001: ali di burro.

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"ʙᴏʀᴇᴅ ʙʏ ʙɪʟʟɪᴇ ᴇɪʟɪsʜ"

Fa un caldo tropicale e questa divisa color cipria è di un tessuto troppo pesante, non proprio adatta alle mattinate di Luglio come questa. Verso dell'acqua con del ghiaccio nel mio bicchiere di plastica e mi siedo per cercare di riprendere forza. Passo entrambi i pollici sulle guance e spiacevolmente mi accorgo che quel poco di mascara che ero riuscita a mettere stamattina sta già scolando sulle mie guance umide.

«Congratulazioni Bangtan Boys!» Il Canopo Cafe' è praticamente vuoto, l'unica voce che rimbomba nel locale proviene dalle enormi casse della radio. Non poteva andare peggio di così: fa caldo, non ho ancora preso il mio caffè aromatizzato e la radio mi ricorda costantemente che il tempo qui sulla terra scorre velocemente e che sono già passati due lunghi anni dall'ultima volta in cui ho visto Jeon Jungkook.

Tutti i canali televisivi trasmettono il suo adorabile viso, non c'è scampo per evitarlo: pubblicità sul pollo speziato, video musicali, programmi televisivi, è quasi angosciante. Ha realizzato il suo sogno e io dovrei esserne felice, ma non ci riesco e sentire la sua splendida voce in TV mi infastidisce soltanto.

Mi ricorda quei vecchi pomeriggi d'inverno, quando la tristezza aveva preso il sopravvento e io avevo soltanto una sciarpa di lana in casa. Jungkook in autobus mi canticchiava all'orecchio delle canzoni stupide, cercava di farmi passare il broncio che avevo a causa di uno dei tanti litigi che avevo avuto con i miei genitori e stranamente ci riusciva.

Tutto il dolore volava via da me come era in grado di fare soltanto una farfalla.

«Eunji non piangere, ti prometto che andrà tutto bene» Il maglione di Jungkook era bagnato delle mie lacrime, mi sentivo quasi in colpa per questo.

«Non andrà niente bene, Jungkook!» prendo fiato e lo guardo «Ho perso tutto, la mia famiglia non ha più niente e non c'è nulla in questo momento che può farmi stare meglio»

«Nemmeno un gelato?» Mi sorride e mi sposta i capelli dalla faccia «Pago io e se vuoi ci aggiungo una fetta di cheesecake ai frutti di bosco, so che a quella non sai dire di no!»  Di nuovo. Mi sorride e tutto il dolore riesce a volare via, se ne va lontano, in un posto dove io non posso più a trovarlo.

«Eunji?!»mi sgrida Bora«Terra chiama Eunji, qui noi umili umani abbiamo bisogno di te»

«Sì! Cosa?» scuoto la testa cercando di ritornare in me, spesso mi capita di perdermi tra tutti i miei pensieri aggrovigliati. Anche se la verità è che forse sono soltanto annoiata, la realtà che sto vivendo mi costringe spesso a scappare via e rifugiarmi in quei pochi ricordi che mi hanno resa felice.«Cosa c'è?» domando con aria confusa.

«Due Latte Macchiato e un Caramel Macchiato al tavolo 16» Bora mi passa in mano un vassoio con sopra tre bevande bollenti «Il capo dice di fare in fretta e di comportarti in maniera consona, quei ragazzi lì fuori sono abbastanza popolari a Seoul»

Sbuffo e alzo gli occhi in cielo «E chi saranno mai? I BiGBANG?!» domando chiaramente seccata.

«Mh, se quelli lì fuori sono davvero i BiGBANG non scordarti di farmi autografare un tovagliolo da Seungri-Oppa» Bora mi sorride scherzosamente e poi si volta verso il bancone.

«Puoi contarci!» gli rispondo facendo un occhiolino e subito dopo incamminandomi verso il giardino «Aspetta!» mi fermo quando sento provenire dalle casse una melodia familiare «Qual è il titolo di questa canzone? Mi sembra di conoscerla»

«È una delle nuove canzoni dei BTS, credo si chiami "Butterfly"»

«Ah, quindi sono ancora loro» dico delusa «In questa radio non possono trasmettere qualcosa che non sia dei Bangtan Boys?»

«Eunji!» mi rimprovera nuovamente Bora «Vai se non vuoi essere sgridata!»

«Ok, vado!» E così faccio, mi incammino verso il giardino mantenendo un passo lento, seguita dal profumo del caramello e da quella dolce melodia.

Non sapevo che attraversando quella vecchia porta in legno, tra il rubino del prato e il giallo dei tulipani avrei incontrato nuovamente il mio primo amore.

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a/n

il primo capitolo di caramel è corto e ho voluto mantenerlo tale. Ho dato un nome al cafe' dove lavorano Eunji e Bora, visto che era un senza nome.
Canopo si rifà a una delle stelle più luminose del cielo.

CARAMEL MACCHIATO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora