PADELLE IN SOFFITTA

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Mi era appena alzata dal letto. Oggi non volevo andare a scuola perché a causa di una riunione sindacale molti professori non avrebbero fatto lezione. Avevo molto da studiare, e perdere tempo in classe a chiacchierare con Katy e le altre amiche mi sembrava stupido, soprattutto sapendo che avevo molto da studiare per il compito di storia del giorno dopo. Già! ero rimasta molto indietro, tendevo sempre a fare tutti gli altri compiti prima di quelli di storia, che non mi piaceva molto e perciò la lasciavo sempre all'ultimo, quando poi non facevo più in tempo a studiarla e rimandavo... e così via finche non arrivava il giorno in cui dovevo lasciare stare tutto il resto e fare un full immersion per rimettermi in paro. Oggi sarebbe stato il giorno ideale per il full immersion, e non avrei neanche perso molte lezioni. Ok! Queste erano le mie buone intenzioni per la giornata, perciò mi stiracchiai ben bene e andai in bagno per prepararmi per una lunga giornata di studio in casa. Indossai la mia tuta da casa più calda e raccolsi i capelli in una crocchia sulla nuca, quindi scesi di sotto in cucina, dove vidi mia madre che stava preparando la colazione.

<<buongiorno>> disse mia madre mentre prendeva l'olio dallo scafale più alto.

<<'Giorno >> risposi mentre la guardavo.

Anche lei doveva essersi appena alzata, indossava la sua solita vestaglia celeste allacciata in vita, e le pantofole abbinate...era una maniaca degli abbinamenti anche quelli per andare a letto o stare in casa. Non le somigliavo proprio...la tuta da casa che indossavo era lilla di pile con un grosso orsacchiotto sul davanti , i calzettoni erano arancioni a pallini bianchi e le pantofole erano marrone scuro e anche un po' logore. Ero rimasta a guardarla un po' troppo a lungo mentre facevo le mie considerazioni sul look mio e quello senz'altro più elegante di mia madre, perciò non mi ero accorta che mi aveva chiesto qualcosa. Le domandai

<<cosa hai detto?>> un po' seccata la mamma mi ripetette la frase scandendo bene le parole come si fa con i bambini:

<<Senti tesoro, per favore vai—a—prendere—la—padella—per—le—frittelle—che—si—trova—in—soffitta? Oggi ho voglia di preparare le frittelle per colazione>>

Era una richiesta un po' strana, aveva portato quella padella in soffitta perché diceva che preparare le frittelle era una gran perdita di tempo e la mattina era più salutare mangiare i cereali con un bel bicchiere di latte. Comunque la faccenda delle frittelle mi aveva fatto venire l'acquolina in bocca, perciò risposi immediatamente :

<<Okay, vado subito! >>

Corsi felice al piano superiore della casa dove si trovava la soffitta.

Afferrai lo spago che serviva a tirare giù le scale per accedere alla soffitta.

Avevo un po' di paura in effetti, la soffitta non mi piaceva, era piena di oggetti accatastati che sembravano cadermi addosso tutte le volte che li sfioravo, ma dovevo andarci: dovevo prendere tutto il mio coraggio e salire. Salii e cercai di accedere la luce . Cercai l'interruttore tastando la parete accanto a me . Trovato ! Finalmente avevo trovato l'interruttore, premetti il pulsante .... Noooo! Non potevo crederci non funzionava la luce ! forse la lampadina si era fulminata, chissà oppure qualche topo aveva rosicchiato i fili...fatto sta che era tutto buio. Anzi dai bordi dell'unica finestrella chiusa della soffitta proveniva un leggero filo di luce , perciò decisi di aspettare un attimo per abituarmi al buio. Feci qualche passo in avanti anche se non c'era luce, i miei occhi si stavano abituando , ma subito sentii un tonfo alle mie spalle: le scale si erano richiuse dietro di me . Corsi indietro per cercare di aprirle, ma non si aprivano...erano come bloccate. Oddio!!! E ti pareva che mi doveva succedere una cosa simile! La mia paura cominciava a salire subdola verso la superficie dei miei sensi, rendendoli più acuti . Tremavo di paura però dovevo trovare la padella e cercare un modo per scappare, esattamente in questo ordine. Ormai i miei occhi erano in grado di distinguere anche con la pochissima luce che filtrava dalla finestrella chiusa.

Incubi dell'altro mondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora