Capitolo 53- We can't plan everything.

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Capitolo miooo

LAURA'S P.O.V.

"Okay, sei calma?"

"No."

"Non aiuti così."

Lei iniziò a ridere, poi Michael e Logan entrarono in cucina.

"Eeehi!"

"Michael, dove hai messo la cocaina?"

"EHI! IO SONO POVERO PICCOLO UNICORNO MIKEY! CATTIVA LAU!"

Scossi la testa mentre Logan e Sara ridevano.

"Laura, domani ripartiamo, oggi usciamo?"

"Okay, per me va bene. Logan?"

"Sì, faccio tutto per la mia principessina."

Sorrisi, poi ripensai a quello che era successo con Kendall e la mia espressione divenne glaciale.

"Michael?"

"Cornelia mi ha invitato."

"Va avanti veloce la cosa, eh?"

"Oggi voglio chiederle di essere la mia ragazza."

Gli sorrisi, poi presi una lattina di sprite dal frigorifero.

"Allora, dove volete andare voi due?" Feci ai quasi sposini.

"Verresti in discoteca?" Chiese Sara.

Logan annuì, poi guardarono me.

"Oh. Va bene."

"Vestiti bene."

"I jeans andranno più che bene."

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"C'è l'inferno!" Gridò Logan appena entrammo.

"Noi due andiamo a ballare!" Esclamò Sara prendendo per mano Logan.

Li salutai con un cenno della mano, mentre mi avviavo verso il bancone per prendere qualcosa da bere.

"Un martini doppio."

Alla fine avevo indossato una maglietta e dei jeans, ignorando le continue proteste di Sara.

Non avevo intenzione di attaccare bottone con qualcuno quella sera.

Arrivò il mio drink e presi a berlo, così come feci con i successivi.

Ad un certo punto persi il conto. Lo stavo facendo per una cosa giusta però.

Lo stavo facendo per dimenticare.
Lo stavo facendo per salvarmi dall'oblio che mi stava trascinando sotto.
Lo stavo facendo per levare dalla mia mente Kendall.

~~~~~~~~~~

"Quindi, la gattina, dishe che io non potebo volare via. CAPITE?!"

Sara scosse la testa per la decima volta, prima di aprire la porta di casa.

Mio padre era ancora in viaggio, e sarebbe tornato la mattina dopo, appena in tempo per vedere Sara.

"Laura, si può sapere che ti è saltato in mente?!"

"Dovevo volare via, capisci?! Vuoi capirlo?!"

Iniziai a piangere, mentre Logan mi portava in camera mia, e Sara mi dava il bacio della buonanotte.

Sara poi andò via, e Logan rimase con me.

"Perché lo hai fatto?"

"Shai... mi sento come il passerottosh. La gattina mi aveva impedito di volare."

"La gattina aveva un nome?"

"Era un maschhio."

"E come si chiamava?"

"Kendall."

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Papà arrivò giusto in tempo per vedere Logan e Sara, per poi abbracciarli e promettere loro che ci sarebbe stato al loro matrimonio, e che avrebbe accompagnato Sara all'altare.

Sara mi fissò con un sguardo ammonitore, poi io li accompagnai in aeroporto e li salutai.

"Perciò... a presto."

"A presto Lau." Logan mi abbracciò, ed in un attimo mi tornarono in mente i ricordi della sera prima.

"Ciao Laura." Sara mi salutò, poi passarono entrambi il check-in e li persi di vista.

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"Perché il gattino si chiama Kendall?"

"Perché lui mi ha mozzato le ali. Mi ha fatto tanto male."

"E perché è un gatto?"

"Perché io amo i gatti."

"Cosa intendi?"

"Io amo Kendall. Ma lo odio. Mi ha tarpato le ali."

"Laura..."

"Mi manca."

"Anche a lui manchi."

"Non è vero."

"Oh, eccome se gli manchi."

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LOGAN'S P.O.V.

"Ma io non voglio andare a comprare lo smoking!"

"DAAAI! DOBBIAMO COMPRARE ANCHE IL NOSTRO! ORA SEGUICI!"

I ragazzi tirarono Kendall verso il negozio, mentre cercava di divincolarsi.

Kendall, stranamente, era apatico e contrariato.

"Oh, cerchiamo qualcosa di accettabile!"

Iniziò Carlos.

Mi trascinarono nel camerino, e portarono circa dieci smoking diversi.

Ne scelsi uno completamente nero, così come James, un po' diversi nel modello, ma dal colore perfetto per il matrimonio.

"Carlos?"

"State benissimo ragazzi. Sono perfetti come smoking. Voi che dite?"

"Concordo." Disse James.

"Sì, veramente stupendi." Conclusi io.

Mi specchiai ancora una volta, sospirando, pensando a quanto sarebbe stato perfetto quel giorno. Il nostro giorno.

Andammo alla cassa e pagammo gli smoking, poi obbligammo Kendall a prenderne uno.

"No."

"Sì."

"No."

"Devi pur vestirti quel giorno! Non puoi venire con i jeans!"

Kendall sospirò ed entrò nel camerino, e ne uscì cinque minuti dopo.

"Ta. Dah."

"SU CON LA VITA! Sei perfetto! Pensa a quando La-."

Tirai una gomitata a Carlos, poi andai verso Kendall e lo obbligai a rientrare nel camerino.

"Sia chiaro che lo pagate voi." Fece lui.

"Sì, credo sia stato un miracolo già averti trascinato qui." Conclusi io.

"Hai ragione, Logan." Disse Kendall guardandomi in faccia.

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Carlos e James andarono verso la macchina, mentre io mi attardavo con Kendall.

"Laura ti paragona ad un gatto." Mi lasciai sfuggire dopo un po'.

"E allora?"

"Lei ama i gatti."

~She makes me feel strange, excited and very, very, crazy.~

Remember 3...~ Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora