Discussioni.

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Alexy's pov
Fui svegliata nel bel mezzo della notte da alcuni lamenti e rumori provenienti  da fuori , incuriosita mi alzai  ed uscii  dalla camera, iniziai a percorrere il corridoio finché non mi fermai davanti alla porta di Jamie ...lentamente la spinsi e questa con un cigolio si aprì, la camera era buia e l'unica luce veniva dal corridoio. Mi avvicinai lentamente al letto dove Jamie stava dormendo tutt'altro che pacificamente :non faceva altro che girarsi nel letto, il respiro corto, il sudore sulla fronte e i capelli sparsi ovunque sul suo viso, mi sedetti sul letto e cercai di spostargli i capelli dal volto, ma la sua voce mi bloccò, -Alexy...Alexy, ti prego no...- continuava a ripetere, lo guardai confusa e seriamente preoccupata...
Perché mi stava chiamando? Perché ero nel suo incubo?
il suo respiro sta cominciando ad accelerare così avvicinai il viso al suo orecchio e gli misi una mano sul petto, -Jamie...- sussurrai,-Jam, svegliati...- riprovai iniziando ad accarezzare con l'altra mano la testa, il suo respiro si calmò e si fermò nel grande letto, ormai diventato un groviglio confuso di lenzuola e coperte, rilasciai un sospiro di sollievo nel vedere che si era calmato, ma quando feci per tornarmene in camera la sua mano afferrò il mio polso e con uno strattone mi attirò a sé , perciò mi ritrovai dopo poco tempo imprigionata nella salda stretta di Jamie, alzai il viso per guardarlo convinta di trovarlo sveglio che mi guardava con quei suoi occhi lucenti,  invece lo trovai che dormiva tranquillo con un sorrisetto stampato in viso...
Possibile che la mia sola presenza lo abbia fatto calmare...
Penso continuando a fissare quel viso angelico, ma alla fine scarto subito quest'ipotesi.
Impossibile, devo essere completamente matta per aver pensato questo...
Mi sentii scoppiare il cuore quando, con la testa nascosta nel mio collo,  sussurrò -Alexy, non te ne andare...ho bisogno di te- e lì capii che ero completamente, assolutamente , fottutamente innamorata del biondino qui accanto...

Il filtrare della luce del sole attraverso le tapparelle mi fece aprire gli occhi, mi ci volle poco prima di ricordarmi quello che successe  ieri sera, ero ancora in camera di Jamie avevo deciso di dormire accanto a lui, visto che non accennava a mollarmi.
"Non te ne andare...ho bisogno di te"
Le parole di ieri sera continuavano a girarmi in testa, le ignorai come sempre, guardai l'ora erano le 9:00  si sarebbe svegliato e io non volevo esserci per quel momento, perciò tentai di scivolare via dalle sue braccia, ma  lui mi riprese e mi tenne ancora più stretta a sé ,lasciai uscire dalle mie labbra un lamento , mi girai a guardare l'angelo dannato che dormiva beatamente al mio fianco: le labbra schiuse, gli occhi rilassati, e capelli sul viso che con una mano spostai, questa mossa deve averlo svegliato perché dopo un po' aprì i suoi occhi, diventati ancora più chiari durante la notte, spostò lo sguardo da me alle sue braccia, ancora ben salde attorno al mio bacino che prontamente lasciò mettendosi a sedere, passammo secondi interminabili a guardarci alla fine si decise e disse - Hai dormito con me...- più che altro lo disse a sé stesso, sbuffai cercando di rimanere il più fredda e distaccata possibile -Non che tu mi abbia lasciato altra scelta...-,-Cosa?- disse mantenendo il contatto visivo -Bhe, stavi facendo un incubo, cosí ho tentato di svegliarti, ma tu mi hai intrappolata nel tuo abbraccio...perciò sono rimasta a dormire...-risposi leggermente imbarazzata,  abbassai lo sguardo notando che avevo ancora addosso la sua maglietta, lo notò anche lui visto che sorrise. Mi alzai di scatto incapace di sostenere l'atmosfera creatasi in quella stanza - Vado a cambiarmi...- dissi camminando verso la porta, -Alexy aspetta- mi chiamò, -Cosa?- dissi ancora di spalle,
Troppo codarda per voltarmi.
-bhé...mi chiedevo se ti andava di fare colazione...- disse un po' nervoso, annuii e poi corsi nella camera degli ospiti. 

Jamie's pov                                                                                             

Sento qualcosa che mi sfiora il viso dolcemente, apro gli occhi e appena mi accorgo di chi c'è accanto a me mi metto subito seduto, Alexy è seduta davanti a me e mi sta fissando...la guardo confuso...            
Ha dormito con me...                                          
 -Hai dormito con me...- dico dando voce ai miei pensieri, lei continua a fissarmi fredda -Non che tu mi abbia lasciato altra scelta...- dice infine,-Cosa?- chiedo, non riesco a capire... -Bhe, stavi facendo un incubo, cosí ho tentato di svegliarti, ma tu mi hai intrappolata nel tuo abbraccio...perciò sono rimasta a dormire...- questa volta il suo sguardo si addolcisce e un tenue rosso colora le sue guance, imbarazzata abbassa lo sguardo sulla mia maglietta che ha usato per dormire, sorrido...
Mi piace quando indossa le mie cose...    Improvvisamente si alza dal letto e va verso la porta, -Alexy aspetta- dico bloccandola, -Cosa?- domanda ancora di spalle, rimango un po' interdetto ma poi dico -bhé...mi chiedevo se ti andava di fare colazione...-, lei si limita ad annuire e poi sparisce; mi butto all'indietro nel letto , cercando di ricordare cosa ho sognato, all'improvviso una serie di immagini affolla la mia mente : Gemma, io , l'incidente ed infine Alexy, scuoto la testa per liberarmi dai pensieri e poi scendo in cucina.  

Alexy's pov  

Scendo le scale per dirigermi in cucina, dove trovo Jamie   di spalle intento a preparare la colazione, sinceramente inizio a chiedermi perché abbia accettato la sua offerta, a quest'ora  potevo essere a casa mia a fare colazione senza il pericolo che il cuore mi scoppi, ma no! Figuriamoci, sarebbe troppo semplice, perciò complichiamoci l'esistenza dietro uno stronzo bipolare che prima ti rompe e poi ti riaggiusta...certo...                                                                                                  Vengo risvegliata dai mie pensieri da Jamie che mi sta sventolando una mano davanti al viso, -Mmm sì...cosa dicevi?- domando, lui sorride - Ti stavo chiedendo quanto zucchero volevi nel caffè...-,-Due cucchiaini grazie- dico, annuisce per poi voltarsi.                                                                         -Si può sapere perché mi fissi?- dico cercando di rimanere il più calma possibile e tentando di nascondere il mio imbarazzo, Jamie non ha fatto altro che fissarmi per tutto il tempo, - No...niente...- dice portandosi una mano tra i capelli per poi muoverli, rimango incantata per qualche secondo per poi riprendermi - Scusami-, a quelle parole m'irrigidisco e alzo lo sguardo su quello preoccupato del biondino, -Ne abbiamo già parlato ieri sera...- dico brusca per poi alzarmi, Jamie mi afferra il braccio, cerco di liberarmi dalla presa camminando all'indietro, finché non tocco il tavolo a questo punto Jam si appoggia con entrambe le braccia al tavolo in modo da intrappolarmi tra esso e il suo corpo.    Devo smetterla di trovarmi in queste situazioni, ne va della mia sanitá mentale.Penso.                                                  -Allora prima cosa non ne abbiamo affatto parlato ieri sera, tu hai parlato non io, poi non mi hai lasciato spiegare quindi adesso fammi il favore di stare zitta e di ascoltarmi.- dice con voce roca guardandomi negli occhi, mi limito ad annuire incapace di proferire parola, lui sembra sorpreso dalla mia reazione, ma si riprende in fretta, -Allora...io...bhe, io non volevo fare quello che ho fatto...- tenta di dire, sbuffo infastidita da quello che ha detto -Se non volevi farlo non lo facevi semplice...- dico facendo spallucce, -No, ho dovuto farlo...ma non volevo...- dice vago, -Wow, che spiegazione esauriente e piena di significato.- continuo ironica, lui mi guarda male,-Potresti startene zitta...è molto più complicato di quello che sembra...-dice arrabbiato,- No, mi dispiace non ci sto zitta, ti stai soltanto arrampicando sugli specchi per salvarti il culo, così da non sentirti in colpa, tuttavia sono spiacente, ma non ci credo alle tue cazzate...non c'è niente di complicato tu sei uno stronzo e basta..- continuo arrabbiata dandogli uno spintone per allontanarlo da me, lui mi guarda furioso ,- Pensi davvero che lo stia facendo perché mi sento in colpa?! Quanto ipocrita pensi io sia, eh?! Più che altro sei te che stai facendo la vittima non credi?- dice con quel sorrisetto strafottente, a quel punto non ce la faccio più, - Faccio la vittima?! Però si da il caso che tu volessi che la vittima dormisse con te...e poi spiegami perché cazzo mi stavi sognando, cosa vuoi da me?!- chiedo esasperata, Jamie sgrana gli occhi, ma poi ritorna alla sua solita espressione...da stronzo - Cosa? Scusa perché dovrei sognare una poveretta come te!?- continua, faccio spallucce -Non lo so, ma penso di saper riconoscere il mio nome quando qualcuno lo dice...- dico stupendolo, -Impossibile, non dicevo il tuo nome, ti sei sbagliata...- dice vacillando, -No per niente sono sicura...- continuo, lui mi guarda spaesato,come se non sapesse cosa dire, faccio per andarmene quando vengo di nuovo fermata da lui, -Adesso basta cosa vuoi Jamie.- dico esausta,mi guarda -Scusa-, lo guardo -Non me ne faccio niente delle tue scuse! Possibile che non riesci a trattarmi normalmente, un minuto prima mi urli contro e uno dopo mi chiedi scusa, ma dimmi un po' sei minimamente a conoscenza di quello che ho passato nelle ultime settimane a causa tua, dopo la tua brillante idea di umiliarmi!- quasi grido,-Certo che però non ci hai messo molto a riprenderti...- sussurra, -Come scusa?-, -Non ci hai messo molto a riprenderti, visto che appena ieri eri a divertirti con un ragazzo che neanche conoscevi- dice serio,-Stai scherzando vero?!- domando seriamente arrabbiata- sono stata settimane rinchiusa in casa senza mai uscire, tranne che per andare a scuola, ho tipo, portato all'esasperazione i mie migliori amici che tanto per la cronaca mi hanno costretta a uscire e poi quel ragazzo era il barista che mi aveva aiutato quando mi aveva visto ubriaca e disperata...ubriaca e disperata per colpa tua, perché ovunque guardassi mi venivi in mente tu e quello che avevi detto e... - non finisco la frase perché ,mi accascio a terra piangendo, Jamie fa lo stesso , -Mi dispiace piccola non volevo davvero...non piangere  ti prego- dice togliendomi le mani dal viso, lo guardo e mi perdo nella profondità dei suoi occhi, Jamie mi prende il viso fra le mani e lentamente si avvicina alternando lo sguardo tra i miei occhi e la mia bocca, il cuore inizia a battermi forte nel petto ,consapevole di quello che sta per succedere mi avvicino anch'io...siamo ad un  millimetro di distanza e riesco a sentire il respiro di Jamie sulle mie labbra, quando la porta si apre e...


Stay with me/ Jamie Campbell Bower/Where stories live. Discover now