✿ capitolo 3:

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Stasera devo uscire con Stefan.
È carino ma non provo realmente qualcosa per lui.
È un passatempo per me.
Cerco di vestirmi in modo provocante come al mio solito. Bianca ed Arianna mi chiedevano Sempre "ma non sei in imbarazzo?" io le guardavo rassegnata e Rispondevo "ah ragazze non avrete mai un ragazzo se non sapete cosa gli piace"
Intanto sussuravo a Emma (lei si vestiva quasi Sempre come me)
"Che ingenue" e ridevamo.
Ma sono lontani ricordi. Devo andare avanti e fidanzarsi con Stefan , entrare nel suo gruppo di amici e se tutto va bene potrebbe essere un modo per farlo.
Scelgo degli shorts di jeans a vita alta e cortissimi. Abbinati ad un top nero,uno di quelli che lascia il ventre scoperto.
Infine dei tacchi neri altissimi e una borsa del medesimo colore.
Esco di casa dato che sento il clacson della macchina probabilmente di Stefan. Non credevo avesse giá 18 anni confrontati con i miei 16.
Scendo, entro e mi siedo alla sua destra. Lo saluto con un bacio a stampo sulla guancia.
"Eei Mona. Dove di va di andare?"
"Uguale per me Stefan, ma ti prego non in un posto tipo Mcdonald's , sai non posso mangiare molti grassi perchè..."
"....sono una modella"
Finí la frase cosí. Me lo ero inventato ma di solito funziona con i ragazzi quindi...
"Davvero? Uh fico. Sta tranquilla ti porto in un ristorante" disse stefan.
Non l'avevo notato ma la macchina di stefan era una audi A4 bianca sedili in pelle nera. Wow se la deve passare bene.
"Bella macchina"dissi
"Ti piace? Ce l'ho dall'anno scorso" ribattè
"Aw quindi hai 19 anni giusto?" chiesi
"Giá tu invece?"
"16 ma sono molto piú matura di tanta gente adulta che conosco." Risposi in tono sbarazzino.
Il resto del viaggio fu silenzioso tranne per qualche parola che ci scambiavamo
Arrivati al ristorante scherzammo e ridemmo su ogni cosa. Parlammo di noi e di cosa vogliamo fare eccetra eccetra. Sono stata bene attenta a come comportarmi.
Pagò lui e mi riaccompagnò a casa. Limonammo a lungo e..
"Vuoi essere la mia ragazza?" chiese cercando un tono dolce
Centro "ma certo." Rispi baciandolo.
Una volta tornata a casa
Mi preparai per andare a letto e guardandomi allo specchio mi dissi "non importa se sei troia, avrai vendetta contro le altre."

diario di M.B.:      vita da troiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora