Runaway || Urban Strangers

New Friend

- Allora ricominciamo. Ti posso giurare che non ti farò più soffrire.-
Vedevo che gli dispiaceva. Lo conosco troppo bene. E so che diceva la verità.
Non dico nulla, lo abbraccio e basta. Lui capisce e non mi lascia andare per nessun motivo. Restiamo stretti, sul divano e io sono felice di aver ritrovato il mio migliore amico, anche se la paura di riperderlo è molto alta.

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La domenica non faccio nulla di che, compiti ascolto musica e guardò la tele...ho provato a chiamare qualcuno ma sembrano tutti avere degli impegni...boh.
Qualche volta mi piacerebbe trovare qualcuno che mi somigli...che passi quello che passo io. Che mi capisca nel senso della parola, che sappia cosa si prova a stare spesso soli.

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Il lunedì mattina la giornata si prospetta serena. Il cielo è più azzurro del solito con il sole splendente.
Il freddo però persiste. E va bene!
Ho sempre adorato il freddo. Quando possiamo con i miei andiamo in montagna a sciare. È lo sport che amo fare di più al mondo. La velocità, la sensazione di volare. Ecco.
Ma quest'anno non sarà così. Peccato.
Quando arrivo alla fermata dell'autobus sono contenta di trovare Alex e Genn ad aspettarmi.
Loro mi sorridono e io li salutò ricambiando.
Vedere Gennaro sorridere dopo quello che mi ha detto sabato mi rende la giornata più serena. Non so cosa sia cambiato ma so che si fida di me e gli ho fatto capire che io ci sono.

La giornata passa serena. Finalmente posso tornare a parlare con Davide con facilità, scherzo con l'elisa e rido alle facce di Genn che si ostina a fare durante le lezioni.
L'unica cosa strana è un messaggio che noto sul suo display del cellulare di Genn da un certo Gio Sada.

"Stasera inizia alle 21 al Mo Baell, fatevi trovare alle 20"

Preciso: io non gli ho rubato il cellulare.
L'aveva lasciato lui sul banco e io ho accidentalmente aperto l'app dei messaggi...😇
Ma decido di non fare domande.

Finita scuola mi dirigo alla fermata con Genn quando vedo arrivare Alex con una ragazza.
È alta più o meno come me. Magra e slanciata. Capelli lunghi mori con due occhi di un verde chiaro. Deve essere Giulia.

- Ragazzi lei è Giulia. Una mia compagna. Mi è venuta l'idea di invitarla a fare un giro visto che è a casa da sola. Ho pensato di invitare anche te Lea perché so che sei nella stessa situazione- dice Alex tutto allegro.
- Ciao- dice la ragazza un po insicura.
- Piacere io sono Lea.- mi presento io, e mentre si presenta Genn vado verso Alex.
- Beh dai...è un inizio!- lo incoraggiò io a voce bassa dandogli una pacca sulla spalla.
- Ma sta zitta- dice lui imbarazzato per poi iniziare a ridere.

Saliamo in autobus, io mi siedo di fianco a Genn e di fronte ho Giulia.
- Il discorso che ha fatto prima "lei è sola così ho pensato di invitarla" eccetera si può tradurre come "non voglio stare solo con lei. Aiutatemi."- Mi dice Genn all'orecchio facendomi ridere.

Optiamo per andare in un bar piuttosto piccolo ma comunque molto accogliente.
Per ora Giulia non si è mostrata una gran chiacchierona ma la posso capire...non ci conosce nemmeno.
Ci sediamo in un tavolino vicino alla finestra per poi decidere cosa ordinare.
Quando arriva il cameriere io non ho dubbi.
- Una cioccolata calda- e scopro di averlo detto in contemporanea con la ragazza. Ci guardiamo e poi iniziamo a ridere. È una strana sensazione ma piuttosto bella.

- Beh io forse è meglio che mi presenti meglio: frequento la ragioneria, indirizzo relazioni internazionali, con questo idiota.- dico io indicando Genn che mi guarda con fare offeso.
- Parla lei...-
- Ma taci!- lo ammonisco dandogli una pacca sulla spalla.
La sento ridere e mi rende felice...vedere le persone sorridere mi fa un buon effetto.
Parliamo un po di tutto. Giulia e Alex paiono andare molto d'accordo e io ne approfitto per conoscere meglio la ragazza.
Non dice cose molto sconvolgenti, rimane molto sul vago. Ma va bene. Anche io non mi sbilancio troppo.