24 capitolo.

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|| Leggete la nota autore alla fine.

- Sei serio?- chiedo con voce tremante.

- Certo, ma montarti troppo. Ho detto forse.- si fa strada sul suo viso un sorrisetto compiaciuto. Io lo spintono in modo da farlo spostare e lui agilmente si distende al mio fianco.

- Certo che sei stronzo, eh?- chiedo retoricamente.

- Lo so, piccolina. Ma cosa vuoi farci?- ride mentre si sistema dandomi le spalle, per dormire.

- Nulla, ho perso la speranza di cambiarti già un bel pezzo.- rispondo più a me stessa che a lui.

- Vuoi cambiarmi?- chiede mantenendo la sua posizione.

- No, non proprio. Mi vai bene così in un certo senso, d'altra parte però non mi dispiacerebbe che tu fossi meno lunatico. Cambi idea su di me all'incirca trenta volte al minuto.- butto fuori esausta.

- Non lo faccio per farti andare fuori di testa.- fa una piccola pausa, poi aggiunge: - Okay, forse ogni tanto sì. Ma la maggior parte delle volte mi viene naturale. Ancora non ho ben capito come comportarmi con te. Ho paura di esagerare.-

- In che senso esagerare?- chiedo curiosa.

- Nel senso che potrei a volte, ed è già capitato, farti credere di essere più importante di quel che sei realmente per me. Non sto dicendo che mi sei indifferente, capiamoci, ma ammetto di essermi fatto trasportare dalle circostanze qualche volta.- a questo punto si volta verso di me.

- Poco fa, quando hai detto quella cosa, lo hai fatto solo perché preso dalla circostanza?- ho bisogno di una sua risposta sincera, ora più che mai.

- No.- sorride leggermente.

- Ah.- mi lascio sfuggire io.

- Sei sconvolta?- scoppia a ridere.

Decido di lasciar scemare l'ultima domanda per concentrarmi su un argomento più delicato e sul quale voglio chiarirmi le idee. – E come la mettiamo con la storia della verginità?- mi faccio coraggio e pongo la domanda tutta d'un fiato.

Lui rimane interdetto per qualche secondo, poi finalmente si decide a parlare. – E' una bella domanda.-

- Hai intenzione di rispondere?- incalzo io.

- No, mi dispiace deluderti ma non ho ancora una risposta adatta.- mi spiazza.

- Buonanotte, Gennaro.- sussurro e mi alzo per ritornare nel mio letto. Non ho neanche voglia di voltarmi per vedere che espressione ha sul volto.

*****

- Buongiorno.- sento sussurrare non appena apro gli occhi.

- Giorno.- ricambio con la voce impastata. Genn è seduto sul mio letto e mi guarda con un'espressione indecifrabile.

- Perché mi guardi così?- chiedo.

Lui alza le spalle e continua a fissarmi.

- Cosa vuoi fare oggi?- chiede gentilmente.

Penso al fatto che devo riuscire in tutti i modi a tenerlo lontano da questa casa, altrimenti potrebbe capire.

- Andiamo in spiaggia?- propongo fingendomi entusiasta.

- Ma sì dai, so io dove portarti.- afferma tendendomi una mano, in modo da aiutarmi ad alzarmi. Io la afferro e mi lascio alzare controvoglia.

Siamo pronti in men che non si dica, Genn mi ha costretta a fare il più velocemente possibile. Sembra impaziente di farmi vedere questo posto, è sicuro che io non ci sia mai stata. Ed effettivamente non stento a crederci, da quando siamo qui ho visitato poche spiagge.

-Che vuol dire Butch? -Niente.Where stories live. Discover now