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POV LORENZO :

" Vuole sentire prima la buona o la cattiva notizia? " mi chiede il dottore, titubante.

" Se lei non è viva, non c'è nessuna bella notizia... " rispondo secco e irritato.

" Vedremo... " . Il suo tono complice mi preoccupa.
" Su, allora, quale vuoi sentire prima? " insiste.

" Quella brutta, così magari quella bella mi tirerà su... ". Il mio tono non convinto lascia interdetto l'uomo, che dopo alcuni secondi comincia a parlare.

" Siamo intervenuti tempestivamente su Arianna, ma era conciata molto male ".

Partiamo già bene...

" Ma nonostante tutto, siamo riusciti a chiudere la ferita e a farle recuperare sangue. Ma non eravamo al corrente di un piccolo ma importante dettaglio... "

" Non mi tenga sulle spine... Si sbrighi! " ringhio stufo.

" Arianna era incinta " dice, tutto d'un fiato.

Come?!? Cosa?!? Ma, io, non... Oddio!

" Incinta?!? Ma sono io il padre?!? " domando stupito.

Aspetta, ma io e Arianna, l'abbiamo fatto solo una volta... Come è possibile? E se Federico... No, non può essere...

Mentre mi perdo in interrogativi inutili, il medico mi risponde :
" Siamo sicuri al 100 per 100 che è lei il padre della neonata! "

Una bambina?!?

" Ma devo comunicarle un'ultima cosa... " dice, rabbuiandosi.

Ecco, era troppo bello per essere vero...

" Il parto è stato improvviso e ci ha colti tutti di sorpresa. Di conseguenza, Arianna ha perso dell'altro sangue e ha esaltato il suo ultimo respiro dando luce alla bambina " dice con voce roca.

Oddio! Arianna non c'è più! Sarebbe sopravvissuta se quella dannata bambina non fosse nata, non poteva morire e lasciare ad Arianna un'occasione per vivere!

" Questo non è possibile! Come ha fatto la bambina a sopravvivere al colpo di pistola?"
" Questa è intrigante come domanda: la bambina è nata prematura e quindi quando la paziente era ferita, stava già per nascere. Fortunatamente il colpo è stato attutito dal corpo della madre, senza danneggiare gli organi vitali per la bambina ".

Tutta si fa più chiaro...

" Ma come ho fatto a non accorgermi che era incinta?!? " domando.

" Questo non lo so... Ma non è felice di avere una figlia? Di avere un pezzo della sua amata? Io mi riterrei fortunato ".

" In realtà, questa gravidanza misteriosa, mi ha anche portato via Arianna... " preciso, un po' seccato che si stia intromettersi troppo.

" Signorino Ostuni, io mi sono ritrovato in una situazione peggiore di questa. Ho perso entrambi, sia mia moglie che mio figlio. E vuole saperne la causa? Non è una sparatoria o una ferita da guerra, no... Un incidente domestico mi ha portato via entrambi... Si ritenga fortunato Ostuni ".

Si volta e si dirige verso la porta per la sala operatoria.
Si gira di scatto, come se avesse dimenticato qualcosa.

" Se vuole vedere Arianna mi segua e se vuole la porto al reparto maternità per vedere sua figlia " dice in tono neutro. Non è più l'amico dispiaciuto di prima, che cercava di farmi ragionare.

" Si, arrivo " dico passivo.

Le emozioni più disparate si fanno strada nella mia mente: sono confuso da questa improvvisa gravidanza; sono felice di avere una figlia, un ricordo di Arianna; sono triste per la sua perdita; provo rabbia contro l'essere che me l'ha portata via... E parlo della bambina, non di Federico.

Mi devo ricordare di occuparmi di lui...

Seguo distrattamente il medico, finché raggiungiamo la stanza 2D. Si fa da parte, per permettermi di aprire la porta e di procedere da solo.

Varco la soglia e la vedo, immobile, sul letto. Sembra che stia dormendo...

Magari fosse così...

Mi avvicino a lei e mi siedo su uno sgabello basso affianco al suo letto.

È bianca come il latte, la sue labbra sono viola e le sue mani sono congelate. I suoi vestiti sono imbrattati di sangue, soprattutto nella zona del basso ventre.

Le prendo una mano gelida e dico:
" Perché doveva succedere proprio a te? Perché ti sei innamorata di me? Ti avevo avvertito che ero pericoloso... ".
Non riesco a trattenere lacrime, che lascio scorrere sul mio viso e cadono sulla sua mano.

Spero che le mie parole o le lacrime mi ridiano Arianna, come nei film. Ma la vita non è un film, è semplicemente vita. È realistica ed è impossibile che Arianna torni da me.

Passano non so quante ore, io che stringo la sua mano e lei che continua a rimanere immobile sul letto, senza respirare, senza muoversi minimamente.

Rinuncio all'idea che torni da me, cosi esco strascicando i piedi sul pavimento sporco dell'ospedale.
Appena fuori, un'infermiera mi si avvicina e mi fa cenno di seguirla.

La seguo indifferente, il mio corpo agisce da solo, mentre la mia mente continua, in modo autolesionistico, a ripropormi ricordi di me e Arianna insieme.

Arriviamo ad una stanza con una porta blu e molto vetrate che permettono di vedere all'interno.
Ecco... Ci siamo...

" Quella è sua figlia, signore... " dice, in tono dolce e delicato. Lo dice a bassa voce, talmente bassa che mi devo sforzare per cogliere il significato di quella frase.

Ora ho una figlia. Una piccola Arianna. È la prova vivente del nostro amore. E non la abbandonerò mai.

SPAZIO AUTRICE :

Ehy guys!!! È da un po' che non ci si sente. Volevo solo avvisarvi che questo è il penultimo capitolo e, siccome mi sento ispirata, l'ultimo uscirà a breve.
Allora, se questo capitolo vi ha sorpreso quanto me, lasciate una stellina in onore di papàfavij.
E gniente... Ci vediamo prossimo capitolo!
Vi voglio bene!

Con me per sempre! Where stories live. Discover now