~Capitolo 8~

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Mi si stringe lo stomaco all'istante sentendo pronunciare il mio nome da lei: mia madre.

"S-sì,sono io.." rispondo provando a scacciare almeno un po' dell'emozione che provavo.
"Non posso crederci, la mia Kristen!" La sento dire a qualcun altro vicino a lei, probabilmente suo marito.
"Mi sei mancata,mamma..."rispondo non riuscendo a trovare parole migliori per questo momento.
"Anche tu piccola, ma come hai fatto ad avere il mio numero e perché mi hai chiamata?" Chiede tra un singhiozzo e l'altro ed anche lei sembra avere tante domande.
"È una situazione così complicata...e in questi anni papà mi ha vietato di cercarti e parlarti."
Sospira e credo abbia molto chiara la situazione.
"Mi dispiace così tanto..."
Fa un piccola pausa e continua.
"...e vorrei tanto spiegarti cosa è successo."

Il desiderio di rivederla è aumentato ancor di più e dopo tutti questi anni credo di meritarmi delle spiegazioni.
"Verrò a trovarti presto, te lo prometto mamma."
Sta piangendo ancor più rumorosamente di prima facendo piangere anche a me.
All'improvviso sento parlare qualcuno vicino a lei "Chi è? Con chi stai parlando a quest'ora mamma?"

Mamma.

Erik.

"È Kristen..." la sento rispondere sottovoce.
Sicuramente ancora Jaydon non ha riferito del nostro incontro a nessuno e mi sembra anche ovvio dato che è tardi.

"Mamma, ti richiamerò e manterrò la promessa, a presto."
"Mi fido di te Kris, buonanotte."
Chiudo la chiamata e mi stendo sul letto fissando il soffitto.

Sono successe troppe cose in un solo giorno e a parte aver parlato con mia madre dopo così tanto tempo, Jaydon fa parte di uno di quei incontri inaspettati che ti cambiano la vita, completamente.
Poche ore fa stavo parlando con lui, un perfetto sconosciuto.
Mi meraviglio della minima confidenza acquisita in così poco tempo e della scioltezza dei nostri discorsi; sembrava sentirsi a proprio agio con me, talmente tanto da darmi un piccolo bacio sulla guancia: non me la sarei mai aspettata.
Chissà a cosa stia pensando ora, avrà anche lui riascoltato Fix you sfiorando il ricordo di noi due?

È mezzanotte passata, chiudo gli occhi e mi addormento.

Jaydon's pov

Sono arrivato a casa tardi, ora sono le 00:15.
La casa è silenziosa, fin troppo.
Posso sentire i miei stessi pensieri che sono identici da quando sono entrato su quel treno.

Chissà a cosa ha pensato Kris prima di addormentarsi,avrà anche lei riascoltato Fix you?

*****
Kristen's pov

Suona la sveglia; è martedì dei primi di Marzo.
Ho dormito veramente poco stanotte e sono troppo stanca.
Vado in bagno dove mi sciacquo il viso e mi lavo i denti; in seguito lego i capelli in una coda di cavallo e indosso dei jeans neri strappati e una maglia a maniche corte perché fuori sembra abbastanza caldo.
Arrivando in cucina c'era solo Kate che mi dà il buongiorno; al volo prendo una mela e uscendo di casa la saluto.

Sorprendentemente Alex mi sta aspettando quindi mi dirigo verso la sua macchina.
"Buongiorno..."
"Buongiorno anche a te, come stai?"risponde abbozzando un sorriso.
"Sono sorpresa..."dico ricambiando il sorriso.
"Del fatto che sono venuto a prenderti?"
Annuisco e restiamo in un silenzio imbarazzante per un paio di minuti.
"Ho parlato con mia madre ieri."
Spalanca gli occhi, restando comunque attento a come guida.
"Cosaaa?"
"Tuo padre si arrabbierà.." aggiunge infine.
"Lo so Alex ,ma non me ne importa...anche perché è molto probabile che mi nasconda la verità."
Si calma dopo la mia risposta parcheggiando davanti alla scuola.
"Ti farò sapere dopo...ciao Alex."
"Stai attenta Kris."
Mi avvicino verso la scuola e lo vedo andarsene.

"Kris!"
Allison mi raggiunge con un sorriso da ebete in faccia.
"Ciao Alli..." la saluto abbracciandola.
"Mi dispiace di non averti più cercata ieri sera, com'è andata con Arnold?"
"Tranquilla, è stato bello e mi sono divertita con lui."
Annuisco e le chiedo dov'è Matt.
"È con Arnold da qualche parte."
"Ascolta Alli...oggi non entro a scuola...ho una cosa da...fare."
"Cosa?" Mi chiede curiosa.
"Devo raccontarti troppe cose e ora non c'è tempo, ti farò sapere tutto dopo, va bene?"
Sbuffa non contenta della risposta, ma mi lascia andare dopo avermi nuovamente abbracciata.

Sono le 8.20 e mi trovo alla stazione ferroviaria: voglio incontrare mia madre.
Afferro il telefono e la chiamo.
"Pronto? Kristen?"
"Sì, sono io...voglio sapere dove abiti ora e darmi l'indirizzo."
Non ci pensa due volte e mi dice città e via; abita a Monterey di cui ne ho già sentito parlare e non è molto lontano.
"Ci vedremo presto, come promesso." Aggiungo.
"Vieni oggi? Davvero?"
"Sì mamma, tra un paio d'ore credo."
Chiudo la chiamata dopo averla salutata e scrivo sulle 'note' del telefono la via per non dimenticarla.

Salgo sul primo treno verso Monterey delle 9.30: tra circa 2 ore e mezzo dovrei arrivare.
Il tragitto è abbastanza noioso e il tempo sembra non passare mai.
Non è la prima volta che vado via senza che papà lo sappia, ma questa volta è diverso e so che si arrabbierà molto.
Un'ora dopo ho ascoltato solo 1/3 delle canzoni del telefono perché mandavo sempre in replay Give me love di Ed Sheeran.
Il paesaggio diventava sempre più bello man mano mi avvicinavo a destinazione: l'oceano era di una bellezza indescrivibile e siccome non c'erano persone sulla spiaggia lo rendeva così selvaggio e puro.

Circa un'ora e 40 minuti dopo sorgo il cartello verde della ferrovia con la scritta 'Monterey'.
Scendo giù dal treno e mi metto in cerca di un taxi.

"Sono 20 min di distanza, signorina." Mi dice il conducente del taxi.
Allaccio la cintura e mi preparo psicologicamente a quel che succederà dopo.

È una città bellissima, coronata di verde ovunque e case moderni.

"Siamo arrivati."
Pago ed esco dal taxi ringraziando il conducente.

Davanti a me si presenta una villa enorme, probabilmente a 2 piani, con un giardino altrettanto grande.
Mi faccio coraggio e dopo aver controllato il telefono, busso alla porta.
In breve tempo qualcuno mi apre.
"Ehm ciao...serve aiuto?" Mi chiede un ragazzo dagli occhi più verdi che io abbia mai visto.
Mamma credo che non abbia detto a nessuno del mio arrivo.
"Sono Kristen..." rispondo un po' intimorita.
"Erik.." dice squadrandomi dalla testa ai piedi.

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VOLEVO RINGRAZIARVI DEL VOSTRO SUPPORTO FIN ADESSO.💓

COME SEMPRE DATEMI UN VOSTRO PARERE CON UN PICCOLO COMMENTO, ALLA PROSSIMA.❤️

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