Empty Bed

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Rimango scioccata da quelle parole, dette con così tanta leggerezza, che in realtà sono l'esatto contrario.

Davide mi amava e io non me ne sono accorta?

Possibile che io sia stata così cieca?

Perché non me l'ha detto?

Sono talmente persa nei miei pensieri che mi dimentico totalmente della persone dall'altra parte della linea che continua a chiamarmi.

-Lea..Lea ci sei ancora?-

Dopo un po mi risveglio dal 'trance' e decido di fare la prima domanda che mi è saltata in mente

-Quando?-

-Cosa quando?-

-Quando ho iniziato a piacerti.-

-Credo che tu mi sia piaciuta da sempre, questo deriva dal fatto che tutte le volte che ti vedevo con Mattia qualcosa dentro di me moriva, ma io non capivo cosa fosse, la gelosia era l'ultimo dei miei pensieri. Poi ho iniziato a uscire con Laura ed ero riuscito a torglierti dalla mia testa, ma nel mio cuore tu sei sempre stata un chiodo fisso.

L'ho capito finalmente quando ti vedevo anche solo sorridere con Genn.

Avevo capito che ti avevo persa per sempre, perché si Lea. Io ti ho amata dal primo attimo in cui ti ho vista.-

Silenzio. Ma questa volta la colpa è solo mia. Mia e della mia ignoranza. Sono stata IO la causa di molti suoi problemi allora. E se ci sono arrivata io ci deve essere arrivato anche lui per forza.

Tutte le volte che mi diceva che sentiva un vuoto dentro di se o che voleva qualcuna accanto a se che lo amasse come un fratello, lui inconsciamente si riferiva a me.

-Davide io...-

-Non preoccuparti, quello che ti ho detto al parco lo penso davvero. Gennaro è fortunato ad averti accanto. E comunque non stare male per me. Mi serviva solo capirlo, per andare poi avanti. Ora ho trovato una ragazza speciale. Si chiama Giorgia. É fantastica, ho deciso che presto mi dichiarerò.-

-Sono felice per te...-

-Okay tu stai tranquilla ci sentiamo presto, promesso.-

-Aspetta Davide-

-Che?-

-Nonostante tutto tu sei sempre uno dei miei migliori amici...non lasciarmi sola.-

-Non lo farei mai. Ora vado ciao.-

-Ciao-

Resto stesa sul letto a pensare a tutti i disastri che ho combinato finché decido di darmi na rinfrescata.

Resto sotto l'acqua finché il vapore non diventa così fitto da impedirmi quasi di vedere.

Spengo l'acqua per poi accorgermi che qualcuno sta suonando ripetutamente il campanello.

Inizialmente penso ai miei, poi mi ricordo che tornano tardi...e comunque avrebbero usato le chiavi.

Mi asciugo velocemente mentre la persona alla porta continua a suonare.

Indosso un felpone e dei leggins e con i capelli bagnati scendo velocemente le scale curiosa di vedere chi sia alla porta.

Apro leggermente la porta per poi trovarmi un Genn munito di una busta di plastica, poggiato allo stipite della porta con uno sguardo leggermente scocciato.

-La prossima volta mettici anche di più ad aprire. Fammi entrare che ho freddo.-



*17:40*

Runaway || Urban StrangersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora