forty-eight

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Ero da Starbucks per il dodicesimo giorno di fila. Ormai il commesso, Liam, sapeva già cosa volevo prendere: un enorme tazza di cioccolata calda con la panna sopra.
Quel giorno mi fece anche lo sconto. Decisi di mettermi in un angolino del locale come facevo sempre.
Mi misi a guardare chi entrava finché non lo vidi. Aveva le occhiaie, i capelli erano scompigliati ma era vestito bene. Era con un gruppetto di amici che non avevo mai visto.
«Allora, piaciuta la Scozia?» chiese uno di loro.
«Mh, sarebbe stata meglio se non avessi bevuto.» disse Harry.
«Perché?» chiese uno dai capelli rossi.
«Mi sono svegliato con il post-sbornia peggiore della mia vita, durante la notte, accanto a quella sgualdrina di Melanie e con un messaggio dalla mia ex che mi diceva che dovevo uscire dalla sua vita.»
«Che merda.» disse quello dai capelli rossi. Harry annuì.
Continuai a guardarli per un po'. Harry era così vicino ma anche così lontano. Era bellissimo, come sempre, e per quanto volessi dimenticarlo, non ce la facevo.
«Lauren, devi pagare!» urlò Rosie, un'altra amica che mi ero fatta da Starbucks.
In quel momento avrei voluto tantissimo poter tapparle la bocca a distanza perché proprio quando pronunciò il mio nome, Harry si voltò nella mia direzione e mi vide.
Mi alzai, la cioccolata l'avevo finita da un pezzo, diedi i soldi a Rosie e uscii di fretta e furia dal negozio.
Sentii una presa stretta al braccio e quando mi voltai lo vidi davanti a me, bellissimo e distante al tempo stesso.
«Lasciami.» dissi con gli occhi lucidi.
«Spiegami cosa ti ho fatto.»
«Cosa mi hai fatto? Hai tradito me, il mio amore e la mia fiducia con un'altra ragazza! Ecco cosa hai fatto!» sbottai.
«Con Melanie? Ecco perché mi sono ritrovato accanto a lei! Ero ubriaco! Credimi!»
«Non mi fido più ormai...»
«Credimi - prese il mio viso fra le sue mani - dopo che abbiamo fatto l'amore, io sono tornato a casa e poi sono partito per la Scozia. Siamo usciti con gli amici e c'era lei. È sempre stata la troia del gruppo e tutti se l'erano fatta. Non volevo bere, avevo chiesto un bicchiere d'acqua e lei me l'ha portato. Pensavo fosse acqua e poi mi sono ritrovato accanto a lei e con quel messaggio. Ti giuro, io non l'avrei mai fatto di mia spontanea volontà.»
I suoi occhi erano lucidi ed ero sicura che stesse dicendo la verità.
«Ok, va bene.» dissi.
Lui accennò un sorriso e si avvicinò alle mie labbra. Per la prima volta mi scansai. Lui mi guardò con aria interrogativa.
«Per un po' ho bisogno dei miei spazi e devo pensarci su. Non dimentico molto facilmente quello che mi viene fatto...»

phone number / harry stylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora