Capitolo 6

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Suga uscì con un solo pensiero e andò dritto al luogo prestabilito senza nessuna fermata extra perché ormai non c'è la faceva più.

Arrivó alla solita casa con la solita porta giallo canarino e bussò.

Si senti una voce da dentro alla porta che sicuramente era di Zico,quest'ultimo apri la porta.

Zico era uno tra i migliori amici di Suga se così si poteva dire.

Zico era il suo spacciatore di fiducia.

"Suga perché sei qui?Vuoi qualcosa in particolare"disse Zico con un certo sarcasmo.

Suga stava tremando non ce la faceva più,i giochetti non riusciva a sopportarli.

"Non fare il coglione fammi entrare"disse mentre si spingeva nella casa.

Il ragazzo dai capelli biondi rise e lo lascio entrare.

"Cosa vuoi oggi,preferenze?

"Sorprendimi"disse Suga

Il ragazzo lo osservò attentamente mentre allungava una mano nella tasca dentro la sua felpa e ne tirò fuori qualcosa.

Suga sorrise.

Un sacchetto a chiusura ermetica.

A Suga ci volleró pochi di secondi per capire che quella era metamfetamina.

Il suo battito accelerò,non vedeva l'ora.

"Zico non ho soldi per pagarti,dammela ti prego ne ho bisogno."

"Non preoccuparti piccolo,riscuoterò io a tempo debito"rispose Zico avvicinandosi a Suga per dargli un bacio sul collo

Suga deglutì nervosamente.

Non avrebbe dovuto fidarsi di nuovo di quel finto angelo con i capelli biondi,troppe volte si era fatto male.

Forse questa era tutta una scusa di Zico per tormentarlo a vita come aveva già fatto molte altre volte.

"Ok dammela"Guardò la droga. "La voglio,accetto il patto,ne ho bisogno" cercò di suonare il meno patetico di quello che in realtà era.

E' giusto dire che Zico sembrò un po' sorpreso prima di ricomporsi in fretta facendo cadere il sacchetto sul grembo di Suga che lo raccolse.

Si stava per bucare con una delle droghe più pericolose e assuefacenti del mondo è l'unica cosa che riusciva a fare era sorridere.

Sarebbe andato tutto bene.

"Ecco." gli porse l'acqua, un cucchiaio abbastanza grande e una siringa. "Sono sicuro che tu sappia come prepararlo, giusto?"

Prese uno dei piccoli frammenti cristallizzati.

Prese il cucchiaio, mettendo il piccolo frammento al centro prima di prendere la bottiglia d'acqua e aprire il tappo con la sua mano libera.

Versò con cautela l'acqua nel cucchiaio prima di mettere la bottiglia da parte di nuovo e mescolare tutto con il mignolo.

Raccolse la siringa e la fissò per un momento.

Non aveva dell'ovatta per filtrare e sapeva che era stato fatto di proposito.

Tolse il cappuccio della siringa e iniziò a tirare su con cautela l'acqua di metamfetamina prima di eliminare l'aria nella siringa.

Fissò in basso il suo braccio, deglutendo nervosamente. Tenne le sue mani immobili mentre cercava una vena.

Si morse il labbro inferiore mentre infilava dentro l'ago per poi iniettare la droga.

Gemette piano e si spostò così che ora stesse appoggiato contro tutto il divano.

Del piacere iniziò lentamente a pervadere il suo intero corpo.

Gli occhi chiusi e le labbra semiaperte mentre l'estasi travolgeva completamente il suo corpo.

Zico ridacchiò per i lamenti che il ragazzo stava emettendo mentre se ne andava all'estasi.

Chiuse la porta e si avvicino a Suga che ormai non si poteva difendere in alcun modo.

È successe quello che ormai succedeva da anni da quando Suga era solo un ragazzino indifeso che aveva perso la mamma.


"Scusate se passo tra un capitolo al passato e uno al presente ma non so ancora in che tempo voglio che sia la storia.
Lasciate un commento o un mi piace" *^*.
-Dara

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