CAPITOLO 4.

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Sento la sveglia rimbombare nella mia testa.
Apro gli occhi e sono nella mia stanzetta, per fortuna. Mi alzo, spengo la sveglia e mi guardo intorno, c'è qualcosa di diverso. All'improvviso sembra tornami tutto in mente, il cuore inizia a battermi forte. È stato tutto un sogno, è stato tutto un sogno non esistono gli angeli né i demoni, non esistono. Ma il ricordo è cosi nitido che è impossibile dire il contrario. Mi viene da piangere così faccio un respiro profondo e cerco di dimenticare tutto proseguendo la mia vita.
Apro l'armadio e decido di mettermi un jeans scuro e la felpa di Stiles che io adoro letteralmente.
Vado in bagno e decido di farmi una doccia.
Le parole del 'tizio dagli occhi blu' mi risuonano nella testa.
L'unico problema è che non sono riuscita a sentire tutto quindi vorrei incontrarlo per ascoltare il resto della storia.
Mi devo muovere. Esco dalla doccia e mi vesto più in fretta possibile. Vado in cucina saluto i miei ed esco di casa.
Stamattina non mi va di correre e cammino molto lentamente. Non mi va neanche di pensare a Madison, l'unica cosa che voglio è parlare con il tizio.

Arrivati a scuola il mio sguardo cerca lui, ma non lo vedo. Ma che palle, chissà dove sarà. La campanella suona e devo entrare in classe. Non mi va di ascoltare il professore e lascio la mente ai miei pensieri. Ho tante domande da fare e tante risposte da ricevere però devo aspettare che finiscano le lezioni, ma non mi va. Ho bisogno di risposte adesso.
A pranzo mi dirigo alla statua, magari lo trovo lì e lo spero con tutto il cuore, ma quando arrivo non c'è nessuno. Allora mi siedo sulla panchina e aspetto, continuo ad aspettare, ma lui non arriva. Guardo l'orario ed è quasi finita l'ora di pranzo. Sono frustata, come devo fare adesso per rintracciarlo? Non ne ho la più pallida idea, ma devo farmi venire in mente qualcosa.
Mentre sto camminando per tornare nel cortile principale della scuola mi scontro con qualcuno, alzo lo sguardo e vedo Madison. Le parole mi mancano e non so veramente che cosa dire, anche lei sembra un po' sorpresa, entrambe restiamo in silenzio.
- Ehmm - farfuglio. - Mi devi spiegare un paio di cose - riesco a dire e sento la rabbia ribollire nel sangue.
- Senti adesso proprio non posso parlare con te, okay? - dice, fa per andarsene ma io la blocco.
- No, tu invece me lo spieghi adesso! -
- Sul serio - dice lei - Adesso non è né il momento adatto né il posto adatto. Ti prometto che oggi vengo da te e ti spiego tutto, ma tu non devi farmi domande, va bene? - ha una faccia davvero dispiaciuta, così annuisco e vado via.
Altre mille domande mi rimbombano nella testa, penso che tra poco mi scoppierà.
La campanella suona e devo per forza ritornare in classe, durante il tragitto mi guardo intorno ma continuo a non vederlo. Ma che diamine, ogni volta che ho bisogno di qualcosa non la trovo mai. Voglio davvero parlare con lui, ma come faccio? Penso che potrei andare di nuovo alla chiesa,ma ci vuole troppo tempo per arrivare e Madison oggi viene a casa quindi è una cosa impossibile. Forse esiste un richiamo per angeli? Ma sono seria, ma a cosa sto pensando. Scuoto la testa e continuo a camminare. Arrivo in classe, mi siedo e sento la testa scoppiarmi. 'Io sono un angelo' continuo a pensare. Ma sul serio? Come e quando è successo tutto ciò eppure l'ho visto con i miei stessi occhi, 'Io sono un angelo'. L'unica cosa è come sono diventata un angelo? Lui mi ha detto che si può diventare angelo tra l'unione di questi due oppure quando una persona muore, ma io non sono morta. Chi sono i miei genitori? Sono anche loro degli angeli, ma non me l'hanno mai detto oppure sono stata adottata?
Mille domande mi perseguitano.
- Signorina Lee, smetta di stare con la testa fra nuvole - Sobbalzo e torno alla realtà, mi guardo intorno e tutti mi stanno fissando, le mie guance iniziano a colorarsi di rosso.
- Legga, su - mi ordina. Annuisco e inizio a leggere.

Finalmente è tutto finito. Prendo tutto ciò che mi serve ed esco nel cortile. Vedo Madison che mi fa un occhiataccia, non la capisco così lascio perdere. Mi guardo per un po' intorno a me, ma niente da fare. Oggi non vuole proprio farsi vedere, perfetto.
Rassegnata torno a casa.

Tenshi to Akami - The Sacrifice.Where stories live. Discover now