Capitolo 21

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Pov's Sophia
Ieri avevano dimesso Alex, era tornato a casa sua e mi aveva chiesto se potevo stare per qualche giorno a casa sua, il medico glielo aveva suggerito, ecco perché io ero lì. Stavo dormendo tre le forti braccia di Alex, quando la sveglia suona. Maledizione stavo così bene. Ci alzammo e scendemmo a fare colazione "sei carina quando dormi" disse stringendomi i fianchi da dietro e lasciando una scia di baci sul collo "mmh grazie" dissi, okay quel ragazzo era in zona pericolo così mi scostai "di cosa hai voglia?" chiesi, domanda stupita, iniziai ad agitarmi e prima che potessi rimangiarmi tutto Alex rispose "scegli tu" okay aveva capito il senso della mia domanda "Pan Di Stelle?" sorrise "okay" sedemmo e mangiammo, poi lui si mise steso sul divano mentre io stavo seduta su una sedia con una foto di Edward in mano, forse oggi avrei trovato la forza per reagire, forse oggi sarei riuscita ad andare al cimitero ma non da sola altrimenti avrei fatto come tutte le volte, sarei arrivata davanti al cancello del cimitero e...sarei scappata. "Alex puoi venire con me?" sorrise "certo, dove vuoi andare?" non risposi "in un posto" intuì che doveva c'entrare con Edward dal fatto che avevo una sua foto in mano. Ci vestimmo e andammo verso la macchina "guido io" dissi "non esiste, non lo sai il detto?! Donna al volante pericolo costante" disse scossi la testa in segno di disapprovazione "e va bene guida tu" mi sedetti e misi le chiavi nel quadrante, accesi l'auto e partimmo. Dopo mezz'ora eravamo arrivati, era un parco grandissimo con molte tombe tutte bianche, arrivai subito alla sua. C'era un incisione d'orata Edward Miller. Oh Edward è qui che sei stato per 4 anni "vuoi che vada via" mi sussurrò Alex "no ti prego, ho bisogno di te" fece un piccolo sorriso e ci sedemmo accanto alla tomba "mi manca così tanto! Vorrei poter ritornare a quella notte per non fare quella cazzata" avevo la voce che mi tremava e Alex mi strinse in un abbraccio, piansi, piansi come una matta. Avevo bisogno di sfogarmi per 4 anni avevo tenuto tutto dentro e cercavo di contenere il dolore ma ora stavo esplodendo e non ne potevo più "ehi, è vero hai sbagliato ma eri solo una ragazzina non sapevi quello che facevi e non sapevi le conseguenze" lo guardai, era così dolce "si ma ora lui è morto come lo chiami questo" dissi quasi urlando "ehi, secondo te il tuo migliore amico vorrebbe che tu soffrissi come stai facendo adesso?" stavo ancora piangendo "io non lo so, so solo che non ne posso più, il dolore mi uccide" Alex e io ci guardammo per lungo tempo negli occhi poi distolsi lo sguardo abbassando la testa "secondo te mi odia per quello che ho fatto?" scosse la testa "mi potrai mai perdonare per quello che ti ho fatto Ed?" un ultima lacrima stava solcando il mio volto, guardai la tomba, la sua foto lo rappresentava per quello che era: un ragazzo con dei sogni, che per colpa mia si erano infranti. Chiudi gli occhi e mi parve un eternità, li riaprii e vidi Alex che mi sorrideva teneramente, mi dispiace Edward perdonami se ci riesci. Mi alzai e tirai Alex per il braccio "andiamo?" mi chiese dolce annuii e tornammo a casa. Ero spossata così decisi di fare un bagno "amore ascolta io vado a fare un bagno okay?" mi diede un bacio, passionale "certo". Entrai in bagno e mi spogliai, riempii di acqua calda e schiuma la vasca mi immersi nell'acqua sembravo un ippopotamo. La tensione scivolo via, restai così per un'ora circa poi Alex apria porta "MA CHE FAI ESCI" gli urlai contro schizzandolo "scusa ma ero da più di un ora dentro la vasca pensavo tu fossi annegata" lo fulminai "SI ORA CHE HAI VISTO CHE STO BENE VUOI USCIRE??" sorrise malizioso "sei sicura potrei stare con te" aiutatemi stavo per ucciderlo "VAI VIA" finalmente uscì, che situazione imbarazzante. Sgusciai fuori dall'acqua e mi avvolsi in un asciugamano poi uscì.
Prov's Alex
Vidi uscire Sophi dal bagno così la raggiunsi in poche falcate e la vidi in tutto il suo splendore, aveva un asciugamano in cui si era avvolta è uno chignon disordinato: cazzo come faccio a resisterle se continua così morirò. "Sei fantastica" le strinsi ai fianchi e strofinai il mio naso contro il suo collo "mmh Alex meglio di no" le lasciai una scia di baci dall'angolo delle bocca fino alla spalla, avevo voglia di farla mia, del tutto.
Prov's Sophia
Okay se Alex non si fosse fermato avrei potuto scoparlo anche subito, così lo fermai "amore, no" smise e mi baciò appassionatamente "ti amo" disse poi accarezzandomi la guancia con i polpastrelli, ristabilisci gli ormoni Sophia non devi saltare addosso al tuo fidanzato, cazzo sono bollente "basta, ora mi vesto" sbuffa "mi piaci di più così" gli contorno con il pollice le labbra "ciao" scappai nella sua camera da letto e mi vestii. Uscii e lo trovai ai fornelli con un grembiulino color verde mela con le balze risi e lui mi guardò "non ridere lo preso a mia madre" mi avvicinai e lo affiancai "sei sexy" dissi ridendo "davvero?" si avvicinò pericolosamente a me e incastono i suoi meraviglio occhi color nocciola nei miei stavo per violentarlo fortuna che suono il mio cellulare e distolsi lo sguardo per rispondere: era David.
#piccoletta che stai facendo? Non dirmi che sei a letto con Alex?/ ma che dici? Sei paranoico/ attenta che lo mando di nuovo io all'ospedale/ sei un rompi palle, pensa che io stavo pensando di entrare nella sua stanza dei giochi/ ferma lì non ti muovere ti vengo a prendere -risi di gusto mentre Alex mi guardava stranito-/ non riesci neanche a capire se sto scherzando, stai calmo/ come sta? - ma è bipolare questo ragazzo?-/ bene si è ripreso/ e tu? -chiese premuroso-/ meglio -sorrisi-/ senti ora ti lascio ma entro dopodomani ti voglio a casa/ si papà ora vado/ ciao#
Che strano fratello che ho. Ritornai da Alex che stava calando la pasta "allora ci entri nella mia stanza dei giochi?" mi stata prendendo in giro "oh non lo so, vedi sono fidanzata" dissi facendo dei cerchi immaginari sul suo petto "ah si è con chi?" chiese mettendo una ciocca ribelle dietro l'orecchio "con un ragazzo molto sexy" dissi poi mi spinsi sulle punte e lo baciai "sono veramente sexy?" feci 'si' con la testa "ora prima che mi fiondo sul letto con te che ne dici se mi aiuti ad apparecchiare?" sorrisi "avrei preferito la prima proposta ma comunque va bene" si morse il labbro inferiore e io risi "che si mangia?" chiesi affamata "ho provato a cucinare una pasta al sugo" iniziai ad apparecchiare "riuscita?" non volevo morire giovane per avvelenamento "più o meno" scossi la testa divertita "domani cucino io" porto i piatti a tavola e ci sedemmo "assaggia" scossi la testa "prima tu" dissi "prima le donne" lo fulminai "solo quando vi fa comodo" assaggiai e sputacchiai tutto nel tovagliolo "allora com'è?" gli lanciai una ciabatta che per poco non lo colpì in pieno "stronzo che fai mi avveleni?" alzai gli occhi al cielo "preparo un sandwich". Preparai quattro sandwich, ci sedemmo sul divano e accesi la TV quando mi ricordai che su un canale facevano un intervista all'attore che ha interpretato Cristian Gray. Cazzo quanto è bello, appena giro Alex mi guarda "ti piace quel coso?" chiede "quel coso come lo chiami tu e il mio futuro marito" dico sognante "pensavo di essere io" dice fintamente offeso "no tu sei il rimpiazzo" ridacchiai e lui mi butto un cuscino in faccia "stronza" sorrisi "si, è vero lo sono" si avvicinò e mi appoggiai sul suo addome mentre lui mi accarezzava i capelli "sei troppo sexy" lo baciai "ti amo" rimanemmo tutta la serata a coccolarci e io a sbavare dietro il figo delle televisione, beata Anastasia. Poi andammo a dormire con le gambe incrociate stretta a lui.

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