Accetto la sfida!

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Aprii leggermente gli occhi e qualche piccolo raggio di sole si materializzò davanti la mia visuale, alzai leggermente il capo e quando feci per spostare le coperte mi accorsi che ero bloccata, così mi voltai molto lentamente e vidi Chansung dormire abbracciato a me.

In quell'istante il mio cuore accelerò senza sosta e lui mosse delicatamente le mani che con lentezza mi accarezzarono quel piccolo pezzo di pelle nuda che la maglia del pigiama non copriva.

Cercando di mantenere la calma provai ad alzarmi ma Chansung fece uno strano verso e poi mi strinse a sé, in un attimo mi ritrovai letteralmente incollata a lui, potevo sentire il suo respiro caldo sul mio collo e le sue forte mani sulla mia pancia.

Senza alcun motivo in particolare sorrisi, avrei tanto voluto vederci attraverso qualcun'altro solo per scoprire se stavamo bene in quella posizione o no.

Rimasi ferma immobile mentre continuavo a sentire il suo petto alzarsi e abbassarsi, non avrei mai voluto che si svegliasse, non avrei mai voluto che aprisse gli occhi, perché così sarebbe tornato il solito scorbutico. Però dovevo alzarmi perché non so se lui se lo ricordava ma oggi doveva andare alla JYP entertainment e forse avrebbe portato anche me, così presi la sua mano e la spostai, finalmente libera presi la valigia e velocemente mi rinchiusi in bagno.

Mi guardai per un attimo allo specchio e come una stupida scoppiai a ridere, avevo tutte le guancie arrossate e un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.

Dopo essermi lavata mi vestii e poi uscii dal bagno, appena aprii la porta vidi con la coda dell'occhio Chansung che a petto nudo camminava aventi e indietro per la cucina mentre ancora mezzo addormentato cercava di preparare la colazione.

« Buongiorno dormiglione, per caso vuoi che finisco io qui? » chiesi appoggiando la valigia vicino al divano per poi andare da lui.

« Si ... sarebbe perfetto così potrò vestirmi » sussurrò ciondolando un po' a destra e un po' a sinistra, era divertente guardarlo, sembrava uno zombie. Lo fissai fino a quando entrò nella camera da letto e mi concentrai sulla colazione, Chansung aveva tirato fuori del pane e della marmellata, in realtà non sapevo cos'era. A quel punto decisi di controllare il frigo, per fortuna trovai del latte e così preparai un cappuccino, quando stavo in Italia lavoravo in un Bar quindi mi risultò al quanto facile. Quando finalmente ebbi finito tutto lo vidi rientrare in cucina tutto ben pettinato e vestito, era bellissimo, solo in quell'istante mi accorsi che lo stavo fissando, così presi il cappuccino e glielo porsi.

« Che cos'è? » chiese guardando la tazza in malo modo.

« Tu bevilo e basta » risposi divertita, il fatto che non sapesse riconoscere un cappuccino era più divertente che guardarlo camminare come uno zombie. Chansung fece spallucce poi ne bevve un sorso, ad un tratto sgranò gli occhi e poi lo sputò dall'altro lato del tavolo.

«Oddio quanto brucia! Ma cosa hai usato un Drago per scaldarlo? » chiese alzandosi, subito presi una spugna trovata alla rinfusa e pulii il tutto, poi lo guardai, aveva tutto il viso arrossato e le labbra gonfie.

« Mi dispiace tanto » sussurrai imbarazzata.

« Non importa ora sto bene, comunque io stamattina andrò alla JYP mentre tu per punizione rimarrai a casa, dall'altro lato della strada c'è un supermercato in caso vuoi che ne so, comprare qualcosa » disse sorridendo, io rimasi come pietrificata, il fatto di negarmi l'entrata alla JYP era la cosa più brutta che potesse farmi.

« Ma cosa ... no! Io voglio venire, ieri avevi detto che mi avresti portata » risposi alzando le braccia al cielo.

« Tu mi hai bruciato il palato perciò non replicare, adesso me ne vado ci vediamo a mezzogiorno ragazzina » disse e poi senza più proferire parola uscii di casa, io rimasi immobile e quando realizzai ciò che era successo scoppiai a ridere. Mi aveva trattata come una bambina, cosa pensava che non sapevo cavarmela da sola? A quel punto guardai l'orologio e vidi che erano già le 9:30, così presi la mia borsa e grazie ad un signore che mi aveva dato informazioni andai a cambiare i miei soldi, di certo qui in Corea non potevo usare l'euro.

Dopo di che andai in quel negozio che mi aveva detto Chansung e con molta fatica riuscii a trovare tutti gli elementi per preparare delle ottime lasagne fatte in casa.

Avrei scommesso tutto quello che avevo sul fatto che il mio caro Bias non sapesse cos'erano perciò finite le compere ritornai nell'appartamento ma a quel punto mi accorsi di non avere le chiavi. Appoggiai le borse a terra e poi alzai il tappetino su cui c'era scritto " Welcome " e lì trovai una piccola chiave.

Quanto sei prevedibile Chansughino mio.

Oddio ma come l'ho chiamato?!?

Subito scossi la testa e poi entrai in casa, guardai di nuovo l'orologio e vidi che mancavano più o meno tre ore dal ritorno del mio Bias, così sistemai un po' casa e dopo poco iniziai a cucinare.

Le tre ore passarono molto velocemente e quando finalmente fu tutto pronto, con già la tavola apparecchiata Chansung entrò dalla porta e rimase immobile di fronte alla mia sorpresa.

« Ma ... cos'è tutto questo? » chiese chiudendosi la porta alle spalle.

« Vedi tu mi consideri una ragazzina perciò oggi voglio dimostrarti che sono matura e che non sono una bambina » risposi con aria di sfida.

« Questo vuol dire che il mio rimprovero è servito, ne sono felice » disse accennando un sorriso.

« Forza siediti e dimmi com'è » risposi in tutta fretta, a quel punto lui si tolse la giacca e poi si mise a sedere, io feci lo stesso e iniziai a fissarlo con l'ansia che le lasagne non gli sarebbero piaciute.

« Se mi guardi in quel modo non riesco a mangiare » sbottò lui secco, ma appena mi voltai vidi con la coda dell'occhio che stava sorridendo, era talmente divertente, ormai stava diventando un gioco, tramite la sua arroganza io crescevo e lui tramite la mia dolcezza si ammorbidiva lentamente.

Ad un certo punto sentii Chansung applaudire e così mi voltai di nuovo.

« Okay devo ammetterlo sei stata brava » ammise sorridendo, finalmente vidi quel bellissimo sorriso che da tanto tempo aspettavo si stampasse sulla sua faccia.

Dopo quel complimento iniziai a mangiare anche io e quando finimmo mi misi a lavare i piatti, il lavandino era pieno di schiuma e così feci due o tre bolle. Poco dopo arrivò Chansung che velocemente prese una manciata di schiuma e me la spiaccicò sul naso, a quel punto la presi anche io e iniziammo a correre per tutto il salotto.

« Non mi sfuggirai » dissi saltando da una parte all'altra.

« Lo vedremo » rispose lui e così si diresse verso la camera da letto, io aumentai il passo e poi gli tirai la maglia a quel punto Chansung scivolò a terra ma mi prese il polso e così finii sopra di lui.

I nostri visi erano ad un millimetro di distanza e solo un minimo spostamento avrebbe permesso alle nostre labbra di toccarsi.



Spazio autrice:

Salve!!!!!!

Spero che la mia sorpresa e il capitolo vi siano piaciuti !!!!!

Oggi avevo voglia di continuare perciò ho aggiornato!!!

Cosa ne pensate del capitolo? Cosa accadrà secondo voi ? Si baceranno o no?

Fatemi sapere tutto questo nei commenti!

Baci!! <3 <3 


La mia storia con teWhere stories live. Discover now