22 capitolo.

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|| E' estremamente importante che leggiate questo capitolo con questa canzone di sottofondo. Mettetela a bassissimo volume, più basso che potete e godetevi la lettura. Ci tengo!


- E questo ti preoccupa, Butch?- chiedo ironica.

- No, tutt'altro. Le cattive ragazze mi attraggono.- dice malizioso mentre comincia ad armeggiare con cartine e tutto il resto.

Mi limito a fissarlo, adoro guardare le sue mani mentre si muovono. Compiono dei movimenti fluidi, sicuri e non posso fare a meno di restarne affascinata. Ho sempre avuto una gran fissa per le mani, penso siano una delle prime cose che guardo in qualcuno. Le sue le ho studiate in ogni minimo particolare, la cosa che più mi piace è quel piccolo neo sul pollice. Somiglia al mio.

- Ti sei incantata, riccia?- rimango un attimo interdetta, non aveva mai usato quel soprannome, ma devo dire che non è male.

- Mi piace osservare le mani, tutto qua.- dico calma spostando lo sguardo sui suoi occhi che mi stanno scrutando.

- Ti piacciono le mie?- chiede continuando a mantenere gli occhi fissi nei miei.

- Sì, adoro quel piccolo neo più di ogni altra cosa.-

- Anche tu ne hai uno nella mano sinistra.- dice accennando un sorriso. Io rimango a bocca aperta, allora anche lui fa caso ai piccoli particolari. Ai miei piccoli particolari.

- Sei un buon osservatore anche tu, allora.-lo elogio sorridendo.

- Da sempre, lo faccio perché non mi piace essere osservato.- non capisco bene quale sia il nesso logico tra le due cose.

- Spiegati meglio.- lo incito.

- Mi sento a disagio quando mi osservano troppo insistentemente, così mi costringo a notare tutti i particolari della persona in questione. Mi concentro su di lei e dimentico di essere oggetto della sua attenta analisi.- nel sentire queste parole pronunciate da lui, inghiotto un enorme groppo. Non faccio in tempo a replicare che è di nuovo lui a interrompere il silenzio. – Tu mi fissi spesso, per questo conosco tanti tuoi particolari.- aggiunge mantenendosi serio.

- Scusami, se ti da fastidio posso evitare di farlo.- dico sincera, anche io odio essere fissata e non vorrei far sentire a disagio nessuno, solamente pensavo che lui non se ne facesse un problema. Me lo immaginavo più sicuro di sé.

- No no.- si affretta a dire. – Mi piace quando mi guardi. E soprattutto mi piace avere, in quei momenti, la possibilità di studiarti per bene.- fa un lungo tiro e dopo qualche secondo esce fuori dalla sua bocca una nuvola densa di fumo, molto densa. Sento qualcosa svolazzare nello stomaco sentendo queste parole.

- Ti piace anche studiare i movimenti della tipa di stasera, è vero? Ho notato che la guardi con certi occhi...- mi lascio sfuggire.

- La guardo con occhi di un ragazzo che vuole scoparsela, tutto qua. I suoi movimenti sono comuni, banali. Non mi importa studiarli.- dice distendendosi sulla sabbia e portando un braccio sotto il capo. Con l'altra mano si porta alle labbra la sua creazione, fa un lungo tiro. Poi si volta nella mia direzione e mi tende il braccio offrendomi ciò che lui ha già assaporato. Aspiro lentamente e lascio che la mia mente si liberi, ne ho proprio bisogno. Dopo il secondo tiro decido di distendermi al suo fianco e sento perfettamente i suoi occhi su di me, ma non me ne curo troppo. Sto provando una sensazione di estrema serenità, sento il fruscio delle onde a pochi metri da me e il calore del corpo di Genn accanto al mio.

- Hai per caso intenzione di fumarla tutta tu, piccola?- mi era mancato questo nomignolo, direi che lo preferisco a 'riccia'.

- No caro mio, tranquillo.- lo rassicuro, porgendola nuovamente a lui e lasciando uscire dalla mia bocca il fumo.

- Caro mio? Non mi chiamare mai più così, ti prego.- dice fingendosi incazzato.

- Come desidera lei, signor Butch.- scherzo un po'.

Finisce in men che non si dica di fumare e si mette su un fianco in modo da guardarmi, con il braccio che gli regge il capo.

- Come ti senti?- chiede dolce.

- Leggera.- è la prima parola che mi viene in mente e rispecchia benissimo la mia sensazione. – Tu?- aggiungo.

- Leggero.- dice sorridendo.

Rimaniamo così in silenzio per un tempo che non saprei definire, non sento il bisogno di parlare. Mi godo il venticello che mi scompiglia delicato i capelli e il suo sguardo dolce che mi scruta.

Senza che io abbia il tempo di rendermene conto, sento le sue calde labbra sulle mie. Rimango immobile, non ho la forza di oppormi come mi ero ripromessa di fare, non sono nel pieno delle mie facoltà mentali e neanche lui lo è. E' un casto bacio a stampo, che mi invade però tutto il corpo con il suo calore. Quando interrompe il contatto, mi sento per un attimo vuota. Ma presto quella sensazione si colma quando mi ritrovo i suoi occhi nei miei, mi pare riflettano il colore del mare poco distante da noi.

- Genn?- riesco a sussurrare.

- Gli amici non si baciano, lo so. Me lo hai già detto. Ma non siamo lucidi, non farti queste paranoie almeno per questa sera.- mi sussurra quasi come fosse una supplica, mentre mi scosta i capelli dal viso.

Non rispondo, mi limito a sporgermi in avanti quel tanto che mi permette di azzerare la distanza tra di noi. Lo sento sorridere sulle mie labbra e prendo ad accarezzargli la nuca ed i capelli. Lui mugola leggermente.

- Cos'hai?- chiedo a bassissima voce.

- Hai trovato il mio punto debole.- soffia sulle mie labbra.

- Ops.- sorrido mentre continuo a stuzzicarlo proprio in quel punto.

Passa qualche secondo prima che si distacchi da me e si distenda nuovamente al mio fianco.

- Ma Alex e la tua amica?- chiede.

- Penso abbiano scoperto di avere una buona intesa.- sorrido ripensandoci.

- Mi fa piacere, Alex mi era sembrato un po' troppo affettuoso nei tuoi confronti.- dice serio. Io scoppio a ridere.

- Sei per caso geloso, signorino?- chiedo prendendolo in giro.

Lui scuote la testa rassegnato e con le sopracciglia corrucciate, ma gli scappa un sorriso. – Mi dispiace deluderti, ma no.- dice sorridendo.

- Non mi deludi affatto, non avresti motivo di essere geloso. Anche se un po' lo sei.- continuo a stuzzicarlo voltandomi verso di lui.

- Taci va.- sussurra baciandomi.

- Non ti pare che tu stia approfittando troppo di questa storia della poca lucidità? Troppi baci.- lo riprendo fintamente seria.

- Che seccatura che sei.- sbuffa mettendosi seduto e passandosi le mani tra i capelli, dandomi quindi le spalle.

Rifletto un attimo su cosa fare. Gattono fino a posizionarmi dietro di lui in ginocchio, appoggio il mio petto alla sua schiena. – Stavo scherzando, idiota.- sussurro prima di lasciargli un umido bacio sulla nuca.

|| Heii. Non so come ringraziarvi per le 17k visualizzazioni, veramente. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e abbiate gradito il sottofondo della canzone. Aspetto le vostre votazioni e i vostri commenti come sempre, ci tengo un sacco. Ma questo ormai lo sapete.
So che è tardi, perdonatemi. Buonanotte! <3

-Che vuol dire Butch? -Niente.Where stories live. Discover now