Capitolo 5

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Il giorno dopo V non si presenta a scuola una cosa che fa preoccupare molto Suga.

Infatti anche quando la seconda campanella suona ma di lui non si vede nessuna traccia decise di andarlo a cercare saltando la scuola.

La prima volta che hanno parlato V si e fatto scappare dove abitava.

Uno dei posto più malandati della città.

Suga non ha del tutto torto su di lui,sicuramente ha dei problemi ha casa comunque non riusciva a perdonarsi di averlo fatto scappare via.

Il punto di riferimento per trovare V è un super market.

Il pullman arriva in ritardo e Suga armai è pieno d'ansia.

Milioni di pensieri gli tormentano la mente e se fosse morto? E se fosse stato troppo tardi?

Appena scende dal pullman corre corre finché non sente che le gambe gli fanno male.

Finalmente trovo il palazzo dove abita V ma non sa il piano preciso.

Bussa a qualsiasi porta e le maggior parte delle persone lo mandano a fanculo.

Arriva all'ultima porta del palazzo apre un uomo di mezza età dai occhi stanchi come se non avesse dormito per giorni.

"Mi scusi per caso qui abita V? È mio amico gli devo restituire una cosa che mi ha prestato"disse Suga con la voce più cortese che riuscì a trovare.

"Quel coglione  di mio figlio adesso ha anche degli amici?Comunque lo troverai sicuramente sopra al tetto almeno quando sta lì non rompe"

Suga non penso troppo a quell'uomo e inizio a salire l'ultima rampa di scale cercando di fare il più presto possibile.

Spalanca la porte del terrazzo e si ritrova davanti una vista tragica.

V e in piedi sul cornicione pronto per buttarsi o almeno così sembra a Suga.

Ci avvicina lentamente non vuole spaventarlo.

"Che vuoi fare dimmi.Che risolvi ? Se muori cambi la vita a qualcuno?"disse Suga mentre gli metteva le braccia intorno ai fianchi lo spingeva verso di se.

V cercava di divincolarsi dalla presa ma non ci riusciva perché Suga lo teneva stretto a se e non aveva intenzione di lasciarlo andare.

"Che ne sai tu della mia vita.Lasciami andare brutto stronzo non voglio ancora rimanere qui.Ti prego,ti prego non voglio.Lasciami."

"Inutile io non ti lascio,se tu muori io fallirò e non potrei sopportare questo dolore di nuovo"disse Suga

Crollano tutte due sul pavimento freddo.

V si è arreso tra le braccia di Suga e in un certo senso anche Suga si è arreso a V perché gli ha permesso di scalfire il suo cuore tra il cemento.

V non piange e non lo fa nemmeno Suga perché non vogliono più farlo.

Le ore passano e tutte e due rimangano abbracciati senza fare domande su quello che è successo guardando a quel bellissimo tramonto intaccato dalle milioni di luci della città.

Suga è troppo impegnato da notare che sopra la testa di V non c'è uno zero nemmeno un uno ma un due.

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