Epilogo

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[Soulmate:]
your one and only,
the one you are destinated to be with.
the love of your life,
the one you can't life without.

Probabilmente era la parola più giusta per etichettare quei due ragazzi dai capelli scuri. Due persone completamente diverse, sia dal modo di vestire, sia dal modo di pensare. Uno amava studiare, l'altro sperava sempre in un intervento divino. Uno ascoltava Britney Spears, l'altro i Guns n Roses. Uno preferiva il nero, l'altro il bianco.

Nessuno avrebbe mai creduto in un possibile amore fra di loro, neanche a vederlo. Il destino, però, ha i piani già stabiliti; non è una cosa che si può decidere, si può solo accettare. Bill e Tom erano stati scelti, scelti per condividere le gioie e i dolori, scelti per far raffiorare nell'altro il sentimento che tutti chiamano amore. Probabilmente non esisteva coppia più disastrata di loro, ma loro erano fieri di questo. Fieri del piccolo disastro che avevano creato, fieri di quel mondo che poteva essere solo loro.

Simone aveva finalmente, dopo anni, conosciuto più da vicino quello che era Trümper, un ragazzo semplice cresciuto in un mondo tutto suo di creatività e cd della regina del pop. Erano diventati grandi amici, non c'era giorno che la donna non chiedesse al figlio di come procedeva la loro relazione, di cosa avrebbe regalato a Bill per Natale. Anche quando Natale era lontano.

Ma arrivò anche lui, ne arrivarono tanti, molti ne dovevano ancora arrivare. Tradizione era diventato decorare l'albero insieme: Tom posizionava le luci e giocava continuamente col tastino in un replay di accendi e spegni, con tanto di disapprovazione da parte del ragazzo; Bill amava scegliere le palline, quelle più colorate e brillanti possibili. Convinti entrambi che il loro albero dovesse essere il più bello di tutti, e in fondo lo era, fatto unicamente dal loro amore.

Non posso dire che il loro rapporto fu tutto rose e fiori, poiché sarebbe una bugia. I due avevano imparato una cosa importante: per non far appassire un fiore, bisognava bagnarlo costantemente con l'acqua. Avevano capito che dovevano coltivare più di un fiore, in modo che se uno fosse morto avrebbero continuato ad avere un'intera serra ad amanare profumo e bellezza. Loro di fiori ne avevano a decine, c'erano quelli della fiducia, quelli per ogni sogno condiviso, quelli per ogni canzone scritta, quelli per ogni notte passata ad amarsi.

Non posso dire che ebbero sempre una relazione invidiabile, ma entrambi capirono che importava più aiutarsi a vicenda giorno dopo giorno, che perdere tempo in liti di fatto inutili.

Non posso dirvi che non ci furono momenti in cui entrambi persero le staffe, ma posso dirvi che grazie al loro amore, restarono insieme per tutta la vita. Perché, come diceva la canzone di Tom 'tu sei il sole e io sono la luna', uno aveva bisogno dell'altro per vivere.

Brown Eyes || Twincest.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora