Conoscenza

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Non seppi cosa rispondere al momento, la mia mente era troppo confusa, il cuore mi diceva una cosa e la testa un'altra.

Sapevo in fondo di voler rimanere perché questo era il mio sogno, ma lui mi aveva fatta soffrire.

Alzai lo sguardo e i miei occhi incrociarono i suoi, erano bellissimi, come sempre del resto.

Alla fine decisi, dovevo fare ciò che mi rendeva più felice.

« Va bene rimango, ma devi mantenere la promessa che hai fatto prima » risposi puntandogli il dito contro, subito Chansung sorrise e mi lasciò andare felice.

Lo guardai mentre si sedeva su quel materasso, non mi sembrava normale il suo comportamento, una volta era felice e una volta triste poi arrabbiato, proprio non riuscivo a capirlo.

« Chansung posso farti una domanda? » chiesi sedendomi a mia volta per terra sempre con la schiena attaccata al muro.

« Si dimmi » rispose guardandomi dritto negli occhi.

« Per caso sei bipolare? » chiesi di nuovo seria, quel pensiero mi era passato per la testa qualche volta, insomma non era normale come cambiava personalità da un momento all'altro.

Lui in quell'istante scoppiò a ridere, rideva di gusto come se la mia fosse una domanda demenziale, quando vide il mio sguardo serio si bloccò.

« No, tranquilla non sono bipolare, solo che ci sono stati degli avvenimenti che mi hanno scombussolato e ora non riesco più a gestire bene le mie emozioni » rispose Chansung scrollando le spalle, subito capii a cosa si stava riferendo così mi alzai e andai a sedermi affianco a lui.

Lentamente appoggiai la mia testa sulla sua spalla e poi iniziai a fissare il vuoto.

Non sapevo se dovevo tirare fuori l'argomento oppure tenermelo per me, ma visto che ormai eravamo nella situazione di parlare decisi di rivelare tutto.

« Io lo so, so di tua sorella Chan » sussurrai prendendogli la mano.

« Co-come? Cioè tu come fai a saperlo, io non l'ho mai detto a nessuno » balbettò lui con voce strozzata.

« Si invece me lo hai detto la prima notte che ho dormito da te, quando pensavi che io stavo dormendo, in realtà ti ho sentito » risposi e Chansung in quell'istante strinse con ancora più forza la mia mano nella sua.

Ero felice di poter condividere qualcosa con lui, anche se pur un avvenimento doloroso era sempre un argomento che ci accumunava.

« Sai io ti capisco ... ho perso anche io una persona molto importante ... anzi due ma la seconda non è morta mi ha semplicemente abbandonata » dissi e una lacrima mi rigò il viso, mi faceva ancora male parlare dei miei genitori, quel dolore che avevo provato a causa loro non lo avrei mai cancellato.

« Ecco perché hai fatto così quando ho parlato dei tuoi ... oddio mi dispiace » sussurrò lui prendendomi con il pollice il mento per guardarmi negli occhi.

« Vedi, almeno abbiamo una cosa in comune » disse Chansung sorridendo, vedere i suoi occhi pieni di lacrime e quel finto sorriso mi fecero sentire male per lui.

« Senti, che ne dici se per iniziare la nostra amicizia proviamo a capirci da questo lato? Possiamo aiutarci a vicenda » risposi senza staccare i miei occhi dai suoi.

Lui rimase in silenzio per un istante, mi fissava in un modo strano, non riuscivo ne a capire e ne a percepire ciò che stava pensando.

Quel suo sguardo era così penetrante, duro e dolce allo stesso tempo, un mischio di emozioni che lo rendevano bellissimo.

Mi era sempre piaciuto il suo viso, non so in realtà il perché ma appena lo avevo visto la prima volta subito mi aveva colpito, come uno specie di colpo di fulmine improvviso.

« Va bene, io ... non pensavo di riuscire a parlare di mia sorella con qualcuno, ma con te è diverso sento che posso dirti tutto adesso » disse Chansung lasciandomi il mento, subito sentii la mancanza di quel contatto visivo.

« Sai lei era una ragazza bellissima, era piena di vita e sprizzava gioia da tutti pori » sussurrò lui facendo una piccola risata.

« Ma poi all'improvviso per colpa di un incidente d'auto la sua vita si è spenta, come la fiamma di una candela quando viene colpita da una folata di vento » concluse Chansung e in quell'istante scoppiò a piangere.

Non riuscivo a vederlo così, era troppo brutto, ma una parte di me era felice perché si stava aprendo, mi stava parlando della sua vita e di ciò che aveva passato.

Io istintivamente gli lasciai la mano e lo abbracciai, mi sembrava la cosa più giusta da fare.

Se ieri mi avessero detto che oggi avrei consolato Chansung mi sarei fatta una grossa risata, ma una di quelle forti, invece adesso che mi ritrovo qui in questa situazione mi sento come se tutto quello che era successo prima non fosse mai esistito.

Per me questo istante era come una seconda opportunitàe sapevo che lui non l'avrebbe sprecata. 



Spazio autrice:

Salve!

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate!

PS: Se ancora non lo sapete ho scritto una storia sui GOT7 andate a darci una occhiata se volete!

Baci!! <3 <3


La mia storia con teWhere stories live. Discover now