Capitolo 9

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Svegliarsi alle 6 tutte le mattine a Suga non sembrava più una buona idea

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Svegliarsi alle 6 tutte le mattine a Suga non sembrava più una buona idea.

La sveglia oramai gli stava dando su i nervi sempre di più ogni giorno che passava.

Ma alla fine decise di alzarsi e di andare a sedersi vicino alla finestra e proprio in quel momento vide Zico.

Si chiese da quanto tempo stava lì ad aspettarlo,ma sapeva benissimo che Zico era una persona paziente e poi gli piaceva terrorizzarlo.

I suoi buoni propositi per la giornata erano andati a sicuramente a fanculo ,quindi si rimise nel letto.

Pochi minuti se lo ritrovò nella sua stanza con il pieno consenso del padre (se chiedevi a lui Zico era senz'altro un bravo ragazzo quindi gli permetteva di entrare e uscire dalla casa a proprio piacimento).

Zico sia andò a sdraiare proprio vicino a lui sul letto.

Si girarono tutte e due nella stessa direzione,anche se Suga non riusciva a guardarlo nel occhi perché ogni volta si sentiva male.

"Perché non vieni più?Cosa ti succede hai trovato un posto migliore dove sballarti?Da quando sei diventato di lusso?Poi sai bene che con me hai un debito,non puoi ignorarmi"disse Zico senza contenere la sua rabbia.

Suga mantenne il suo sguardo basso, cerco di parlare ma niente riusciva a sembragli andato alla situazione,cosa che fece ancora più arrabbiare il suo spacciatore.

Inaspettatamente Suga venne sbattuto al muro senza delicatezza.

I suoi occhi si sgranarono ma alla fine non era poi così sorpreso,sapeva benissimo che i loro litigi finivano in quel modo.

Zico lo afferrò per i fianchi e spinse la bocca contro la sua.

Percepì le mani di Zico arpionarsi al proprio didietro e velocemente si sfilò la giacca di pelle per avere più libertà di movimento, fremendo impazientemente.

Zico si allontanò dalla sua bocca, ma non si fermò e scese con le labbra sul mento, sul collo, fino ad emettere un ringhio basso quando incontrò il colletto del pigiama.

Iniziò con lo stappare la maglietta del pigiama, bramoso di vedere il corpo nudo di quel ragazzo.

Quando incontrò la pelle scoperta del piccolo petto di Suga,non resistette e vi ci tuffò, lasciando baci bagnati ovunque si posassero le proprie labbra.

Suga abbandonò la testa addosso alla parete e non riuscì a non pensare a V in quel momento,solo al freddo che lo aspettava, ma i suoi pensieri sfumavano del tutto e dovette lasciare andare il labbro che teneva incastrato fra i denti quando sentì la lingua di Zico lambirgli un capezzolo.

Sussultò, facendosi scappare un mugolio più che compiaciuto anche se dentro di se voleva solo uscire da quella situazione.

Il suo corpo era in fiamme, stava bruciando di desiderio anche se non voleva ammeterlo.

Le dita di Zico abbassarono i suoi pantaloni che un secondo dopo scivolarono via insieme alle mutande.

In quel momento Suga si svegliò,cazzo erano le 6 di mattina e lui doveva andare a scuola, di certo non poteva andarci con la camminata da pinguino e con il culo dolorante e mica poteva lasciare da solo V.

"Zico..sto facendo tardi posso passare dopo a casa tua,finiamo dopo"disse Suga nel modo più calmo che poté per non insospettirlo perché sapeva quanto poteva essere vendicativo Zico.

"Okay la scuola prima di tutto,ma oggi ti accompagno io e non accetto un no come risposta"gli rispose Zico prima di rimettersi sul letto e accendersi una sigaretta.

Suga si senti di avere una morsa allo stomaco, e non sapeva come liberarsene.

Come poteva avvisare V senza dettare sospetti?

Poteva già immaginare la sua faccia delusa e il numero della sua testa che tornava allo zero. 

 

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