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«Rachel?» è la prima cosa che sento dire a papà. Deve aver visto il pickup parcheggiato fuori.

«Siamo qui», gli urla Patricia dalle scale. Faccio capolino con la testa, sfoderando un sorriso felice e ancora del tutto confuso.

Poi lo vedo, sulla porta. È rimasto in disparte.

«Logan?»

«Ciao Rachel», mi saluta con un cenno della mano e lo sguardo imbarazzato.

Scendo le scale sempre tenendolo fisso. «Cosa ci fai qui?» chiedo.

«Non sapevo se entrare quando ho capito che eri tornata. Ho accompagnato tuo padre, adesso me ne vado.»

Papà dal canto suo mi abbraccia stringendomi forte ed io vorrei ricambiare, essere presente, ma i miei occhi sono ancora incollati a Logan oltre le sue spalle. I capelli corti, più scuri di quello che ricordavo. I suoi occhi verdi sempre luminosi. Le mani sono sporche di grasso e la corporatura è più robusta che al liceo, risultato dell'abbandono degli allenamenti presumo.

«Cosa ci fai qui?» chiedo di nuovo. E lui sa cosa intendo.

«Dovevamo vedere un piccolo lavoro in officina», risponde papà per lui. Mi volto a guardarlo confusa. «Logan lavora per me, adesso.»

Sgrano gli occhi. «Adesso? Da quanto?» boccheggio.

Papà si passa una mano alla base del collo. «Per la verità dalla fine del liceo. Hai troncato i ponti con tutto della tua vita qui che non mi sembrava adatto parlarti di Logan o dei tuoi vecchi compagni. Non volevo farti soffrire.»

Guardo prima uno e poi l'altro e sento una stranissima sensazione che non ha niente a che vedere col dolore che mi sarei aspettata, ma che è altrettanto spiacevole. Chiaramente papà non sa nulla di quello che è successo tra me e Logan, non ne ho fatto parola, quindi l'ha assunto in azienda sulla base delle sue capacità, dei nostri ricordi d'infanzia e della stima che aveva di lui, ma è comunque strano. Mi sento tradita e anche un po' arrabbiata.

«Io vado», dice Logan prima di chiudersi la porta d'ingresso alle spalle.

In un attimo sono fuori sotto il portico. «Aspetta», gli urlo quasi.

Lui si ferma, poi si volta lentamente. «Che cosa ti ha fatto

cambiare idea?» mi chiede. «Perché sei tornata?»

«Perché qualcosa nella mia vita sta cambiando e ho bisogno di mettere insieme i pezzi», spiego. So che non può capire.

«Te ne sei andata e sei sparita. Lo hai fatto di nuovo.»

«E come la prima volta io non ti devo niente», sottolineo.

La mia prima fuga aveva visto il mio all'epoca migliore amico pugnalarmi alle spalle e schierarsi apertamente con Connor, Isabelle e tutti i bulletti di terza media che mi prendevano in giro per un bacio che non avrei mai voluto dare. In questo caso Logan, geloso di Connor, aveva cercato di farmi del male.

«Ce l'hai ancora con me?» chiede.

«L'avrò sempre con te», rispondo. «Ma non ha più importanza. Tante cose hanno smesso di averne dalla morte di Connor.»

Distoglie lo sguardo. «Tutto è cambiato dalla morte di Connor», precisa.

«Ho saputo di te e Sanne», continuo.

«Chi te l'ha detto?»

«Malek.»

Di nuovo quella faccia imbarazzata.

«Ci siamo rivisti qualche tempo fa e abbiamo cominciato a frequentarci. Siamo rimasti solo noi della vecchia compagnia ed è stata una cosa naturale», riassume.

«Non potevate essere più sbagliati l'uno per l'altra», dico.

«Lo sai come la penso. Non c'è bisogno che te lo ripeta ogni santa volta che ci vediamo», sbotta lui aggressivo. Fa un passo verso di me. «Sono sempre stato ad aspettare che tu ti accorgessi di me, ma non è mai successo. Ero sempre quello inutile.»

«Non cominciare con questa storia. Non voglio starla a sentire.»

«Pensavo che non ti avrei più rivista. Ti credevo al college a rifarti una vita. E adesso ti vedo qui, in una giornata qualunque a sconvolgere di nuovo tutto.»

«Glielo dirai?» chiedo. «A Sanne.»

«No», risponde senza esitare. «Non voglio litigare con lei.»

«Quindi ci sarà sempre una Rachel tra voi due», continuo con un ghigno. Non so perché mi stia comportando da idiota. Vedere Logan non mi ha fatto alcun effetto se non accendere l'eco dell'umiliazione subita quel giorno. Perché passato lo shock dell'accaduto mi è rimasta solo quella addosso che ancora mi fa sentire sporca per non aver capito il palese pericolo al quale andavo incontro. Difficilmente si riesce a razionalizzare certi eventi.

«Ci sarai sempre nella mia vita», ammette.

Lo fisso immobile per un tempo interminabile.

«Se mi dicessi di ricominciare mollerei tutto per te, lo sai.»

«Io amo Connor.»

«Connor è morto, dannazione!» adesso sta urlando.

Guardo verso casa quasi aspettandomi di vedere papà alla finestra intento a origliare. Devo andare a congratularmi con lui.

«Devo andare adesso», dico.

«No, ti prego», prova a fermarmi.

«Immagino che ci vedremo ancora», continuo indifferente alla sua supplica. «Lavori per mio padre ed io ho tutta l'intenzione di ricominciare a frequentare questo posto. Avvisa Sanne che Rachel è tornata e fatti un esame di coscienza. Stai perdendo il tuo tempo se pensi che tra noi le cose potranno mai tornare come prima e prima te ne renderai conto meglio sarà per la tua vita.»

«Stai con qualcuno?» mi domanda imperterrito.

«No», rispondo. «E non c'è stato nessuno dopo la morte di Connor. Non sono pronta a lasciarlo andare e credo che non lo sarò mai.»

«Allora mi puoi capire meglio di chiunque altro.»

Rientro in casa senza neanche salutarlo, senza aggiungere una parola. Papà sta chiacchierando con Patricia in cucina, si tengono per mano mentre lui sorseggia una tazza di caffè. Quando entro mi guardano entrambi. Devo avere la faccia esausta.

«Patricia ti ha comunicato la notizia?», mi chiede. Annuisco in silenzio. «Avrei voluto dirtelo io. Stavamo pensando al modo migliore per farlo. Non sapevamo come l'avresti presa.»

«E come dovrei prenderla? Sono contenta per voi», dico.

«Sul serio?» chiede Patricia. «Non ti sembra strano o fuori luogo?»

«Forse mi dispiace un po' sapere di non avere più la mia camera, ma sono contenta per voi.»

«Sono così contento che sei tornata.» Papà è quasi commosso. «Verrai più spesso adesso?»

«Direi che adesso ho un nuovo motivo per farlo», abbozzo un sorriso e mi siedo con loro. «Ci sono dei progetti dei quali vorrei metterti al correne, per questo sono qui», aggiungo poi.


BETWEEN (The Again Serie #3)Where stories live. Discover now