Capitolo 14

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Cleo fece un passo avanti.
-Adesso il tuo nome non sarà più Cleo. Oggi sei qui per scoprire quale sia il tuo vero nome. Per farlo dovrai spogliarti di ogni indumento che indossi e immergerti nell'Acqua degli Spiriti che vedi intorno a me. Da quel momento in poi sarai nel Mondo Onirico nel quale sarò io a condurti. E sarai sola.-
La ragazza, non poco imbarazzata dalla presenza di così tanti maschi, iniziò a svestirsi, ma ben presto comprese la serietà della situazione. Spogliata finalmente di ogni vestito si incamminò in direzione del lago. I piedi fecero timidi passi nel'acqua quasi fredda, ma la sensazione che la sua pelle provava non era proprio quella dell'acqua sulla pelle e, mano a mano che vi si immergeva, la sensazione era sempre più nitida e presente: era più densa dell'acqua solita ed era carica di una sorta di elettricità statica, come se scoppiettasse al solo contatto con la sua pelle, e la percezione che si aveva di tali scosse era quella di uno stordimento potente e opprimente. Quel liquido non le arrivava nemmeno all'addome che fare un passo richiedeva uno sforzo immane di energia e concentrazione e dopo pochi passi sempre più brevi cadde di faccia, mezzo svenuta.
-È ora che io la guidi verso il Mondo Onirico.- detto ciò la Sciamana scese dal suo piedistallo e nuotando agilmente la soccorse, girandola e permettendole di respirare, mettendole poi le mani sotto la testa -Adesso rilassati, non ti curare di ciò che ti circonda e fidati del tuo istinto.- disse con tono quasi materno -Sono certa che troverai il tuo corrispondente animale, devi solo crederlo.-

La piscina era improvvisamente scomparsa e con lei la sensazione di disagio che provava a starvi dentro. Tutto questo era stato sostituito da un immenso spazio dalle più varie tonalità di blu nel quale qua e là fluttuavano delle nuvolette bianche e nebulose. Non sapendo cosa fare vagò per un po di tempo senza scorgere niente di utile alla ricerca di se stessa. Dopo un tempo indefinito che a lei sembrava fosse stato un'eternità scorse una sorta di "luce in fondo al tunnel": lontano lontano si vedeva un bagliore bianco-giallo. Subito si precipitò a corrervi incontro  e l'operazione si dimostrò più lenta del previsto: quella fessura di luce era parecchio lontana e dovette correre molto perché si potesse avvicinare. Finalmente dopo una corsa davvero infinita raggiunse quel bagliore insolito. Era proprio una fessura, come fosse stata una crepa nel tessuto stesso di quel mondo e poiché era troppo piccola perché potesse essere attraversata. Prese entrambi i lembi dell'apertura e tirando riuscì ad allargarla abbastanza da poterci passare, così l'attraversò. Si ritrovò catapultata in un ambiente simile a una savana, ma più desertica, spoglia e secca e difronte a lei c'era un gatto dal pelo rado e color ocra chiaro che la osservava con un'aria supponente.
-Chi sei?- chiese il gatto.
Rimase subito sorpresa dalla domanda, non se l'aspettava, era così abituata al silenzio che il fatto che qualcuno le parlasse era diventato straordinario, escludendo il fatto che a rivolgerle la parola fosse stato un gatto.
-Allora? Chi sei? Come ti chiami?-
Continuò a guardarlo intontita.
-Ma mi senti?-
La ragazza fece un cenno con la testa.
-A per fortuna: credevo fossi sorda. Siccome tu non riesci a presentarti lo faccio io: Lybica. Piacere mio.-
-Pia-cere.....- disse lei -Do... Dove mi trovo?-
-Sei nel Mondo degli Spiriti. Non so come tu sia finita qui... forse sei qui per legarti al tuo spirito animale, ma di solito questo incontro avviene nel Mondo Onirico... Come sei riuscita a uscire di lì? È praticamente una scatola ermetica quel Mondo: o ti unisci con l'umano o niente. Che storia! È la prima volta che accade, sai?-
-Io... Non lo so... ero sola, c'era una fessura, l'ho aperta e sono finita qui... Non so più chi sono. So di aver avuto un nome, ma è come se me l'avessero tolto e con esso la mia identità.-
-Oh, mi dispiace..! Sai se sei finita davanti a me forse c'è un motivo.-
-Quale?- chiese con aria tonta.
-Davvero non ci arrivi? Forse devi legarti a me.-
-Non saprei...-
-Dai! Forse è così!- disse con entusiasmo Lybica.
-Dovresti essere certo. Sai... Non è una cosa reversibile...-
-Hai ragione... Però vedi forse qualcun'altro qui in giro?-
Scosse la testa.
-Appunto!-
-Bene...allora? Come si fa?-
-Lascia fare ai professionisti.-
Lybica si allontanò di qualche passetto per poi balzare verso la ragazza. In quell'istante entrambi divennero bianchi di luce, luminosi, il gatto si compenetrò con la ragazza e il Mondo degli Spiriti scomparve intorno a loro.

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