Capitolo 45

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Leggete l'angolo autrice, è davvero molto importante❤️
Pov's Sophia
Non sto bene, ho le nausee, il vomito, e giramenti di testa. Ma la cosa più brutta è che mi manca Alex. Mamma è tornata a casa ma io e papà non gli abbiamo ancora detto niente. Grace è bellissima e io passo più tempo che posso con lei. Lucas apre la porta già vestito mentre io sono ancora sul letto in pigiama "sei ancora in pigiama?" chiede "non c'è la faccio, vedere Alex che bacia Mary mi ha distrutto e poi perché ha picchiato Luke?" mi alzo e sbuffo "girati" gli ordino e lui fa come gli dico "dovevo dirglielo subito che eri incinta di suo figlio invece di tradirlo per finta" mi rimprovera "no è meglio così per entrambi" scosse la testa contrariato "muoviti, sei pronta?" si girò propio mentre i io stavo tirando su i pantaloni "però sorellina non mi ero mai accorto che avevi un così bel culo" ridacchiò e io arrossì "non guardare" lo rimprovero. Metto le scarpe e andiamo a scuola, non sto bene, ieri ho visto Alex che tirava Mery in macchina, mi sento male al solo pensiero che ha preso il mio posto. Mi scende una lacrima che asciugo velocemente. Domani sarebbe finita la scuola, non lo avrei più rivisto, mi fermo e mi appoggio a un muretto. Lucas si ferma con me e mi guarda preoccupato "oh che succede?" nella sua voce traspare preoccupazione e ansia "perché? Perché a me? Vorrei che questo bambino morisse" singhiozzo e lui mi abbraccia e mi accarezza la schiena "sei ancora in tempo ma pensaci davvero vuoi distruggere una cosa che hai creato tu e Alex?" mi chiede e in quel momento capisco che amo questo bambino come amo Alex perché infondo e una parte di me e di lui. Lo abbracciò e entriamo a scuola. Non ho voglia di guardarmi intorno e Anny sorride e mi abbraccia "come va?" chiese "benissimo" sorrido in modo sarcastico "perché non provi a spiegargli la verità?" chiese "perché lui ha una vita davanti e poi è colpa mia" scuote la testa "sei così testarda" poi si abbassa "spero vivamente che non somigli a tua madre in questo" ridacchio e posò una man sulla mia pancia ancora piatta. Corriamo in classe. Ora ho educazione fisica. Iniziamo a correre ma io non mi sento tanto bene e vado in bagno. Non ho voglia di ritornare in palestra così mi metto a passeggiare per i corridoi. Ho la testa bassa e penso quando vado a sbattere contro uno studente, alzò gli occhi e lo scontro con quelli color nocciola che conosco ormai troppo bene. Il mio cuore perde un battito. Oddio. Non parliamo, ci guardiamo in silenzio e per fortuna è lui a fare la prima mossa, sono nervosa, lui è il ragazzo con cui un paio di settimane fa facevo l'amore. "Ciao" sussurra "ciao" sussurro anche io "dobbiamo parlare" esclama, i corridoi sono quasi vuoti ma non ho intenzione di parlare davanti a queste persone. Lui sembra leggermi nel pensiero e mi prende per mano ma poi di scatto la toglie. Mi porta nel retro del cortile e io continuo a guardarlo, indossa un jeans nero e una maglia bianca. È bellissimo. "Perché?" ha un tono sofferente "perché mi hai tradito se mi ami?" chiude gli occhi e respira lentamente, mentre io resto in silenzio "forse non mi amavi?" sembra terrorizzato dalla risposta "no" urlo "questo non pensarlo mai" cerco di avvicinarmi ma i miei piedi sono come incollati "cosa diavolo dovrei pensare?" urla, non parlo infondo è vero, quando ho visto che baciava Mery mi si è spezzato a metà il cuore "non mi pare che tu ti sia fatto poi così tanti problemi a sostituirmi o sbaglio?" urlo "almeno io non l'ho fatto quando stavamo insieme" gli si gonfia la vena sul collo "almeno io mi sono scusata, sono dispiaciuta okay è stata una debolezza" mi avvicino e gli puntò un dito contro "dimmi ti senti meglio dopo aver trombato quella puttana" mi manca l'aria è lui sembra sconvolto ma lo maschera con un battito di ciglia "si, si. Molto meglio" il tono in cui lo dice mi uccide. Indietreggio e mi appoggio al muro. Inizio a piangere ma poi il dolore si tramuta in rabbia "sei un bastardo, un lurido verme. Volevo soltanto divertirti con me vero? Era tutta un bugia" urlo così forte che mi brucia la gola mentre le lacrime continuano a scendere. Sento un forte dolore alla pancia e mi piego, merda no, non deve succedere niente al mio bambino. Lui sembra terrorizzato mentre io cerco di alzarmi "portami all'ospedale" lo scongiuro, lui mi prende in braccio e mi mette nella sua macchina, non voglio che il mio bambino muoia. Lo amo, davvero tanto. Piango non per il dolore, anche ma soprattutto perché senza il mio bambino e Alex mi sentirei persa. Arriviamo e Alex corre nei corridoi, ferma un infermiere "la mia ragazza si sente male" urla, l'infermiere dice qualcosa che non capisco, sento solo una barella sotto di me e Alex che corre e...piange. Mi sento così stupida.

#salve, volevo dirvi che il libro sta per finire, ci saranno altri tre capitoli e magari anche un epilogo, non so se farò il sequel del libro. Spero vi sia piaciuto#

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