~Capitolo 7~

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Non ho mai capito il perché mio padre m'impedisse di parlare con mia madre e tutto questo non fa altro che rendermi curiosa.
"Vai in camera tua Kris, ti chiamo per cena tra un po'."
Rimango di stucco in seguito alla sua risposta e senza commentare obbedisco.

Sono sul letto distesa ,ancora frustrata e così confusa quindi decido di chiamare Alex.
"Pronto?" Risponde poco dopo.
"Ciao Alex."
"Cos'è quel tono di voce, devi dirmi qualcosa?"
Faccio una piccola pausa per non iniziare a piangere dato il troppo stress.
"In questi giorni sono successe così tante cose...alla festa un ragazzo mi si è avvicinato parlandomi di un certo Erik, mio fratello in teoria...poi è sparito e l'ho rivisto oggi la prima volta al salone di tatuaggi e poi..."
"Kris stai tranquilla, parla lentamente." M'interrompe Alex che probabilmente non capiva più niente a colpa delle troppe informazioni insieme.
"Sì scusa, l'ho rivisto la seconda voltadue orette dopo circa al Golden Gate Park e abbiamo parlato, ascoltato la musica insieme, ma non sono riuscita ad avere nessuna risposta da lui."
"Quindi ora che farai?"
"Ho chiesto a papà se posso parlare con la mamma, io devo sapere."
"Lo sai benissimo che non ti permetterà una cosa del genere vero?" Risponde con timore.
Rimango in silenzio per un paio di secondi quando sento mio padre chiamarmi a tavola.
"Scusa Alex, devo andare, ti farò sapere, buona notte per dopo."
"Va bene, 'notte piccola."

Jaydon's pov

Sono nel treno da circa mezz'ora e sto tornando a Monterey: una delle più belle zone della California e dove abito da piccolo.
Amo la mia città soprattutto perché la famosa strada panoramica 17-Mile Drive che si snoda lungo la costa tra Monterey e Carmel, mi regala ogni volta viste mozzafiato sull'oceano. Per gli appassionati di golf, invece, in questa zona ci sono alcuni dei campi più famosi al mondo, tra cui Pebble Beach, dove si giocano gli U.S. Opens e Spyglass Hill.
Monterey si trova a circa due ore di automobile da San Francisco, percorrendo la scenografica Pacific Coast Highway, ma è raggiungibile anche con il treno o persino a bordo di una nave.

Snodo le mie cuffie e faccio partire Fix you; la mia testa in questo momento ripensa solo a questo pomeriggio.
Le ho detto che ero venuto a San Francisco solo per il tatuaggio, invece speravo con tutto me stesso di conoscerla.
Erik le vuole così bene, anche se non ha mai conosciuto Kris; sua madre però gli ha parlato di lei come la figlia che tutte le mamme desidererebbero e tutto ciò non ha fatto altro che aumentare l'amore verso Kristen.
Gli raccontava di quando era piccola, di quando andava a danza e il terribile giorno che le ha separate, per sempre.
Erik era incantato dalle parole della madre e a me raccontava sempre tutto perché è il mio migliore amico.
Credo che il dolore della signora Stewart di non vedere più la figlia è immenso, quando andavo a casa loro mi capitava di trovarla con in mano una foto di una piccola Kristen.
Probabilmente penserà che lei ha dimenticato la madre, ma non sa che ha cresciuto una figlia che l'ha sempre amata, nonostante tutto, talmente tanto da tatuarsi il suo stesso nome.

Questo pomeriggio ho incontrato una Kris cresciuta, con 19 tatuaggi tra cui ho notato sul braccio, infatti, il nome "Emily".
Mi è dispiaciuto che lei ha saputo del fratello quando non ero sobrio e mi ero infiltrato a quella stupida festa; avrei preferito un nostro primo incontro più normale, ma nella vita, niente lo è.

Mancano due ore di viaggio ed è diventato buio.
Mi poggio comodamente sul sedile chiudendo gli occhi ricordandomi di mettere qualche sveglia così da non arrivare chissà in quale luogo sconosciuto.

Kristen's pov

Mi alzo dal letto contro voglia e mi dirigo in cucina.
Appena entro trovo la tavola pronta e Kate se ne va, probabilmente per lasciarci parlare.
Mi siedo di fronte a lui aspettando che mi dica qualcosa.
"Allora Kristen..."
Lo guardo incrociando le mani.
"..perché insisti ancora con questa storia?"
"Questa volta ho un valido motivo." Ribatto prontamente.
"E quale sarebbe?" Risponde inarcando un sopracciglio.
Sento sudarmi le mani e la stanza sembra essersi riscaldata improvvisamente.
Mi mordo il labbro inferiore,prendo coraggio e dico:"Ho un fratello."
"C-cosa?"
Impallidisce improvvisamente e non capisco perché la notizia lo stupisce così tanto.
"..Kris..io..ecco, lo sapevo già."
Spalanco gli occhi in attesa di spiegazioni.
"Abbiamo deciso di divorziare perché mi tradiva con un altro...e poco dopo ho saputo che era incinta."
"E mi hai impedito di parlarle per questo?"
Annuisce e noto gli occhi umidi di papà; in seguito si alza dal tavolo e se ne va lasciandomi sola.

Non posso credere a cosa mi abbia appena detto.
Mia madre non è così e finché non avrò prove la situazione rimarrà in sospeso.
Noto il cellulare di mio padre sul frigo e dopo essermi assicurata che nessuno mi vedeva lo prendo e inizio a scorrere la rubrica.
Mi fermo all'improvviso quando leggo un nome: Emily; tiro fuori il mio cellulare dalla tasca e lo salvo rapidamente per poi rimettere quello di papà dov'era prima.
Vado verso la mia camera e incrocio mio padre.
"Non mangi?" Mi chiede.
"Non ho fame." Rispondo mentre entro nella mia stanza chiudendola a chiave.

Sono le undici e non riesco a prendere sonno.
Nella casa c'è un silenzio tombale.
Afferro il telefono e chiamo la persona che dovrebbe essere mia madre.

Sta squillando e ho il cuore in gola finché una voce femminile risponde con tono assonnato.
"Pronto?"
Deglutisco e rispondo:"Mamma..?"
L'attesa mi uccide e l'ansia cresce.
"Kristen?!"

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HEEI,SPERO CHE QUESTO NUOVO CAPITOLO NON ABBIA DELUSO LE VOSTRE ASPETTATIVE.
COME SEMPRE FATEMELO SAPERE CON UN COMMENTO.💓

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