7 capitolo.

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Non posso crederci. Continuo a fissare lo schermo del mio cellulare e a rileggere quelle parole. Mi sta davvero invitando ad una festa con lui? Pensavo fosse incazzato, disinteressato.. e invece riesce sempre a sorprendermi. Mi limito a dare una risposta secca.

A Butch: Verrò.

Poso il cellulare dentro la borsa e mi giro verso Elena, le mimo con le labbra 'Devo parlarti'. Lei si alza.

- Anna, mi accompagni al bar? Ho voglia di un caffè.-

- Sì, certo.- le sorrido riconoscente.

Ci avviamo verso il bar e non appena siamo abbastanza lontane da orecchie indiscrete comincio a parlare. Lei prende veramente un caffè e ascolta ciò che ho da dirle senza proferire parola, le sono grata per questo. Odio quando vengo interrotta, alla fine avrà la possibilità di farmi tutte le domande che desidera ed io le dirò tutto.

- Fine.- dico dopo averle raccontato tutto nei minimi dettagli.

Lei resta un po' a guardarmi, poi decide di parlare.

- Questa sera devi essere una figa.- dice sbattendo le mani sul tavolo per manifestare il suo entusiasmo.

- Ma come? Io ti racconto tutto e tu pensi solamente a come dovrò essere questa sera?- dico ridendo.

Lei scoppia a ridere insieme a me. –Cosa dovrei dirti? E' una strana situazione, ma sai perfettamente che ti appoggio. Hai intenzione di dirlo agli altri? Questa sera come farai?- le sue domande mi riportano alla realtà. Non avevo pensato a questo, non posso semplicemente sparire per un'intera serata.

- Non posso dirglielo, lo sai.- rifletto sincera.

- Troveremo un modo, ma devi assolutamente andare a quella festa.- dice scandendo bene ogni parola.

Chiacchieriamo un altro po', le descrivo per bene Genn e lei mi prende un po' in giro scherzosamente. Noto dai suoi occhi che è veramente felice per me, ha però un po' paura. Le ho spiegato come sia lunatico questo ragazzo e allo stesso tempo inespressivo. Non vorrebbe che mi facesse stare male, è sempre stata protettiva nei miei confronti.

Abbiamo passato una splendida giornata al mare, ma verso le 17 decidiamo di rientrare a casa. La spiaggia è ancora piena ma noi abbiamo preferito tornare prima per riposarci ed essere carichi per questa sera. Il lido in cui siamo stati non è molto distante dal nostro appartamento, per cui non impieghiamo molto in bici. Io ed Edo siamo accanto.

- Stanotte dormiamo nella stessa camera. Claudio mi ha detto che russo e che non ha intenzione di passare un'altra notte con me.- dice lui.

- E perché io dovrei sopportarti invece? Spiegami.- chiedo ridendo.

- Perché tu sei la mia piccola e per me faresti di tutto, no?- sorride anche lui.

- Taci va.- lo liquido ridendo mentre accelero lasciandolo dietro.

- Stronza!- lo sento urlare alle mie spalle.

Appena arriviamo tutti si precipitano verso i bagni ed io come sempre dovrò aspettare. Finalmente arriva il mio turno, mi lavo lentamente. Ho bisogno di riflettere su tante cose, dopo circa venti minuti decido di aver sprecato abbastanza acqua. Esco dal bagno in accappatoio e mi metto qualcosa di comodo, ognuno è nella propria stanza ed io penso che dormirò un po'. Mi distendo sul letto e guardo il soffitto, non riesco ancora a credere che questa sera starò con Genn. A proposito, non ci siamo messi d'accordo. Lui non ha più risposto al mio messaggio. Magari ha cambiato idea, penso.

- Anna?- sento chiamare il mio nome.

- Mhh.- rispondo con gli occhi ancora chiusi.

- Sono le otto, vieni a mangiare?-

-Che vuol dire Butch? -Niente.Where stories live. Discover now