capitolo 3

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drinn drinn

mi giro e vedo che quella dannata sveglia segna le 6, cioè l'ora di alzarsi. La spengo e mi alzo dal letto. Vado diretta in bagno a farmi una doccia veloce, appena ho finito torno in camera e apro l'armadio per scegliere i vestiti. Opto per dei jeans chiari, con una maglia nera e sopra una felpa dello stesso colore dei jeans. Scendo giù a fare colazione , mangio e saluto velocemente mia madre e mi dirigo a scuola. Al cancello come sempre ci sono le mie migliori amiche. Mi dirigo verso di loro e le abbraccio, M:"pronta per un altro anno?!" Io:"no!" e tutte e quattro scoppiamo in una fragorosa risata.
La campanella suona e noi entriamo nelle nostre rispettive classi.
I prof continuano a spiegare il programma che faremo questo anno e sono estremamente noiosi.
La campanella dell'intervallo finalmente suona e esco dalla classe per raggiungere le altre. Uscendo mi scontro con qualcuno. Alzo la testa e vedo lui, Federico, con quegli occhi stupendi. Mi ero completamente scordata di quello che era successo la sera prima, e lo dovevo ancora raccontare a marianna,Carlotta e bianca. F:"ehy, ciao" io:"ciao" ad un certo punto lui spalancó leggermente gli occhi e fece un risolino. Io:" perché ridi?" chiesi abbastanza infastidita F:" perché anche se non ci siamo mai parlati,non ti facevo una ragazza facile" disse, ma io non capivo, finché non mi ricordai della sera precedente, mi ricordai in quel momento i succhiotti e solo in quel momento ricordai che non gli avevo coperti!! Cazzo con tutta la fretta me ne ero proprio dimenticata. Arrossii subito e lui rise ancora di piú , provai ad andarmene ma lui ad un certo punto mi prese per un braccio e mi bloccó tra il suo petto e il muro. F:" chi te li ha fatti !??" domandó arrabbiato. Ora cosa devo risponderli? Non posso dire che é stato lui ieri sera. Lui si avvicinó ancor di piú a me con fare minaccioso, F:" chi te li a fatti?" ripeté ancora piú arrabbiato e a quel punto cedetti e gli dissi, Io:" m-m-e li h-hai f-fatti tu ieri s-sera" dissi io tutto d'un fiato. A quel punto sembró calmarsi e si allontanó imbarazzato. F:" scusami, ero ubriaco.." Io:" tranquillo" stava per rispondere ma la il suono della campanella lo bloccó. Senza salutarlo tornai in classe, mi sedetti al mio banco e ringraziai mentalmente Dio che nessuno oltre a lui avesse visto i succhiotti.
Appena le due ore restanti finirono, tornai insieme alle mie amiche a casa.

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