4 - Take me home

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Been a lot of places.
I've been all around the world.
Seen a lot of faces.
Never knowing where I was.

***

Dopo le presentazioni, Louis mi spiega rapidamente di dover andare ad un appuntamento con i suoi amici, e gentilemente mi invita. Mi racconta di una sua amica che probabilmente è in grado di aiutarmi, e io posso trarre un sospiro di sollievo. Anche se questo ragazzo non se ne accorge, mi sta donando tantissima speranza, e un aiuto che mai mi sarei aspettata potesse dare ad una sconosciuta. In pigiama, per di più.

Mi vesto velocemente e raccolgo nella mia minuscola valigia quei pochi vestiti che mi ero portata, mentre Louis mi aspetta alla reception. Quando lo raggiungo, mi accompagna alla sua macchina, che oltre ad essere decappottabile e rossa, è pure d'epoca. Non me ne intendo particolarmente di macchina, ma questo dev'essere un vero gioiello. Lui mi apre la portiera da bravo gentil'uomo, e per la centesima volta la sua gentilezza mi strappa un sorriso.

"Allora...", tento di aprire un discorso per paura che per tutto il tragitto regni uno di quei silenzi imbarazzanti che detesto con tutto il cuore.

"Come mai lavori quì ?", domanda banale e che ad essere sincera non m'interessa molto, ma è la prima cosa che mi è venuta in mente.

"Mia madre gestisce questo hotel da quando mio padre si è risposato, a volte le do una mano quando manca del personale. Segretari, camerieri...cose così insomma."

Vorrei dirgli che mi dispiace che i suoi genitori siano divorziati e allo stesso tempo che è molto gentile da parte sua aiutare sua madre, ma l'unica cosa che esce dalla mia bocca è un "Oh".
"Già. Tu invece ?"

"Mio padre è morto, mia madre si ubriaca tutte le notti, e per lei ho smesso di esistere. Cose così.", rido ironica.

"Mi dispiace.", sussurra.

"Non fa niente Louis, ci ho fatto l'abitudine.", forse era meglio il silenzio imbarazzante.

"Allacciati la cintura.", mi dice appena fa partire il motore. Faccio come dice, e finalmente partiamo. Il vento mi scompiglia i capelli e mi accarezza il viso, è una sensazione nuova, e mi piace terribilmente. Comincio a ridere come un'idiota quando Louis, accorgendosi del mio divertimento, accende la radio, mettendo la musica al massimo e sfreccia a tutta velocità per l'enorme città. Presa dall'adrenalina alzo le mani, muovendole a ritmo di "Real Gone" di Sheryl Crow. Il ragazzo accanto a me si mette a cantare la canzone, e devo ammettere che non se la cava male.

"Sei bravo.", urlo per farmi sentire.

"Grazie, e tu sei bellissima quando sorridi.", arrossico al suo complimento, e distolgo lo sguardo, troppo imbarazzata per rispondergli.
La sensazione di libertà che sto provando è fantastica. Segretamente spero che gli amici di Louis si trovino a centinaia di chilometri da quì, in modo da sfrecciare a tutta a velocità per ancora molto tempo, ma putroppo, finita la canzone, arriviamo davanti a un fast food stile anni cinquanta. Dopo essere uscita dalla macchina, leggo sull'insegna il nome del posto : Heart Attack Grill. Non è molto grande, e questo lo rende piuttosto carino.

"Siamo arrivati, per fortuna. Il mio amico Zayn odia i ritardatari.", mi dice. Zayn, che nome buffo. So di avere problemi maggiori a cui pensare, come trovare dei soldi per pagarmi il volo, ma l'unica cosa che sto facendo è quella di fantasticare sui volti dei amici di Lou. Entriamo nel piccolo ma accogliente locale, e ci dirigiamo all'unico tavolo pieno.
Rimango dietro al mio amico, se posso definirlo così, perchè sono troppo impacciata per farmi avanti e presentarmi.

"Tomlinson sei in ritardo, di nuovo. Quante volte devo dirti di..."

"Ragazzi vorrei presentarvi qualcuno.", Louis interrompe il ragazzo con il ciuffo moro e i lineamenti asiatici, sicuramente Zayn, invitandomi a fare un passo in avanti. Sento un nodo allo stomaco e tutta la sicurezza che avevo immagazzinato quei pochi minuti prima svanisce.

"Lei è Katherine.", mi risveglio dalla mia trance quando lo sento pronunciare il mio nome. Sento gli occhi di tutti i presenti su di me anche senza guardarli, e l'unica cosa che vorrei fare è quella di darmela a gambe.

"Avevo capito che ti chiamassi Kristen.", quella voce...Oh no.

***

NOTA AUTRICE

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere in tante !

Domanda del giorno :
Preferireste una love-story con un Harry-Vampiro, un Zayn-Tritone, un Liam-Stregone, un Niall-Shadowhunter (cacciatore di demoni), o un Louis-Licantropo ?

Vegas boy || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora