Ninth Letter

359 38 3
                                    

Cosa mancava di più a Harry di suo marito? Era difficile da stabilire, forse i suoi occhi, le sue mani sempre fredde e più piccole di quelle del riccio, o magari la sua risata.

Se la stessa domanda la si fosse rivolta a Luke, quest'ultimo avrebbe probabilmente risposto i pancake della domenica.

E Kate non ci avrebbe pensato un momento, data la bravura del suo papà nella realizzazione di acconciature principesche, rimpiazzate da una coda di cavallo grossolana di Harry, simile al piccolo codino con cui legava i suoi di capelli.

Sì, Niall spesso si sentiva inutile e di troppo, a causa della sua disabilità, ma la famiglia senza di lui sarebbe stata persa.

E sicuramente la situazione sarebbe stata ancora più grave se, ad aiutare Harry, ci fosse sempre stata Gemma, al momento ricoperta di pittura mista a bolle di sapone, intenta a fare il bagno ai suoi due nipotini.

Harry stava sul divano con la foto del suo matrimonio abbracciata al petto, dormendo, sognando un biondo tinto che sperava tornasse al più presto nel posto in cui dovrebbe sempre stare: tra le sue braccia.

Accanto a queste visioni angeliche c'era il timore di non trovare più la sua camera da letto intatta da lì a qualche giorno, avendo avuto il divieto assoluto di entrarvi se non con Niall in braccio a mo' di sposa. Sua sorella e i suoi figli erano stati molto chiari.

"Zia, ma quando nasce la nostra cuginetta?"

"Hey Kate! Ma è un macchio!"

"No!"

"E invece sì"

Le linguacce e gli schizzi volavano ovunque nel bagno, mentre l'acqua era più fuori che dentro la vasca.

"Bambini basta litigare! Sarà quel che sarà, e noi lo ameremo se sarà una femmina o se sarà un maschio, intesi?"

"Okay zia..."

"Ma tanto sarà un maschio!"

"Nash stai zitto o ti tiro un calcio, con amore come sempre!"

Nash era sicuro che da lì a poche settimane la Terra avrebbe avuto un bellissimo maschietto, portento del calcio e diligente nei suoi studi. A Gemma non sarebbe importato, voleva talmente tanto diventare mamma, che avrebbe amato il suo bambino incondizionatamente, data la sua difficoltà nel rimanere incinta e mantenere il feto in vita.

"Zia Gem? Tu ami il notlo cuginetto?"

"Certo piccolo mio, perché?"

"E' tlano, l'hai mangiato e lo tieni nella tua panciona pel tantiiiiiicimo tempo!"

Luke aveva una faccia contrariata ma allo stesso tempo buffa, Kate lo guardava dall'alto in basso, Gemma stava cercando di non scoppiare a ridere, mentre Nash non ci aveva neppure provato, e le sue risate molto contenute svegliarono Harry, felice di sentire i suoi familiari ridere.

"Hey piccoli, siete ancora nell'acqua?! Gem quante volte te l'ho detto che Luke prende sempre il raffreddore se sta troppo bagnato? Forza ometto, mettiamoti l'accappatoio che sennò la febbre è assicurata"

Detto ciò Luke venne preso dalle braccia tatuate del suo papà e avvolto nel telo di Toy Story.

"Daddy sai che da glande salò come Buzz?"

"Assì cucciolo? Beh, allora non avremo nulla da temere, ci proteggerai!"

"No! Ploteggelò solo il mio cugino, se la zia lo libera dalla sua pancia..."

"Oh ma che gentile! Vorrà dire che la cena oggi te la prepara la zia, dato che il suo bambino avrà la tua protezione..."

Sentendo le ultime parole Gemma si mise a correre per la casa, non volendo cucinare, e Harry prese a rincorrerla, seguito da Luke e da Kate sulle spalle di Nash.

Secret Letters ||Narry StoranWhere stories live. Discover now