Looking for Nico di Angelo

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Gli occhi. I tuoi occhi. Quanto sono belli.

Ecco io mi sono innamorato così di te: mi sono innamorato dei tuoi occhi.

Quel giorno ero fermo al bar, quei classici cinque minuti dedicati alla pausa per poi riprendere quella frenetica vita da studente universitario.

Mangiavo un cornetto di quelli integrali con la marmellata accompagnato da un caffè americano bello lungo. Il caffè corto non mi piace, si, ha più gusto, è vero, ma finisce subito, è come comunicare a tutti che in quel luogo stai poco, ecco perché prendo sempre un caffè lungo per comunicare a tutti che ho una bevanda da sorseggiare con calma che non vado di fretta, o almeno non vado di fretta nei miei cinque minuti di pausa.

Beh sorseggiando quel caffè notai quella figura mingherlina all'interno del bar, una persona che non dà nell'occhio; Avevi dei pantaloni neri accompagnati da delle Converse rovinate anch'esse nere e un giubbotto da aviatore per nascondere il tutto, sembrava che in quel bar non ci volevi proprio stare. Poi ti voltasti verso di me e quegli occhi castani contornati da leggere occhiaie mi fecero perdere la testa. Sembravi un creatura così bella ma così fragile e delicata allo stesso tempo con quella pelle pallida e i capelli disordinati.

In quel bar ci rimanesti poco e sperai di vederti ancora, magari tra i corridoi, non solo in quel bar affollato di mattina e desolato di pomeriggio.

Così è iniziata la mia ossessione di andare al bar, solo per vedere te.

Un giorno entrasti con un amico. L'amico era moro con gli occhi azzurri seguito poi da una ragazza bionda che doveva essere la fidanzata del moro

Parevi nervoso, a disagio quasi come un terzo incomodo, avevi le braccia al petto e non parlavi molto, ma accennavi solo a qualche monosillabo.

Vidi le tue dita fare ghirigori immaginari sul tavolo mentre aspettavi la tua ordinazione ed ti trovai adorabile.

Dopo qualche tempo capii che quella tua espressione annoiata era la tua espressione di sempre come se qualcosa ti bloccasse dall'essere felice.

Un giorno eri tutto concentrato sul tuo libro ed eri così bello assorto nella tua immaginazione, le palpebre leggermente socchiuse, in quel momento ti vidi beato e assorto per la prima volta.

Mi sorprendevo alcune volte di quanto poco avevi bisogno di parlare, mentre i tuoi amici, soprattutto alcuni, sembravano fiumi in piena, mentre tu annuivi quasi distratto dai tuoi pensieri.

Poi un giorno capii di essere ossessionato da te, eri come una serie tv, sai quelle che guardi un episodio per curiosità e poi ti prendono e vuoi vedere ancora, ancora e ancora? Ecco quelle.Tu eri come una serie tv e desideravo che essa non finisse mai ma mi sarebbe piaciuto anche entrarci come un nuovo personaggio perdutamente innamorato del protagonista.

Bene quel giorno quando capii di esser innamorato di te scoprii il tuo nome. Nico. Una bellezza. Chissà se hai mai riflettuto sul significato del tuo nome. Nico. Colui che combatte per il suo popolo. Chissà se tu non stavi già combattendo per salvare te stesso da quel oblio che vedevo nei tuoi occhi.

Eri con una ragazza dalla carnagione scura e gli occhi color caramello, un colore bellissimo a mio parere, ma vicino ai tuoi per me sembrava quasi che sfigurasse.

Lì, lo ammetto, mi prese la gelosia, pensavo che fosse la tua ragazza sai?

Mi prese la gelosia perché pensavo che a lei appartenessi e a me no.

Infatti si può essere solo gelosi e non possessivi.

Lei disse il tuo nome e si sedette accanto a te. Tu vedendola sembrasti quasi felice. Felice, quel sentimento che non ti ho mai visto provare da quando ti vidi.

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⏰ Last updated: Nov 16, 2015 ⏰

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