Gelosia

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Guardai tutti gli altri mentre meravigliati scoppiarono a ridere di fronte alla scena che aveva creato Chansung.

Mi teneva stretta al suo petto come se fossi di sua proprietà, quell' atteggiamento mi stava imbarazzando molto ma dopotutto non era poi così brutto sentirlo vicino a me.

Di scatto alzai la testa e i miei occhi incontrarono i suoi, solo in quell'istante mi accorsi che le nostre labbra erano a pochi centimetri di distanza.

A quel punto Chansung mi prese per mano e mi portò fuori dalla JYP entertainment, quando ci ritrovammo all'esterno dell'edificio lo lasciai andare arrabbiata.

« Fermati! Perché ti stai comportando così? » chiesi alzando le braccia al cielo, sinceramente volevo capire il suo atteggiamento, perché non era per niente normale.

« Niente era solo ora di andare, forza vieni » rispose afferrandomi di nuovo la mano, ma io lo bloccai e lo obbligai a guardarmi negli occhi.

« Chansung mi devi spiegare perché ti sei arrabbiato » dissi con tono deciso e con sguardo severo.

« Ti stavano troppo appiccicati, loro non ti conoscono neanche e si credono chissà chi cioè non va bene » rispose abbassando lo sguardo imbarazzato.

« Vuoi diventare mio fratello ora? Cos'è sei geloso? » chiesi ridendo convinta che quella affermazione fosse altamente assurda.

« Beh mi da fastidio se qualcun'altro ti fa i complimenti oltre che a me » disse Chansung incrociando le braccia al petto e sospirando.

Subito mi bloccai e continuai a fissarlo meravigliata, sinceramente mi sarei aspettata di tutto ma questo proprio non era neanche nei miei più profondi pensieri.

Non sapevo cosa fare o cosa rispondere, praticamente mi stava dicendo che era geloso, però non aveva alcun senso che lo fosse, noi eravamo solo amici che fino ad una settimana fa praticamente si odiavano.

« Scusa se posso saperlo ma perché ti da fastidio? Non posso avere degli amici? » chiesi ridendo, volevo prendere la cosa alla leggera e in modo divertente anche se sapevo che la situazione richiedeva totale serietà.

« Beh non amici come loro che potrebbero ... ecco insomma ... piacerti » balbettò Chansung abbassando di nuovo lo sguardo.

Aveva tutte le guancie rosse per la vergogna ed era tremendamente carino.

A quella affermazioni sgranai gli occhi e poi scoppiai a ridere, non ci credevo che era geloso insomma no, non poteva essere vero, io non potevo piacergli, era impossibile.

« Scusa ma perché ridi? Non sto scherzando » disse lui in tono brusco.

Non volevo si arrabbiasse, non volevo diventasse nervoso per colpa mia, ma tutto stava diventando troppo assurdo.

« Perdonami se rido ma non pensavo ci tenessi così tanto a me » risposi passando il peso da un piede all'altro.

Quello che stavo dicendo era vero, non potevo credere al fatto che fossi tanto importante per lui, insomma, non era stato poi così dolce nel primo periodo e questo suo atteggiamento mi stava stupendo.

« Beh non importa ora torniamo a casa dai, non mi va più di stare qui » disse Chansung prendendomi per mano e così senza replicare lo seguii nell'auto bianca che precedentemente ci aveva accompagnati qui.

Per tutto il viaggio nessuno dei due proferì parola e ogni volta che i nostri occhi si incrociavano distoglievamo lo sguardo.

Non sapevo neanche io perché mi comportavo così, anche se lui era il mio Bias e il mio idolo, non avevo mai provato ad amarlo realmente.

Io sentivo di amarlo ma non in quel modo solo come Star e come cantante.

Forse se lo avessi conosciuto meglio sarebbe nato qualcosa, ma strane sensazioni dentro di me mi dicevano che forse era già così.

Quando finalmente arrivammo all'appartamento io mi misi a sedere sul divano mentre Chansung con ancora un atteggiamento più strano di prima si chiuse in camera sua.

Rimasi lì immobile senza capire perché di nuovo stava tornando scorbutico e freddo, io non gli avevo fatto niente.

Non volevo soffrire ancora, lui mi aveva promesso che si sarebbe comportato bene e stavo iniziando a dubitare di quella promessa.

Forse non l'avrebbe mantenuta, forse non ce l'avrebbe fatta o forse si, non lo sapevo.

Ad un tratto mi alzai e mi posizionai davanti la porta di camera sua poi dopo vari attimi di esitazioni bussai.

« Channie posso entrare? » chiesi appoggiando la mia mano sulla maniglia, quando sentii il suo consenso andai direttamente da lui e mi sedetti sul letto.

« Ei ma cosa ti prende, perché sei diventato così strano tutto in una volta? Pensavo che le cose stessero andando meglio » dissi affiancandomi a Chansung, lui sospirò e poi si voltò guardandomi dritto negli occhi.

« Non sei tu, sono io, forse è la stanchezza, non lo so » sussurrò appoggiando la testa sul cuscino.

« Dai dimmi la verità, lo sai che noi due possiamo confidarci i nostri problemi » dissi voltandomi sul fianco sinistro per poterlo guardare meglio.

« Non lo so, mi sento strano, ho qualcosa dentro che mi fa provare strane emozioni » rispose indicandosi il cuore con la mano.

Sorrisi quando fece quel gesto, forse sapevo a cosa si stava riferendo ma volevo che lo capisse da solo.

« Beh contando che ora stai meglio, soprattutto perché ci aiutiamo a vicenda e perché finalmente andiamo d'accordo prova ad indovinare cosa ti sta accadendo » sussurrai sorridendo, lui mi guardò un instante poi sorrise a sua volta.

Amavo quel sorriso, avrei voluto vederlo sul suo viso tutti i giorni anche se sapevo che era difficile per Chansung.

« Forse ho capito, sei tu che mi crei queste emozioni » disse all'improvviso arrossendo.

« Quando stai bene con una persona automaticamente stai bene anche con te stesso perciò è normale Channie » risposi iniziando a fissare il soffitto, mi sentivo il suo sguardo addosso, ma cercai di non farci caso.

« Già, sono stato fortunato che abbiano scelto te come vincitrice del concorso, un'altra sarebbe scappata via a gambe levate » disse lui scoppiando a ridere.

« Ma io non sono come le atre, sono semplicemente me stessa » risposi sospirando, in quell'istante lo sentii avvicinarsi e senza preavviso mi diede un bacio sulla guancia che mi fece arrossire di colpo.

« Grazie, devo tutto a te » disse mentre io ancora rimanevo lì bloccata come una ebete senza sapere come reagire a quel gesto.

Nonsapevo come sarebbe andata a finire questa situazione, non sapevo cosa sarebbeaccaduto tra noi due ma una cosa la sapevo, volevo godermi questo momento alcento per cento prima che possa finire.



Spazio autrice:

Rieccomi con un nuovo capitolo!

Spero tanto che vi sia piaciuto e niente se volete fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti!

Baci!! <3 <3


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