capitolo 1: le Annabeth selvatiche si cuociono al vapore a 100 gradi

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Era una calda mattina di aprile, mi ero appena svegliata per colpa di Clarisse che faceva la rituale smutandata alle reclute del campo.
Una leggere brezza entrò nella caverna e mi solleticò il viso. Tirai fuori dal cuscino la mia valanga di capelli rossi arruffati, il pavimento era gelido e non aiutava la mia voglia di alzarmi.
"Buongiorno mondo"- dissi poco convinta e decisi che prima dei miei doveri di oracolo veniva una buona dose di sonno.
Due minuti dopo stavo camminando scalza lungo il sentiero sterrato che portava al bagno. Lungo la strada passai per il viale degli innamorati, dove tutte le coppie del campo passavano il tempo a sbaciucchiarsi, limonarsi e/o peggio. Al mio passaggio tutti si voltarono e le ragazze mi guardavano con tristezza; sapevo cosa stavano pensando: "povera Rach che non potrà mai avere un ragazzo...".
Facendo finta di nulla ed essendo comunque troppo stanca per commentare, andai avanti.
Attraversai il campo d'allenamento dei figli di Apollo. Mi venne subito incontro Will Solace, bel ragazzo ma fidanzato con Nico di Angelo (poi si sono lasciati e lui si è messo con una ragazza, ma questa è un'altra storia), Will è molto dolce quando vuole, ma solo quando vuole altrimenti diventa insopportabile e anche pesante, tra le altre cose è anche un grande arcere.
"Ciao Rach"- mi salutò riponendo la freccia che aveva incoccato nella faretra-"bel pigiama! Oggi hai in programma qualche impresa?"
Tutti da me si aspettano che abbia sempre una profezia con loro come eroi ma: IO NON SONO UNA MACCHINETTA PER LE MERENDE! Non è che mi dai la monetina o se mi fai gli occhi dolci, ti creo una profezia. Non funziona così (chiusa parentesi).
"No Will"- risposi con calma- " però se ti sposti posso raggiungere il bagno".
"Allora, o signora, permettetemi di scortarvi fino alla toelette, non vorrei che un qualche malintenzionato vi facesse del male".
"Piantala Will. So bene che fa figo andate in giro con l'oracolo"- gli dissi sorridendo, allungai la mano come una dama medievale- " coraggio cavaliere, scortami fino al bagno che rischio di essere attaccata da una chimera!"
Mi accompagnò al bagno e grazie a Zeus non incontrammo Nico: voglio molto bene al figlio di Ade, ma non avevo voglia di litigare con lui per Will un'altra volta.
Arrivati notammo entrambi che c'era qualcosa di strano, il pavimento del bagno era fradicio.
"Aspettami qui"- dissi ed entrai.
Appena aprii la porta mi sembrò di entrare in una sauna perché mi investì un'ondata di vapore. Dire che non si vedeva niente è minimizzare, la struttura in legno non faceva disperdere il calore.
La doccia più in fondo era accesa e da lì, credetti uscisse l'acqua che scorreva a fiumi.
"C'è nessuno?"- chiesi.
Nessuna risposta.
"Qualcuno avrà dimenticato il docciatore acceso"- mi rassicurai.
L'acqua sotto i miei piedi era sempre più calda e nel giro di pochi secondi mi stavo ustionando.
Il bagno non era lungo chilometri ma era fatto per ospitare almeno 50 ragazze.
Il vetro della doccia era completamente appannato.
"Per Poseidone!"- gridai appena lo aprì.
Appoggiata al muro, svenuta c'era Annabeth.
L'acqua bollente la stava scattando e aveva già entrambe le spalle rosso fuoco.
Provai a chiudere il docciatore ma sembrava bloccato. Pensai di chiamare William però scartai subito l'idea perché pensai alla faccia di Percy che non avrebbe apprezzato che qualcuno vedesse la sua ragazza nuda.
(Ammetto di essere stata abbastanza tentata da lasciarla lì a cuocersi come in pentola a pressione.... NO BETH! METTI GIÙ QUELLA MAZZA DA BASEBALL! HO DETTO CHE TI AVREI SALVATA!!!)
Cercai con lo sguardo, per quanto mi fosse possibile, un accappatoio o qualcosa da metterle addosso. L'unica cosa che trovai fu un telo mare di Piper. Lo presi e lo misi alla meno peggio su Beth. Lei continuava a non muoversi e on ero certa respirasse.
"Will"- gridai-" Will! Vieni a darmi una mano! Annabeth non sta bene!"
Il ragazzo arrivò di corsa e, capendo al volo la situazione, mi aiutò a toglierla dal getto d'acqua che sembrava lava.
Il pavimento era bollente e scivoloso e Will, con la ragazza in braccio cercava di non scivolare.
"Corro a cercare Percy"- gli dissi-" tu non ti muovere, anzi guarda se respira e non farla morire"
Corsi via e mi sembrò di sentirlo rispondere qualcosa del tipo "cosa credi che stia per fare" o " fosse facile"
Ora posso dare ragione al detto "quando una persona ti serve non c'è mai, quando non ti serve è sempre tra i piedi"
Cercai il figlio di Poseidone nell'arena, nella sala da pranzo e nella sua camera (un casino in quella stanza, nemmeno i figli di Ermes...) e anche nelle cucine.
Mi sentivo un'idiota a correre per il campo mezzosangue e gridare "Perseus!"
Solo quando andai a sbattere contro Jason mi venne l'idea giusta.
"Scusa Jas, ma è un'emergenza! Beth sta soffocando!"- gli gridai- "comunque: grazie mille! Sei un genio!"
Scappai via mentre lui ancora allibito rifletteva sulle mie parole.
Arrivai alla casa grande con il fiatone e fui bloccata da un satiro cocciuto come pochi.
"Sono l'oracolo"-gli dissi
"E io sono Britney Spears"- rispose scettico
"Molto piacere Brit"
Visto che sono una ragazza molto diplomatica gli tirai un pugno sul naso e un calcio nelle palle e corsi all'altoparlante.
"Perseus Jackson"- chiamai- " sono Rachel, la tua ragazza sta soffocando, sei pregato di recarti al bagno femminile, SUBITO."
Quando tornai al bagno si era ormai radunata una folla di curiosi che al mio passaggio si spostarono. (Il bello di essere l'oracolo? Sei sacra ad Apollo e tutti ti rispettano, specie dopo ciò che il dio a fatto a quel figlio di Ares... Ma questa è un'altra storia...)
"Rach, sei tornata"
Will era chino su Annabeth e cercava di farle espellere l'acqua dai polmoni. La ragazza era pallida e aveva le spalle ustionate.
"Ha l'acqua nei polmoni, se non arriva Percy lei morirà! Non posso più fare nulla"
(vi ho già detto che adoro il mio cuginetto vero? Ed ora che mi aveva predetto la morte di Annabeth ero pronta a sposarlo!)
<Purtroppo> Perxy arrivò dopo pochi minuti e grazie al suo potere dell'acqua le prosciugò il polmoni (inserzione pubblicitaria: se avete problemi di acqua nei polmoni chiamate il dottor Percy Jackson specializzato in prosciugamento delle vie respiratorie.... PERCY MOLLA IL MIO ROMANZO!!).
Tossendo la ragazza "tornò in vita".
Tralascio il momento Percybeth perché è stato abbastanza lungo e torno a concentrarmi su quella persona che, oltre a me, non è stata così entusiasta di quella inattesa resurrezione: toh guarda, sono sempre io!
La mia non è cattiveria ma lei mi ha tormentata per anni! E tutto per colpa di un bacio! Dico io: non stavano nemmeno insieme all'epoca! E sono tutt'ora convinta che se Blackjack non fosse piombato sul cofano della macchina, lui non mi avrebbe detto di no!
Tornando alla storia.... Dov'era rimasta?
Ah si. Alla scampata morte di Annabeth.... yeeeeee......
Quella sera si festeggiò per lo scampato pericolo e i figli di Efesto organizzarono dei fuochi d'artificio speciali che raccontavano la vicenda è devo ammettere che mi avevano fatta proprio carina.

Cosa accadde dopo la Seconda Grande ProfeziaWhere stories live. Discover now