7 - Heart attack

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And I'm like (ow!) never thought it'd hurt so bad
Gettin' over you,
And (ow!) you're givin' me a heart attack
Lookin' like you do,
'Cause you're all I ever wanted,
Thought you would be the one
It's (ow!) givin' me a heart attack,
Gettin' over you

***

Non ho mai pensato di scappare e abbandonare mia madre. L'ho promesso a papà, e non ho intenzione di deluderlo. Stringo il biglietto aereo e comincio ad arrotolarlo per lo stress. Lo sto praticamente distruggendo, ma non ci faccio molta importanza, perché i miei pensieri sono da tutt'altra parte.

Flashback

"Papà, perché ci stai lasciando ?", sussurrai tra le lacrime.
Mio padre strinse la sua mano nella mia : tremava. Lo osservai lentamente, la fronte era imperlata di sudore, il corpo era dimagrito tantissimo in quei ultimi tre mesi di cure, e si era indebolito a una velocità preoccupante. Non mi ricordavo quand'era stato l'ultima volta che si era alzato, troppo abbituata a vederlo su quella misera brandina.

"Non vi sto lasciando tesoro mio, non lo farei mai.", mi rassicurò. Almeno la sua voce roca era la stessa di sempre, rassicurante e piena d'amore. Ma non riuscivo a credergli. Ci avrebbe lasciate sole, la mamma ed io, e non riuscivo ad accettarlo. Volevo una mamma e un papà, come ogni bambina della mia classe. Volevo essere felice con loro, con loro due insieme.

"Ma tu stai morendo ! Io non ti vedrò mai più papà, non riesco...non posso...", scoppiai in un pianto ancora più disperato.

"Non piangere piccola mia, ti prego. E vero, sto morendo, ma questo non m'impedirà di controllarti e vegliare su di te. Io ci sarò sempre, sempre.", mi girai  verso di lui, cercando di fermare le lacrime. Sperai che quello che mi stesse dicedendo fosse vero, ne avevo bisogno. Avevo bisogno di aggrapparmi a quella convinzione. Ero solo una bambina ! - Perché vogliono portarmi via il mio papà ? Cosa ho fatto di male ?- , pensavo in continuazione. E se davvero avessi commesso uno errore atroce ? Allora la morte di mio padre sarebbe stata per causa mia. Solo per colpa mia.

"Me lo prometti ? Prometti di starmi accanto in ogni momento ?", chiesi con voce tremolante.

"Te lo prometto. Kathrine, voglio che tu mi prometta una cosa anche tu.", annuì con un mezzo sorriso, rovinato ovviamente dalle lacrime.

"Promettimi di stare accanto a tua madre, giurami che l'aiuterai quando io non ci sarò più."

"Te lo giuro.", misi la mano sul cuore, com'ero abbituata a fare quando facevo una promessa.
"Ti voglio bene, bambina mia, te ne vorrò sempre, ricordatelo."

"Anche io te ne voglio, sei e sarai sempre il mio eroe.", sussurrai.
Poi successe. Le macchine cominciarono a ticchettare sempre più forte. Accorsero due infermiere seguite dal medico e dalla mamma. Guardai mio padre : teneva gli occhi chiusi. Divenne più forte di me, cominciai ad urlare e corsi tra braccia di mia madre, ma mi scansò via. I suoi occhi erano fissi sul marito, ed io ero diventata invisibile. Sentii un fischio, e poi tutto il rumore cessò. E allora capii. Se n'era andato per sempre. Mi aveva lasciata sola.

Fine flashback

"Hey ! Faccia attenzione !", la voce stridula di una donna mi risveglia dai miei pensieri, o meglio, dai miei dolorosi ricordi. Non faccio nemmeno caso al suo aspetto, è l'ultima cosa di cui mi preoccupo sinceramente. Faccio un piccolo sbadiglio, e guardo l'orologio appeso sulla parete dell'aeroporto : sono le otto e mezza di sera e sono già stanca. Ripenso all'incredibile avventura che mi è capitata, la banda di Zendaya, l'incontro con Harry, il salto, la sensazione di libertà che mi ha riempito di nuove sensazioni il cuore, e senza accorgermene mi metto a sorridere. E la prima volta che mi sono sentita così, intrepida, libera. In Texas non ho mai provato sensazioni del genere, sono sempre occupata con mia madre, la scuola, e il lavoro part-time in biblioteca.

Non ho mai tempo per me stessa, e per una volta oggi è successo. Mi sono lasciata alle spalle anche solo per un attimo i miei problemi, ed è stato incredibile. E stato come se per la prima volta il mio problema maggiore fossi stata io. Ma purtroppo tutto questo non può continuare, non per me, per questo non mi pento di aver deciso comunque di tornare a casa. Mi appare in mente Louis mentre inginocchiandosi prova a convincermi di restare, e ridacchio. Saremmo sicuramente diventati buonissimi amici.

"Mi dia il suo biglietto signorina.", vengo risvegliata di nuovo da una voce, questa volte di un hostess. Glielo consegno, ma non riesco ad evitare di notare il colore dei suoi occhi. Sono verdi. Quelli di Harry sono lo stesso più belli, più unici, con quel color gemma. Aspetta, perché sto pensando a lui ? Non dovrei, è solo uno sbruffone come tanti. Allora perché non riesco a smettere di ripensare alle sue labbra a cuore ? Devo riprendermi, o dormire un paio d'ore : la stanchezza mi sta dando alla testa.
Arrivo davanti al gate. Sospiro, addio Las Vegas.

"Kathrine aspetta !", la sua voce mi fa perdere un battito.

***

NOTA AUTRICE

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, so che per ora non sta succedendo niente di che ma siamo quasi arrivati all'inizio di tutto ;)

Domanda del giorno :
Che fate di bello quest'estate ?

Io Irlanda, Costa Azzurra, Himalaya, Dubai, e per finire in bellezza Maldive *-*
So che detto così sembra una presa per il culo ma ho una famiglia intraprendente hahahah !

Vegas boy || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora