Capitolo 29

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Pov's Sophia
Dopo quella frase ci fu un silenzio imbarazzante fino a quando non ci dividemmo per andare a scuola e Anny mi travolse "allora? Siete tornati insieme?" mi sorrise "no" sbuffo "ma perché? Quel poveretto te lo sta dimostrando in tutti i modi che tiene a te, cosa deve fare?" sbuffai io e la superai entrando in classe e sedendomi all'ultimo banco sbattendo la sedia "sei propio stupida" la guardai truce "non capisci ecco qual è il tuo problema" le urlai a bassa voce "allora illuminami" ridacchiò e anche io mi lasciai scappare una risatina "io sono innamorata" mi guardo "anche lui" guardai altrove "si ma io lo amo sinceramente e ho paura che mi lasci, ci rimarrei troppo male" la guardai e lei mi sorrise teneramente "sei fottuta sorellina" la voce di mio fratello ci fece girare insieme verso la sua direzione "grazie, non mi consoli" piagnucolai "che ci fai qui?" chiese Anny "ti sono venuti a salutare" si baciarono "siete due stronzi, due grandissimi stronzi" li fulminai "sei tu ad essere sciocca" la mia amica voleva morire prematuramente? Perché era il giorno sbagliato per farmi arrabbiare "meglio che tenga la bocca chiusa altrimenti direi solo cattiverie" gli feci la linguaccia e aprii il libro di greco, bene oggi avrei cominciato dalla mia materia preferita "ma che palle che sei stai sempre a studiare" mi alzai e e sbattei per l'ennesima volta la sedia, tra un po' si romperà me lo sento "ma non avete nessuno a cui rompere le palle voi due, siete degli sconsiderati" uscì dall'aula e mi scontrai con Andrew, bene ci mancava lui bel quadretto dei rompi coglioni mattutini "ehi, ieri sei scappata con il tuo ex e non ti ho più vista" roteai gli occhi e incrociai le braccia "si è allora?" chiesi irritata "ci rifacciamo oggi" sbuffai "no, non rompere e sparisci" sgranò gli occhi "stai dicendo di no a me?" lo disse come se avesse visto un horror "si, anzi se lo vuoi sapere non ti sopporto" tutte le ragazze mi guardarono allibite mentre i ragazzi ridacchiavano "ma sai chi sono io?" sorrisi con finta innocenza "si il più popolare, il tizio che non ha mai ricevuto un rifiuto, beh ti do un ultimatum: c'è sempre una prima volta per tutti mio caro" lo salutai con la manina e me ne ritornai in classe dove mi aspettavano ben sei ore di studio, yeeh. Alla terza ora decisi di andare in bagno e al ritorno incontrai Alex "ehi" sorrise e tutta la mia tensione svanì con un 'puf' "ehi" sospiro pesantemente "senti, non c'è la faccio più" lo guardai perplesso "non c'è la faccio a vederti parlare con altri ragazzi non ce la faccio a non starti vicino, mi manchi" mi sbatte contro l'armadietto e io mi incantai a guardare i suoi magnifici occhi e poi passai alle labbra, cazzo mi mancavano i suoi baci "sei stato tu" lo incolpai, non mi rispose ma sentii subito le sue labbra sulle mie, non riuscii a resistere e gli misi le braccia al collo e lui le mani sui miei fianchi, dopo quel bacio passionale ci staccammo e lui mi sorrise "ti amo okay" sorrisi anche io "fidati anche io" mi diede un altro bacio e mi accompagnò in classe dove Anny fece quella faccia da pervertita, quando smetterà di pensare cose erotiche quella ragazza è peggio di un maniaco. Dopo altre tre ore di italiano, fisica e chimica uscimmo da scuola e Anny corse verso di me "sputa il rospo" mi punzecchio il fianco "si, siamo tornati insieme" sorrise e saltellammo sul posto "fantastico" mi guardo con aria furba, poi due mani mi avvolsero i fianchi mi girai e Alex mi sorrideva "vi lascio, dovete recuperare" sorrise maliziosa e calcò l'ultima parola, arrossii e lei se ne andò ridendo "andiamo?" mi sorrise, annuii incapace di rispondere, scusate ma pensavo lui a dorso nudo e sono momentaneamente morta. Arrivammo a casa e io posai la borsa per terra e mi tolsi il cappotto di cammello (ecologico) e lo posai con cura sul attaccapanni "che ti va di fare?" chiesi mi sorrise malizioso "secondo te?" alzò un sopracciglio con aria furba e io mi avvicinai cauta a lui "magari potremmo studiare, che ne pensi?" il suo sorriso malizioso si allargò "iniziamo da scienze" risi "è la proposta più stramba che mi abbiano mai fatto" mi baciò "accettata?" annuii, mi prese in braccio stile principessa e ci buttammo sul letto ridendo, ero felice perché avevo capito che cos'è era l'amore. Mentre Alex mi toglieva la maglia lo fermai "aspetta?" mi guardo "che c'è?" respirai rumorosamente "promettimi che qualunque cosa dovesse succedere mi amerai comunque?" sorrise "ma certo" sorrisi anche io e lo baciai, mio fratello aveva ragione: ero nella merda.
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Eravamo stesi sul letto, con la fronte imperlata di sudore. Mi ero accoccolata al petto di Alex che stava riposando e pensavo, come avrei fatto con Alex: avevo grandi piani per il futuro, studiare, fare carriera e diventare brava come o anche più dei miei genitori ma come avrei collegato le due cose? Mentre pensavo non mi accorsi che Alex mi fissava incuriosito "che c'è?" rise "stavi pensando?" lo guardai interdetta "avevi la fronte increspata e ti sei accigliata" spiego e allora capì, lo facevo spesso quando pensavo. Annuii "allora quando parti per lo stage?" sorrisi "non ci vado più" mi accarezzo la guancia "se è per me, non lo devi fare, non devi sacrificare la tua carriera per me" sorrisi e mi rimisi sopra di lui e lo guardai "ti amo, e poi fanculo a quello stage" mi sorrise "secondo round?" scossi la testa divertita "non è il caso, credimi" mi alzai e mi rivestii "che peccato, ti preferivo prima" rise "lo so, sono molto sexy" lo guardai civettuola "non ti lascio uscire da qui se continui così" ridacchiai e scesi giù per le scale, guardai l'orario erano le 19,50 "amore, dovresti parlare con tua madre" dissi appena lo sentii entrare in  cucina "non so se sono pronto per perdonarla" lo guardai "dovresti" fece un piccolo sorriso "ti amo" lo abbracciai "non ti faranno soffrire ancora, ora ci sono io con te" sorrisi, non avrei permesso a nessuno di farlo soffrire.

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