II

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-Thommy pensaci! Prima di tutto non sei obbligato a bere, secondo: è una festa! E ci saranno tutti! I popolari, hai presente? Ecco, dobbiamo esserci-

-E allora vacci da sola!-

-No! Tu sei il mio migliore amico e devi venire. Facciamo così: se vediamo che la cosa diventa una merda ce ne andiamo, ok?-

-No, ci penserò, se proprio vuoi. Ora ascolta che io non ci ho capito nulla e mi serve qualcuno che mi spieghi-

-Ha ha ha-

Ancora non mi spiego questa sua repulsione nei confronti dell'alcol, secondo me ha paura, ma non capisco di cosa, di perdere il controllo? Non sarebbe così idiota da ubriacarsi. Di sembrare un scemo? Non vedo dove sia il problema. Capiamoci, non è che io sia un'alcolizzata o simili, non mi sono mai ubriacata, solo che ho una visione più aperta delle cose e mi piacerebbe provare. Non prendetemi per una ragazzina che non sa quello che fa: so benissimo quali sono gli effetti, ma il punto è sono consapevole dei miei limiti e non ho problemi a raggiungerli, l'importante è non superarli.

Il resto delle lezioni passano velocemente e visto che manca il professore dell'ultima ora abbiamo il permesso di tornare a casa prima, amo la scuola in Germania, cioè, non capite male: io odio la scuola come qualsiasi altro adolescente, solo che qui è tutto più facile: non c'è il prof? A casa! Iniziano le vacanze? Niente compiti, sono vacanze proprio per questo! Quindi, sì, si può dire che rispetto a quella Italiana amo la scuola tedesca.

Una volta a casa mi sdraio sul divano, prendo un pacchetto di patatine che avevo nascosto nel mio armadio, il libro che mi ripromettevo di leggere da settimane ma ne io ne lui volevamo, sapete che succede quando un libro non vuole essere letto? Tu lo senti, ogni volta che sei sul punto di prenderlo e iniziarlo quello ti guarda con gli occhioni tristi e sembra voler dire: "no, oggi no" allora ci ripensi e rimandi al giorno dopo, così via; ma oggi lo inizierò: oggi leggerò quel maledetto libro, mi appassionerò e non smetterò finché non arriverà mia sorella per portarmi di peso a magiare.

È andata esattamente così, e ne vado fiera, a dir la verità sono un un po' meno fiera di aver ignorato tutti i cento e passa messaggi, ma dopotutto è un gruppo: se la saranno cavata anche senza di me. Mi alzo a fatica e seguo la voce dei miei genitori, a quanto pare la pasta si sta raffreddando, pazienza, appena vedo cosa c'è da mangiare ci ripenso, non semplice pasta, sono le lasagne! Con tanto sugo e poco formaggio, perfette in pratica, corro al mio posto e inizio a ingozzarmi.

-Quindi che fai venerdì, Agnese?-

-Ah sì, io folefo andafe da Japofo-

-Quanti siete e chi siete?- mi hanno davvero capita, wow non smetteranno mai di stupirmi.

-Io, Thommy, Jacopo, Riccardo, Lorenza e forse Laura- Lorenza e Laura sono due mie amiche naturalmente non verranno, ma non potevo mica dire: "siamo io e altri cinque maschi di cui uno ha 16 anni, tranquilli andrà tutto bene", si sarebbero presi un colpo e non mi avrebbero mai più lasciata uscire e ciò va evitato. Comunque è Mattia il diciassettenne, Orlando ha la mia età, Riccardo e Thommy invece hanno 14 anni, e, sì, sono un anno indietro e non ho voglia di spiegarvi il perché, l'importante è che sappiate che non è colpa mia.

-Sicura? Okay, puoi andare-

-Sì! Grazie!-

Proprio in quel momento mi vibra il telefono quindi mi alzo con la scusa del bagno e vado in camera a leggere i messaggi, sono Thommy, Riccardo e Jacopo che per comodità chiameremo Mates, come abbiamo chiamato il nostro "gruppo":

Th: quindi chi è libero domani?

Jack: io, venite tutti da me

io: io possoooooooo! Ma teoricamente ci sono anche Laura e Lorenza, lunga storia

Adolescenti allo sbaraglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora