It's a Boy!

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"Cazzo esci!"

La dolcezza di Gemma si stava facendo sentire ancora di più in travaglio, quando il suo piccolo angioletto faticava a venire al mondo, e suo marito era preoccupato che fosse per le parole poco adatte per un neonato pronunciate dalla prestomamma.

"Gem ancora una spinta, ancora una e escono le spalle, poi tutto sarà finito!"

"Stronzo per te è semplice da dire, merda ahhh!"

Anne era alquanto sconvolta del comportamento di sua figlia, ma non le sembrava il momento adatto per riprenderla, quindi le strinse la mano fino a quando un pianto incessante non fecce irruzione nella stanza.
Dopo quasi due anni di attesa, un aborto spontaneo, due mesi di depressione e un amore fortissimo, un piccolo bimbo era finalmente arrivato nelle braccia di Gemma, mentre Nash era intento a tagliare il cordone evitando di tagliare un ciuffo di capelli a sua moglie.

"Allora, che nome diamo a questo bellissimo bambino?"

Questa volta fu Nash a parlare.

"Edward Brooklyn Grier".

Nella sala d'attesa intanto Harry stava cercando di tenere a bada i suoi due figli, che nonostante la giornata ricca che si stava concludendo, non avevano intenzione di demordere.

Luke saltellava in giro per il corridoio sostenendo che Gemma avrebbe partorito un maschio, mentre Kate lo rincorreva rispondendo che sarebbe nata una femmina, e il riccio stava su una sedia con le mani nei capelli.

Ci sarebbe voluto Niall in quel momento, lui sapeva sempre come tenere a bada i due diavoletti, ma Harry era da due giorni che praticamente non dormiva (O forse da quando Niall era stato ricoverato) quindi non provava nemmeno a far tacere i due bambini iperattivi.

Il parapiglia si fermó improvvisamente quando dalla sala parto uscí l'infermiera con il letto di Gemma, la quale teneva tra le braccia il suo bambino.

Harry rinvení improvvisamente e si avvicinó alla sorella, mentre Luke venne preso in braccio da Anne e Kate da un Nash singhiozzante. Aveva aspettato talmente tanto che vedere finalmente sua mogli con il loro bambino in braccio lo faceva piangere a dirotto.

"Hai vitto Katie? Avevamo lagione io, Dada e Zio! Tu ti bbagli semple "

"Luke smettila una buona volta, o ti porto direttamente a casa!"

Harry odiava dover sgridare i suoi bambini, ma quando era necessario non poteva non farlo, sennò avrebbe amche perso credibilità nei loro confronti e soprattutto agli occhi di Niall, e il riccio avrebbe voluto tutto tranne che questo, avendolo giá fatto ai tempi del liceo. Prese quindi in braccio Luke che aveva messo su un broncio che adorabile.

"Gemma sei stata bravissima! Il bambino è stupendo, avete già scelto come chiamarlo?"

"Harry dici così solo perchè non eri in sala, ma tua sorella è stata un vero suicidio!"

Gemma diede un colpo affettuoso a Nash, il quale in cambio la baciò per poi prendere il piccolo bambino appena nato tra le sue braccia.

"Comunque si chiama Edward Brooklyn"

"Oddio lo avete chiamato come me? Gem grazie!"

"Oh ma non ci avevo neanche pensato, non sentirti famoso per questo Styles Junior"

Harry rise per poi baciare i capelli di sua sorella, e pensare a Niall, che si era perso la nascita di suo nipote. Sospirò, pensando a suo marito, non volendo andarlo a svegliare anche perché sapeva che i medici non gli avrebbero permesso di portarlo nella camera in cui si trovavano attualmente, quando la porta si aprí improvvisamente.

"Papy!!!"

Niall era sulla sedia a rotelle con la cannula sotto al naso, una felpa enorme di Harry sopra al pigiama e un sorriso smagliante che fece scoppiare il cuore del riccio.

"Amore come facevi a sapere che Gemma avesse partorito?"

"Il medico mi ha svegliato per portarmi qui, ti ha visto rientrare e si è informato, quindi eccomi qui"

Harry aveva finalmente tutta la sua famiglia attorno, e scattò prontamente la prima foto ufficiale sia per Niall che per il piccolo Eddie quando il biondo prese tra le sue braccia il nipotino, il quale aveva i pugni stretti e gli occhi blu fissi in quelli di Niall.

"Mi sembra di tornare indietro di 6 anni..."

Kate infatti era stata adottata da Harry e Niall quando non aveva nemmeno un mese, essendo sua mamma morta di parto e suo papà passato a miglior vita in un incidente sul lavoro un mese prima che la piccola nascesse.

Harry sorrise annuendo, per poi far trillare il telefono di tutti i presenti avvertendoli della presenza di un nuovo post su Twitter.

"@Harry_Styles: "Welcome in the Grier-Styles Family Edward Brooklyn"

Niall fu il primo a mettere il like, aggiungendo un dolce commento subito dopo, prima che Twitter esplodesse con milioni di hashtag e auguri

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Niall fu il primo a mettere il like, aggiungendo un dolce commento subito dopo, prima che Twitter esplodesse con milioni di hashtag e auguri.

Gli Styles decisero di lasciare i neo genitori da soli, così Niall prese in braccio nuovamente i suoi bambini per tornare nella sua stanza, che presto avrebbe lasciato libera, spinto da suo marito.

Harry ottenne il permesso di dormire lì quella notte, così lasciò i suoi bambini dormire con il loro papà, mentre lui si accontentò di una poltrona accostata al letto delle sue persone preferite.

Quando però si svegliò sentendo il biondo respirare affannosamente sistemò Luke e Kate sulla poltrona, per prendere Niall tra le sue braccia, e quella notte, finalmente, due ragazzi dormirono di nuovo insieme in una camera semi intensiva, mentre nel reparto di ginecologia una famiglia appena formata si godeva la prima di una lunga serie di notti scandite dal pianto di una nuova creatura.
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Buonasera 🎀
Come state miei cari lettori? Devo dire che sono molto felice di aver aggiornato due storie due giorni di seguito, presto arriverà anche il primo capitolo della terza.
Come vi è parso questo? Non mi sembra eccelso, ma dato che non succede molto non sapevo come renderlo più interessante...
Spero che apprezziate il mio lavoro, vi prometto che i prossimi capitoli (Gli ultimi ahimè) saranno più movimentati e spero di non far passar nuovamente troppo tempo.
Come sempre le stelle e i commenti sono ben accetti.
Detto ciò vi auguro una splendida serata e una buonanotte.
Σελήνη

Secret Letters ||Narry StoranWhere stories live. Discover now