Capitolo 7

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Era ormai sera, e io e Holmes passammo il resto della giornata a cercare di capire chi e perché mi minacciassero di morte, ovviamente senza risultati, ero a Londra da un mese ormai come potevo avere dei nemici? La stampa non sapeva di me. John non mi menzionò neanche una volta nel suo blog , come potevano gli inglesi odiarmi? E perché? Sherlock mi promise che lo scoprirà e fino a quel tempo dovrò restare qui. Che ansia. Non stare qui, sto bene, praticamente è come lavorare a casa anche se non ho un vero e proprio lavoro,l'unica cosa che mi preoccupa è dormire, dovrò dormire nella stessa camera del signor Holmes, come al college. A quel pensiero mi scappò una risatina traditrice.
"Cosa c'è di divertente?" Chiese Holmes voltandosi nella mia direzione. 
"No nulla, ho fame.. Quando si mangia?" Chiesi portandomi le ginocchia al petto seduta sulla poltrona del signor Holmes.
"Emh, non so. Di solito cucinava John o la signora Hudson" 
"E quando non ci sono?" Chiesi interrogativa 
"Non mangio"
"Che stupidaggine" Esclamai divertita, mi alzai, presi il telefono. " Ti da fastidio se metto della musica?" Chiesi 
"Dipende che musica, non commerciale, non adolescenziale, non rock,pop, o  qualsiasi genere che sia al di fuori dell'opera" Disse come al solito in modo molto veloce.
"Ma quanti anni hai?" Chiesi ironica
"Ne ho 28 " Rispose, non posso credere era un genio ma l'ironia non la capiva proprio.
"Ero ironica, comunque dai proviamo a cucinare" Lo presi per un braccio ma lui non si mosse "Sherlock,ho fame dai" Aggiunsi ma niente, vidi spuntare un sorriso nel suo volto. "Ti diverto?" Chiesi
"Molto, perché nessuno dei due sa cucinare" Rise 
"Che ne sai?... No niente scusa" Risi anche io "Va bene dai ma almeno proviamo no?" Chiesi nuovamente e questa volta finalmente accettò.
"Cosa cuciniamo? "Chiese aprendo il frigo
"Di sicuro non parti umane eh.. Dio che schifo ma non ti fa senso tenere dei cadaveri vicino al cibo?" 
"Non proprio, ci sperimento sopra" Esclamò
"Ew, comunque che ne dici della pasta?" Chiesi prendendo un pacco di spaghetti, meno male che alla spesa ci pensa la signora Hudson.
"Okay, con quale condimento?Bulbi oculari?O cervello?" Chiese serio
"Mi fai schifo Sherlock, davvero. "Risi e anche lui, era così strano vederlo così sorridente, lui è l'uomo di ghiaccio.
Alla fine riuscimmo a preparare una specie di poltiglia al pomodoro da mettere sopra gli spaghetti, eravamo a tavola uno di fronte all'altra. Nessuno dei due aveva il coraggio di assaggiare quello che avevamo davanti.
"Forza chef prova" Mi porse il piatto Sherlocl
"L'uomo sei tu" Dissi riporgendogli il piatto. 
"Va bene" Disse prendendo la forchetta e mangiandone un po "E' buono!" Esclamò felice 
"Davvero? Fai provare" Presi una forchettata anche io, ma dovetti sputarla per quanto faceva schifo "Sherlock è ripugnante" Dissi bevendo dell'acqua
"Oh lo so, volevo che anche tu assaggiassi.. Questo" Indicò il piatto.Ridemmo entrambi ma Sherlock tornò con lo sguardo di ghiaccio e si alzò. "Vado a dormire" Disse e scomparse dietro la porta, quanto imbarazzo provavo nel dormire nella stessa camera. 
Andai a vedere la televisione e mi addormentai, mi risvegliai nel letto e accanto a me c'era Sherlock sveglio a guardare il soffitto.
"Sherlock?Come sono arrivata qui?" Sussurrai
"Ti ho portata io, stavi tremando di freddo di la" Rispose freddo.
"Gra.."
"Prego." Mi interruppe. Chiusi l'argomento e stetti zitta fino a quando non sentimmo un rumore "Oh finalmente" Esclamò alzandosi Sherlock "Rimani qui" Disse prendendo una pistola.Sparì per 5 minuti poi tornò arrabbiato.
"Signora Hudson?" 
"Signora Hudson" Esclamò, tornando a letto. I nostri piedi si toccarono per un secondo, ma entrambi li tirammo dall'altra parte.
"Notte" Disse
"Buonanotte Sherlock" Dissi educatamente. Ero girata di schiena tutta rannicchiata in modo da non aver alcun contatto con Holmes.Girai appena la testa e lo vidi nella mia stessa posizione.BAMBINI. Pensai.
*
La mattina non era nel letto ovviamente.Trovai una vestaglia e la indossai, era di Sherlock spero non gli dispiaccia. 
"Buongiorno Amanda" Disse quando io uscì dalla camera
"Buongiorno Sherlock" Risposi con la voce impastata dal sonno
"E'la mia vestaglia vero?" E io annui. "Li c'è il tea della signora Hudson? Avevi qualche nemico in Italia?" Chiese, presi il tea e risposi "Sherlock sono le 7 e quaranta del mattino, per favore" 
"Ho bisogno di informazioni"
"No, non avevo nemici in Italia" Risposi sbuffando e bevendo un sorso di tea
"Sei il caso più difficile che abbia mai avuto" Disse 
"E' un'insulto?" Chiesi
"Oh  nono è un complimento" Disse sincero
"Ah..grazie" Dissi stranita, finito il tea andai in camera e mi cambiai. Misi una canottiera nera e i jeans blu, con sopra una felpa, tornai e vidi Sherlock in quello che spiega '' Palazzo mentale'' . Passò così un'ora quando lo svegliai dal trans "Sherlock è un'ora che sono qui" 
"Lo so  ti ho sentita"
"E non potevi parlarmi?" 
"Pensavo di disturbare "Fece spallucce  "Sono arrivate delle scarpe dall'Italia"
"Ah si ho chiesto a mia madre di spedirmele" Dissi aprendo la scatola vedendo le scarpe nere con il tacco. Aspetta, non sono le mie scarpe.
"Sherlock, queste scarpe non sono le mie, sono.. Le scarpe del caso"
"Impossibile per quanto Scotland Yard possa far ridere queste cose le tengono loro..Mi contraddico." Disse stupito " Chiamo Lestrade" Avvisò e uscì dalla stanza.
Perché con me proprio? Perché poi mandarmi le scarpe del caso? Devo uscire sennò impazzirò..
"Sherlock sto uscend.."
"No" Affermò
"No cosa?Non decidi tu della mia vita" Sputai
"Prego vai fuori ad ubriacarti alle 10 e mezza del mattino, avanti Londra ti chiama" Disse aprendo la porta  e io uscì a testa alta, la sbattè subito dopo. Arrivai al portone di ingresso e mi accorsi di aver dimenticato la giacca.
Visto che non avevo voglia di ritornare su, presi il suo giaccone.Tanto non uscirà ne sono sicura.Girai per l'enorme parco vicino casa di Holmes e mia ormai per tanto fino a quando un ragazzo veramente ubriaco non mi venne vicino e mi ''strizzo'' il di dietro fortunatamente coperto dal giaccone.
"Ma come ti permetti?" Gli tirai uno schiaffo, che ricevetti anch'io in risposta. Mi aveva dato uno schiaffo? E con quanta forza? Dio non sentivo la guancia non feci in tempo a girarmi di nuove che vidi Sherlock prendere a pugni il ragazzo ubriaco, mi vide e si tirò su. "Non si toccano le donne, incivile" Sputò Holmes al ragazzo.
"E' tutto okay" Sussurrai a Sherlock
"Non doveva toccarti" Si gonfiò il petto Holmes.
"E' tutto okay" Sussurrai nuovamente accarezzandogli il braccio
"Quello è il mio cappotto?" Chiese 
"Si"
"Torniamo a casa" Sorrise
"Okay" 



Mr And Mrs Holmes.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora