Capitolo 9- Everything will be just fine.

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LAURA'S P.O.V.

"Come stai, Laura?"

Silenzio.

I grilli, il mare che si infrangeva sulla costa, il muretto, i biglietti tra le mie mani, il borsone, le chiavi.

E lui.

Che mi fissava con quegli occhi verdi, con la paura nel suo sguardo, in attesa della mia risposta.

Mi sedetti sul muretto bianco.

Lui non osava parlare.

La sua domanda continuava come un eco nella mia mente.

Come ti senti, Laura?

Distrutta, con il cuore spezzato.

Male, tanto male.

Tutto faceva così male...

Sospirai, consapevole che non avrei potuto rispondere.

Un attimo prima, stavo bene.

O almeno, era quello che credevo.

Come si fa a capire se qualcuno sta bene, quando è stato male per così tanto tempo, da non riconoscere più le sue emozioni?

Come si fa a capire se qualcuno sta bene, quando non ha più barriere psicologiche per contrastare tutto quello che gli viene scaricato addosso?

Misi le mani tra i capelli.

Lui continuava a guardarmi, con quei suoi occhi verdi, penetranti.

"Vorrei saperlo anche io." Buttai fuori con un sospiro quasi inudibile.

Silenzio.

Continuava quello stupido silenzio.

Nessuno aveva voglia di parlare.

Nessuno aveva voglia di niente.

Io non avevo voglia di niente, solo lasciarmi lì, abbandonata in preda ai ricordi, a sperare di poter cambiare.

"Mi ami ancora?"

Perché mi fece quella domanda?

Non seppi spiegarmelo neanche io.

"Dovresti essere tu a non amarmi più. Sarei stata io ad averti quasi tradito con il fidanzato della mia migliore amica che è anche tua sorella. Oh, è veramente un casino."

"Non si possono spegnere i sentimenti di una persona in due minuti."

Silenzio. Di nuovo quell'assordante silenzio.

"Perché volevi baciarlo?"

Sospirai, respiravo male.

"Non volevo baciarlo. Mi ha fatto sentire bene. L'atmosfera ha fatto il resto. E non ci siamo baciati."

"Ho sbagliato io."

"Kendall, stavo per baciare io James, non tu."

"No... io..."

"Kendall..."

"Ho baciato Selyade, la scorsa settimana."

Silenzio. Singhiozzi. Silenzio.

Ecco perché mi parlava a stento, perché mi guardava poco in faccia, perché non mi baciava spesso.

"Non fa niente. Questa è la prova che non può funzionare tra noi."

Mi alzai, e feci per andare, ma lui afferrò il mio braccio.

"È un addio?"

Le lacrime iniziarono a invadere il mio spazio vitale, il mio viso, le mie guance.

"Non lo so. Probabilmente sì."

"Può funzionare."

"Kendall... sai anche tu che non è così."

Saranno state le dieci, nulla si sentiva a parte il mio pianto e le nostre parole.

"Ho sbagliato io, Lau."

Lo allontanai con la mano libera, ma lui si riavvicinò a me.

"Il nostro ultimo bacio. Ti prego."

Annuii lentamente, dopo il primo attimo di stupore.

Si avvicinò a me, e fece aderire i nostri corpi, poi toccò le mie labbra delicatamente, come se avesse avuto paura di sbriciolarmi in mille pezzi.

Un minuto, il suo profumo nelle narici.

Due minuti, i suoi occhi dentro i miei.

Tre minuti, la sua lingua nella mia bocca.

Quattro minuti, le onde del mare, e l'odore salino.

Cinque minuti, e tutto scomparve.

"Ti amo."

E quando anche l'eco dei nostri respiri scomparve, fummo pronti a salutarci.

Una, due, tre, infinite lacrime invadevano il mio viso, mentre camminavo verso casa.

Mentre lo guardavo scomparire all'orizzonte.

Quando lo vedevo scomparire dalla mia vita.

~~~~~~~~~~~

"E salutami Sara, allora."

"Lo farò Simmy."

"Sicura che non ti serva una mano fino all'aeroporto?"

"Oh, no, tranquilla, resta con Carlos. Torno presto. Spero."

"Va bene, a presto Laura."

"A presto Simmy."

Chiusi la chiamata e chiamai un'altra persona.

Una persona che conoscevo bene, e che sicuramente non mi avrebbe fermata.

"Pronto..."

"Logan, mi accompagni in aeroporto?"

"Dove devi andare?"

"Da Sara. A New York."

Sentii un sospiro dall'altra parte del telefono.

"Quando devo passare?"

"Dieci minuti? Ho l'aereo tra un'ora e mezza."

"Sarò lì."

Chiusi la chiamata e sospirai.

La casa bianca di Sara non aiutava.

Perché doveva essere tutto così complicato?

Quando questa vita, si sarebbe ricordata che anche io meritavo il lieto fine?

~~~~~~~~~~~

"Tutto messo in valigia?"

"Sì, non manca nulla."

Arrivammo in aeroporto in pochi minuti, mentre il silenzio regnava in auto.

"Ci dobbiamo salutare di nuovo. Perché ogni volta che vengo in un aeroporto è sempre per qualcosa di orribile?"

"Logan..."

"Tra quanto tornerai, Laura?"

"Non voglio chiederti questo."

"E cosa?"

"Vuoi venire con me?"

Remember 3...~ Big Time RushDove le storie prendono vita. Scoprilo ora