Capitolo 10

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Alla fine Suga non si era presentato a casa di Zico

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Alla fine Suga non si era presentato a casa di Zico.

Si può dire che era tutta "colpa" di V ma Suga non la pensava così.

Appena era sceso dalla macchina del suo spacciatore,quella mattina,aveva corso più che poteva per riuscire a incontrare V e cercare di trovare una scusa.

Lo vide che stava seduto su un muretto.

La cosa strana che era tardissimo e lui stava ancora li in cortile,non era da V.

Si avvicinò,guardo il suo viso aveva un grande ematoma sull'occhio e un altro sulla guancia.

"V mi spieghi cosa succede?"gli disse provando a non avere una voce troppo preoccupata.

"Niente"gli rispose semplicemente mentre si alzava.

I suoi occhi erano spenti, non sembrava la persona che aveva conosciuto Suga.

Entrarono entrambi nella scuola spalla contro spalla.

E Suga anche se non voleva ammetterlo a se stesso sapeva cosa stava accadendo a V.

~

Alla fine della giornata scolastica Suga decise che doveva parlare finalmente con V e farsi spiegare cosa realmente stava accadendo nella sua vita.

Quindi invece di andare da Zico come gli aveva promesso,rischio e prima di uscire dalla scuola impose al più piccolo di passare la giornata insieme.

Allo stesso tempo V non aveva per niente voglia di tornare a casa,quindi non gli sembrò un imposizione.

Entrambi uscirono dal cortile della scuola mano nella mano,e tutte le persone li presenti non facevano altro che fissarli.

Quando finalmente arrivarono nella camera di Suga ,V si rilasso all'istante e con il solo sguardo capi che il suo amico voleva delle spiegazioni,quindi inizio a parlare.

"Sono convinto che il corpo è una tela bianca che va riempita, una tela bianca è una tela vuota. I tatuaggi, i piercing, i lividi, i succhiotti, le vene, il sangue, dipingono la tela come un quadro astratto, non trovi che ci sia bisogno di più tele colorate al mondo? Magari per dimostrare che quel corpo è vissuto, che quella vita è vissuta, dimostrare tutti i 16,17 anni che abbiamo, uno per uno. Eppure sembriamo nati due ore fa. Sembriamo apatici, privi di ricordi ed emozioni, senza sogni, con gli occhi vuoti, persi nel nulla nella nostra convinzione di provare qualcosa.Mio padre ieri ha semplicemente fatto quello che io non ho i coraggio di fare,ha colorato la mia tela.Da quando mia madre é morta mio padre non fa altro che rendermi più unico riempiendomi di lividi violacei,io capisco perché lo fa.Già so cosa stai per dire quindi ti prego posso dormire un po ieri sera non ho chiuso occhio."

E Suga anche se voleva dirgli che non doveva trovare stupide scuse per il padre,non disse nulla lo lascio stendere.

Si avvicinò a lui,lo bacio forse perché sua madre gli aveva sempre detto che una bacio guariva ogni dolore o forse perché non voleva altro che quello.

Scusate per tutto il tempo che avete dovuto aspettare per questo capitolo ma sono stata molto impegnata.Spero che continuerete a leggere questa storia lasciate un voto o un commento cosi mi farete capire se ha qualcuno interessa ancora che continui.

Dara



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