Capitolo 55- Il matrimonio (pt.2)

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STELLA'S P.O.V. (capitolo di Stella)

Incominciano tutti a venirci in contro e a farci gli auguri, i complimenti.

Cazzo, sono sposata non riesco a rendermene conto.

Mi sono sposata con il mio migliore amico.

Detto così è stranissimo, ma è la verità.

Quella volta, da bambini, quel sentimento era vero.

Solo che non lo sapevamo.

La distanza non ci ha separato.

Tutto è tornato come prima, fortunatamente.

James si avvicina a me e mi indica un punto sulla spiaggia.

C'è una ragazza seduta sulla spiaggia.

La stessa ragazza con cui ho provato mille emozioni.

"Va da lei e chiarite.."

"Ma Jame-"

"Ora"

Annuisco e, molto lentamente, inizio a camminare verso Laura.

Una volta arrivata mi siedo accanto a lei.

Ha gli occhi fissi sull'orizzonte.

"Ehm...sono felice che sei venuta per tua sorella...sai, uhm, era un giorno importante"

Non risponde. Lo sapevo che non voleva collaborare.

"Voglio solo dirti che mi dispiace" le dico alzandomi e voltandole le spalle.

"Sono venuta anche per te"

Mi giro di scatto.

"Come hai detto?"

"Sono qui anche per te." Ripete lei.

Mi risiedo accanto a lei.

Nessuna delle due ha intenzione di aprire bocca.

"Mi dispiace" diciamo all'unisono.

Ci guardiamo e facciamo una piccola risata.

"Non devi dispiacerti. È colpa mia. Dovevo ascoltarti. In fondo tu e James non avete fatto niente, o meglio, non avevate fatto niente quella volta. Solo che ero incazzata. Poi quando ero in ospedale su quel lettino e tu e James vi siete slinguati tutto il giorno, non sono stata bene. Mi sentivo in un certo senso tradita da entrambi. Ma non posso biasimarti. Anch'io ho fatto la stessa cosa con Carlos, più o meno."

"No è colpa mia. Sono stata un po' avventata. Ho baciato James e ho incominciato a fare discorsi se io e lui ci fossimo fidanzati fin dall'inizio. Poi ho detto a Kendall che mi ero pentita, poi sono partita e... mi spiace" dice lei abbassando la testa.

"La colpa è di entrambe. Senti...potremmo ricominciare tutto da capo?"

"Io...io penso che si possa fare. All over again?"

"All over again".

Ci abbracciamo.

Quelle braccia che non mi stringevano da tanto tempo, forse troppo.

Il profumo dell'acqua di colonia che si portava sempre con se.

Il suo cuore che batteva contro il mio e le sue lacrime sulla mia spalla.

Ovviamente anche le mie non potevano mancare.

Ci stacchiamo e ci sorridiamo.

"All over again sarà un po' il nostro 'okay' come in colpa delle Stelle. Adesso ci mettiamo pure a rubare le citazione di Hazel e August. Siamo proprio disagiate" dico procurando una sua risata.

"Mi mancavano i tuoi modi per sdrammatizzare la situazione...come quella volta. Ahahah"

"Senti se Carlos mi aveva fatto lo scherzo dicendomi che le olive erano snocciolate quando non era vero, e di conseguenze mi sono rotta il dente, e l'ho fatto cadere 'per sbaglio' dalle scale, non è colpa mia" dico ricordando un episodio di circa un anno fa.

"Ahahaha torniamo dagli altri?"

"Okay."

Ci alziamo e ci prendiamo a braccetto.

"Lo sai che stai benissimo con questo abito?"

"Grazie. Pensa che Carlos e mio fratello mi hanno fatto una testa così per accompagnarmi a prenderlo per poi piagnucolare tutto il tempo perché erano stanchi e volevano tornare a casa" dico.

"Ahahahah ragazzi"

Arriviamo davanti a loro ridendo.

Silenzio.

Tutti ci guardano sorpresi.

"Che avete da guardare. Due migliori amiche non possono scherzare tra loro?" Dice Laura.

Silenzio.

"YEEEEE" urla improvvisamente Carlos ponendo inizio ad altri festeggiamenti.

Poi, una persona si avvicina a noi e Laura si irrigidisce.

Kendall.

LAURA'S P.O.V. (da qui capitolo mio)

"Oh, ehm, ciao... Kendall."

"Devo salutare gli ospiti, ciao!"

"STELLA!"

Lei ridacchiò e scappò.

"Uh, ehm, ciao di nuovo."

"Perché te ne sei andata?"

"Oh sì, sto bene anche io. Grazie per l'interesse."

"Parliamo fuori."

Uscimmo dal gazebo, poi ci sedemmo sulla sabbia.

"Che cosa hai fatto a Miami?"

"Ho lavorato, vissuto la mia vita in santa pace."

"Vuol dire che io ti do fastidio?"

"No, sto dicendo che l'ho vissuta in un altro modo, ma è stata comunque la mia vita."

"Oh, bene."

Stette in silenzio per qualche minuto.

"Mi ami ancora?" Mi chiese a bruciapelo, dopo quei due minuti di silenzio.

"Sì, ma..."

"Non c'è un 'ma'. Io ti amo, tu mi ami, perché non possiamo stare insieme?"

"Probabilmente, perché non siamo fatti per stare insieme." Risposi pacatamente io.

"Cazzate, e lo sai anche tu."

"Eccome se lo so."

"E allora perché diamine non stiamo ancora insieme, Laura?"

"Perché non è così che deve andare! Vuoi capirlo?!"

Mi alzai dalla sabbia di scatto, poi lui mi tirò e finimmo entrambi con la sabbia tra i capelli.

"KENDALL!"

"Ti prego, non dire nulla."

Mi baciò, mi baciò sul serio, come se nulla al mondo potesse sfiorarci o interromperci.

"Questo basta per fermarti?"

"Probabilmente sì... ma non credere di essere ritornato il mio fidanzato."

"Oh, allora ti serve un'altra conferma?"

"No, noi insieme non potremo mai stare. Ma un'altra conferma mi farebbe comoda."

"Oh. Okay."

Mi baciò di nuovo.

E fu bellissimo.

Poi rientrammo nel ristorante, con la consapevolezza che qualcosa era cambiato.

E qualcosa di molto importante.

Remember 3...~ Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora