Cap 2: Who's the father?

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"Partorito?" chiede Harry con bocca e occhi spalancati, incredulo.

"Si, qualche problema?" chiedo di rimando, un po' innervosito dalla situazione. Di solito, non che mi capiti spesso, non dico di aver partorito Aidan, mi limito a dire che è mio figlio. Che poi, la cosa è indiscutibile che non sia mio.

"E chi cazzo sarebbe il padre, se non è Damon?" mi domanda furioso. Poggia Aidan a terra, che ci guarda tutti in silenzio. Damon, accortosi della piega che stava prendendo la situazione, indica con un gesto della testa le scale al piccolo, che capendo, sale al piano superiore. Che bambino intelligente ho.

"Perché ti interessa saperlo? Ti basta sapere che è mio figlio." rispondo con un'altra domanda. Vedo il suo viso colorarsi di rosso a causa del fastidio crescente.

"Ragazzi calmiamoci, Harry lo verrai a sapere quando Louis sarà pronto." interviene Damon, cercando di allentare la tensione poggiando un braccio sulle spalle di Harry, ma il riccio sbuffa infastidito. Edward se ne sta zitto, senza fare niente.

"Non toccarmi. E può tenerselo per se, non me ne frega un cazzo. Il bambino è suo, mica mio. Eddy io vado, a casa c'è Jenny che è rimasta sola a casa. Ciao." dice e semplicemente se ne va, senza degnarmi di uno sguardo. Il fatto che abbia detto che Aidan non sia sua figlio, dimostra la sua acuta osservazione dei dettagli. Beh, come ha detto lui, non gliene frega un cazzo. Bene.

Dopo aver sbattuto la porta con forza, realizzo che ha nominato il nome di una ragazza. Jenny. Ovviamente, in questi anni si è rifatto una vita, cosa mi aspettavo?

"Louis, Jenny è sol-" comincia Eddy, ma io, con un gesto della mano, lo fermo senza lasciarlo continuare.

"No, non voglio saperlo. E lui, non saprà mai chi è Aidan per lui." dico freddo, guardando dritto davanti a me in un punto indefinito. Sospiro e mi dirigono verso la cucina seguito dai due ragazzi.

"Cos'è Harry per Aidan? E guardami quando ti parlo." mi chiede Edward mentre traffico con la porta del frigo. Mi giro e lo guardo dritto negli occhi azzurri, dove ci leggo consapevolezza. Sospiro afflitto.

"Lo sai. Anche se non ti vedo da cinque anni, ti conosco. So cosa vuol dire quello sguardo." dico per poi girarmi alla ricerca di un bicchiere, sfortunatamente posto in uno dei ripiani più alti della credenza. Borbotto infastidito.

"Voglio sentirlo uscire dalla tua bocca." dice, mentre vedo, con la coda dell'occhio, Damon avvicinarsi a me. Si allunga e mi prende il bicchiere per poi porgermelo.

"Ecco a te, amore. Voi parlare, io vado di sopra a giocare con Aidan." dice, per poi lasciarmi un dolce bacio sui capelli leggermente spettinati. Annuisco e mi siedo su uno degli sgabelli attorno all'isola della cucina. Prendo coraggio e fisso negli occhi Edward.

"É il padre di Aidan. Tutti se ne sono accorti, tranne lui! Ma come si fa a negarsi così tanto l'evidenza?" sbotto.

"Se devo essere sincero; sono rimasto senza parole quando li ho visti insieme. Dio Louis sono uguali, solo la differenza d'età li distingue, e te lo dice il suo gemello. Damon cosa ne pensa di questa storia? Sa di Harry?" chiede Eddy. Sbuffo ripensando alla strana, ma rassicurante, conversazione di poco prima. Damon è perfetto.

"Certo che lo sa. Mi ha detto che si farebbe da parte, se io gli venissi a dire di volere Harry. Che lo farebbe per la mia felicità e quella di Aidan. Chiede solo di poter rimanere vicino ad Aidan." spiego, sento Eddy sospirare.

"É un bravo ragazzo, deve tenete molto a te e ad Aidan per rinunciare a voi solo per la vostra felicità."

"Lo so. Prima di essere il mio ragazzo è il mio migliore amico. L'unica persona che mi è stata vicino costantemente in questi ultimi cinque anni. Gli devo tutto, non lo abbandonerei per nulla al mondo." dico con un sorrido dolce sulla bocca e lo vedo sorridere insieme a me. Ma il momento dura poco. Il telefono di Edward, che stava probabilmente nella tasca dai jeans, vibra. Vedo Eddy spalancate gli occhi, dopo aver letto, presumo un messaggi.

"Oh cazzo! Me ne sono totalmente dimenticato. Questa è la buona volta che manda a fanculo! Scusa Lou, devo scappare in aeroporto!" urla Edward in preda al panico.

"Che succede?" chiedo curioso. Lui alza semplicemente la mano sinistra, dove un anello in argento brilla trionfante sull'anulare. Wow. Anello di fidanzamento.

"Il mio futuro marito è atterrato adesso al Heathrow, e mi sono dimenticato di andarlo a prendere. Ora devo correre se no mi uccide!" dice velocemente, alzandosi dallo sgabello correndo verso la porta.

"Aspetta, stai per sposarti?! E con chi?" chiedo sbalordito. Una notizia del genere non me la sarei ma aspettato. Che giornata piena, ragazzi. Lui si gira sorridendomi come un bambino, aprendo la porta d'ingresso.

"Vieni con me e lo scoprirai." dice per poi scoppiare a ridere.

"Okay, detta cosi, sembra una cosa sconcia!" dice facendo ridere anche me. Esito un secondo, ma prendo una decisione.

"Damon Aidan, io esco!" urlo per farmi sentire dal piano superiore.

"E ora portami dal tuo futuro maritino!" ridacchio uscendo dalla porta.

Ecco a voi l'unico capitolo che avevo promesso che ci sarebbe stato. Vi avviso subito che non so quando ci sarà il prossimo, non è un buon periodo per me. Spero di non avervi delusi con questo capitolo un po' bleah. Fatemi sapete cosa ne pensate di questa merdina.
Grazie per i vari commenti del primo capitolo e per i voti

All the love, A.

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