare con te- dice sicuro fermandosi e una fitta di dolore si propaga dentro me -altre invece, la maggior parte, vorrei non essermene andato dopo il nostro bacio e magari ci sarei stato io al tuo fianco...- also lo sguardo e lo guardo, lo guardo per la prima volta mentre le sue parole si stampano nella mia mente - Cosa vorresti dire?- chiedo, -Davvero non ci arrivi?- e un sorriso arrogante gli incornicia il viso, un moto di rabbia e frustrazione si scatena dentro di me - No! No, non lo so, non ci arrivo ok?! Sei così fottutamente complicato! Non ti capisco, perché sei qui? Dovresti essere a casa o a una delle tue stupide feste a farti qualcuna, e invece sei qui...perciò sì non ci arrivo...- dico velocemente, le parole scivola fuori dalle mie labbra senza che io ne abbia alcun controllo - Ci ho provato!- scatta anche lui -Dio solo sa quanto ci ho provato, ma nessuna... nessuna è come te Alexy e poco fa stavo baciando una ragazza, sarebbe andato tutto alla grande se non fosse stato per la tua fottuta immagine che mi ronzava in testa e che mi ricordava quanto cazzo stessi sbagliando, perché la ragazza che stavo baciando non eri tu! Neanche con tutta la quantità di alcol che ho in corpo sono riuscito a smettere di pensarti, e magari tu eri con quel cazzo di damerino e te ne fottevi altamente di quello che provavo!-,-Smettila! Non parlare così di lui!- grido interrompendolo -Perché,lo ami?!- non è la prima volta che mi fa questa domanda e tutte le volte mi trova impreparata, -Sì...-sibilo abbassando lo sguardo, Jamie cammina verso di me e mi alza il volto costringendomi a guardarlo ,-Dimmelo guardandomi negli occhi.- la rabbia gli scorre nelle vene, apro la bocca cercando di ripetere quello che ho detto ma la voce non ne vuole sapere di uscire, -Lo sapevo- mormora, sfuggo veloce dalla sua presa e indietreggio fino a trovarmi con le spalle contro alla parete, -Tu non sai niente...niente- sibilo,-No, qui l'unica che fa finta di non sapere sei tu Alexia- mi guarda circospetto come un predatore quando la sua preda è in trappola -Cosa dovrei sapere illuminami!- grido, sono praticamente sull'orlo di una crisi, la lacrime salate stanno scendendo lungo le mie guance lasciando dei solchi indelebili nella mia anima, -Non riesci proprio a capire cosa succede tra di noi? Come puoi essere così stupida?! Come fai a non capire cosa proviamo l'uno per l'altra e che questa cosa ci sta consumando lentamente?!- grida avvicinandomi, scoppio in un pianto e mi accascio a terra stremata, senza forza, consumata da questa eterna lotta tra la mia testa, il mio cuore e Jamie ,-Basta Jamie, ti prego...-lo imploro, troppe emozioni in una sola sera, mi raggiunge e si accuccia vicino a me mettendomi le mani sulle spalle , -No Alexy, basta scappare, fare finta di niente, sono stanco di tutto questo provo qualcosa per te e anche tu per me, smettila di mentire a te stessa e datti una possibilità, dammi un possibilità...- dice in modo molto dolce rispetto a poco fa, vedendo che continuo a piangere continua -Apri gli occhi Alexy...-, il mio corpo viene scosso da violenti singhiozzi, dovuti al pianto, sono stanca -Ti odio Jamie. Hai un cuore di pietra...- dico, guardandolo finalmente negli occhi. Lui prende la mia mano e se la mette sul petto : -Secondo te le pietre vanno così veloci?- domanda, gli occhi che non lasciano i miei, sento il suo cuore batte almeno quanto il mio e sicuramente non è per la discussione, me per la sua vicinanza...gli stringo la maglietta e alzo lo sguardo verso di lui e contro ogni mia previsione lo attiro a me facendo congiungere le nostre bocche nel secondo bacio di quella sera, questa volta più lento, dolce, ci prendiamo il nostro tempo mentre le nostre anime si stanno pian piano fondendo, stremata appoggio la testa sul suo petto addormentandomi, percependo però le braccia di Jamie sollevarmi e sdraiarci entrambi sopra il divano. Dopo la tempesta c'è sempre il sole...

Stay with me/ Jamie Campbell Bower/Where stories live. Discover now