Cap 1: Point Of No Return.

5.2K 248 53
                                    

"Harry?" chiedo con gli occhi sbarrati. Com'è possibile? Sono cinque anni che non lo vedo o lo sento, con Eddy invece sono rimasto in contatto. Ma non ha mai saputo dell'esistenza di Aidan. E adesso lo rivedo seduto sul mio divano con mio, nostro figlio in braccio come fosse nulla. Wow.

"Vi conoscete?" chiede Damon con sguardo dolce ma confuso. Io lo guardo tiro un sorriso per rassicurarlo. Ma non serve a nulla infatti.

"Harry, ti dispiace stare un paio di minuti con Aidan?" chiede Damon vedendomi in difficoltà. Harry guarda il bambino, ed è come se gli si illuminassero gli occhi. Fa uscire le fossette e in automatico escono anche quelle di Aidan.

"Sii! Harry ed io giocheremo con le macchinine!!" esulta Aidan. Damon esce dal salotto, dirigendosi verso la cucina. Sospiro e guardo un'ultima volta il mio bambino che gioca con Harry, il suo papà.

"É lui vero?" chiede di getto Damon. Non riesco a guardarlo negli occhi ma annuisco a testa bassa.

"Sì, è lui il padre di Aidan. Come lo hai capito?" chiedo, dopo aver preso un po' di coraggio, alzo la testa e mi scontro con due occhi grigi che mi guardano luminosi.

"Perché sorridi?" corrugo le sopracciglie, confuso.

"Perché il piccolo Aidan ha trovato, finalmente, il suo papà. Ora può giocare con le macchinine con papà Harry e zio Damon!" sorride il mio ragazzo. Adesso sono ancora più confuso.

"Non sei arrabbiato o geloso? Niente? Proprio niente?" chiedo un po' deluso, pensavo ci tenesse a me.

"Amore, io tengo tantissimo a te, ok? Ma, se un giorno mi verrai a dire che, dopo tutto quello che hai passato, ami ancora lui, io mi farò da parte. Ma rimarrò sempre lo zio di Aidan e il tuo migliore amico." ride e io rimango senza parole. Ecco perché il mio fidanzato, nonché migliore amico, è perfetto. Lo bacio sulle labbra come ringraziamento per tutto quello che ha fatto, e sta facendo, per me ed Aidan. Questo è l'amore, passionale o fraterno che sia, quando tieni a una persona a volte si impara anche a lasciarla libera.

"Sei perfetto, lo sai vero?" chiedo retorico. Lui sorride e mi da un buffetto sulla guancia.

"Modestamente. Comunque, sai che glielo devi dire. Tipo... mh adesso?" mi dice e io rimango congelato. Quando ho scritto quella lettera tanti anni fa, non pensavo di vedere l'oggetto di mie tante disavventure e anche di belle, seduto sul mio divano con in braccio uno dei regali più belli che qualcuno mi abbia fatto. Quindi, ora non so cosa fare.

Cosa farà quando glielo dirò?

Mi odierà? O peggio odierà Aidan?

Forse è già sposato o forse impegnato?

Ha venticinque anni, sarà andato avanti con la sua vita, no?

"Lou, sento le tue rotelle nel tuo cervello girare, a momenti ti uscirà il fumo dalle orecchie. So a cosa stai pensando, e ti chiedo di non preoccuparti. Se va male, ci sono io qui e me ne occuperò io della faccenda. " mi rassicura. Sospiro e gli sorrido. Dal salotto sento un grido di Aidan e mi libero dalle braccia di Damon per precipitarmi in salotto dai due.

"Che succ-" non riesco a finire la frase, quando vedo Harry che fa il solletico al mio piccolo ricciolino, steso suo divano con le mani del padre sui suoi fianchi che vanno rapidamente su e giù. Damon viene dietro di me e mi abbraccia poggiando le braccia intorno alla mia vita e il mento sulla spalla.

"Vedi, gli piace stare con Aidan. Il sangue non mente mia." mi sussura Damon ma lo ignoro semplicemente.

"Ehi vi state divertendo? Aidan non vuoi più bene allo zio Damon?" chiede Damon fintamente offeso. Il mio bambino va pazzo per Damon e lui di lui.

"No! Ti voglio bene così!" esclama il bambino dopo essere sfuggito dalle grinfie del padre. Aidan allarga le braccia per far vedere, esattamente, quanto bene vuole al ragazzo moro dietro di me. Sto insieme a Damon da quando è nato Aidan. Più che uno stare insieme, è un essere amici che qualche volta fanno sesso, dell'ottimo sesso. Per mia richiesta, non ho mai permesso ad Aidan di chiamarlo papà, non che a Damon non facesse piacere, anzi. Ma per il semplice motivo, che non è lui suo padre. Aidan chiamerà papà solo Harry e me. Il moro sa tutta la storia, ormai vecchia di cinque anni, e quella notte alla festa mi si presenta ancora in sogno. Spero che abbiano cancellato quel dannato video.

"Zio?" chiede Harry sorpreso. Probabilmente credeva che il figlio fosse mio e di Damon. Dio che idiota.

"Sì! Lui è papino Louis e lui lo zio Damon ma io lo chiamo zio Dam! Io non ho un papà, ma mi volino bene comunque!" spiega il mio piccolino e mi si spezza io cuore a quella frase. Amore tu un papà ce l'hai. Proprio qui, di fronte a te. Avrei voluto dire.

"Amore, si dice vogliono e si ti vogliamo bene!" lo corrego. Ma quanto è tenero mio figlio?

"Ma-" il campanello interrompe quello che Harry voleva dire.

"Scusami." sorridi in imbarazzo. Lui ricambia il sorriso, mi libero data stretta di Damon e vada ad aprire la porta. É strano vederli qui, dopo cinque anni, facendo finta di nulla. La vita e i suoi misteri.

"Scusa mio frat-LOUIS!" urla il ragazzo, che scopro velocemente di conoscere più che bene. Troppo bene, sorrido d'istinto.

"EDDY!" gli salto in braccio stile koala scatenato. Lui, preso all'entusiasmo del vedermi, mi fa girare intorno come una trottola mentre io mi faccio scappare urletti che di virile hanno ben poco. Ridiamo come matti sul pianerottolo del mio palazzo o forse nostro. Spero che nessun vicino esca fuori per sgridarci.

Damon, Harry ed Aidan, che sta ancora in braccio al suo papà, arrivano sull'uscio della porta. Probabilmente attratti dalle nostre urla. Peggio dei ragazzini siamo. Eddy mi mette giù e guarda prima Harry poi me e poi il bambino, fa così almeno un paio di volte con le fossette a buccargli le guance. Spero non si sia accorto della netta somiglianza fra Harry ed Aidan.

"O vedo doppio, o adesso siamo tre gemelli? Chi è mini Haz?" ecco come non detto. Grazie Edward, proprio d'aiuto sei, almeno tu te ne sei reso conto al contrario di quel idiota di tuo fratello che tiene in braccio suo figlio senza saperlo. Harry alla domanda fa un'espressione confusa, inarca un sopracciglio come a dire "ma sei idiota?" No, l'idiota sei tu qui Harry Styles.

"É mio figlio." rispondo, guardando dritto negli occhi Edward. Sento dietro di me sospirare ma non mi giro.

"Lo hai addotato?" chiede Harry. Guarda prima me poi Aidan ed infine Damon.

"Haz, guarda le somiglianze." dico sbuffando, la stupidità acuta di Harry stupisce sempre di più. Lui osserva di nuovo me poi il mio piccolino che è ancora fra le sue braccia.

"In effetti vi assomigliate molto." contrasta poi pensieroso.

"Chi è la madre?" chiede poi. Oh Cristo, perché a me.

"Non c'è nessuna madre, l'ho partorito io quasi cinque anni fa." dico per poi fare spazio ad Eddy che entra in casa con un'espressione molto, molto confusa. Proprio come quella del fratello.


Oggi 1° dicembre, come promesso, ho pubblicato il primo capitolo del sequel di The Styles Twins. Spero vi piaccia. In ogni caso fatemelo sapere nei commenti.
1° Cap di Fly Home To You.

All the love, A.






Fly Home To YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora