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Non nego di avere una discreta ansia all'idea di conoscere i genitori di Zack. Ho cambiato abito non so quante volte per optare alla fine, con l'aiuto di Carly, per un classico tubino nero, non troppo formale, ma sufficientemente elegante per quella che credo sarà una cena impegnativa, almeno dal punto di vista emotivo.

Quando esco dal dormitorio per andare incontro a Zack lo trovo in jeans e camicia. Rimango di sasso e se ne accorge.

«Perché non mi hai detto che ti vestivi normale?» sbotto.

«Pensavo non ce ne fosse bisogno. Non sono abituato a mettere la cravatta per incontrare mia madre», mi dice alzando le spalle.

Mi guardo improvvisamente imbarazzata. «Penseranno che sia una stupida», borbotto.

«Oppure che volevi far colpo su di loro», mi corregge lui.

«Faccio in tempo a cambiarmi?» domando storcendo la bocca.

«Ti aspetto qui», sorride Zack.

Corro dentro e mi precipito su per le scale fino in camera mia. Non mi capitava di sentirmi così in agitazione da non so quanto tempo. Mi sfilo il vestito dalla testa e lo lancio sul letto, mentre spalanco l'armadio per prendere un paio di jeans.

«Ci avete ripensato?», chiede Carly sbucando dalla porta.

«Mi devo cambiare», urlo io saltellando per la stanza e litigando con la lampo. «Chissà cosa mi ero messa in testa», sbuffo.

Carly si siede sul mio letto. «Quindi fa davvero sul serio?» chiede.

«Non sono in vena di affrontare questo tipo di conversazione», rispondo infilando la maglietta dalla testa. «Non è proprio il momento adatto per assillarmi con i tuoi dubbi», sono scortese, forse, ma lei e Olivia non fanno altro che guardarmi come se queste giornate fossero solo un'illusione.

«Metti le scarpe con tacco», mi suggerisce ignorando la mia critica.

La ascolto senza pensarci e corro fuori, infilandomi in auto quasi di lancio.

«Molto meglio», dice Zack baciandomi la punta del naso.

Non ho il coraggio di guardare in che stato sono i miei capelli.

Arriviamo a destinazione e quasi mi slogo una mascella nell'ammirare la casa della famiglia del mio ragazzo. Certo, l'appartamento dei nonni è super chic, immenso ed elegante, ma qua ci troviamo in una villa con piscina, boschetto privato e pista di atterraggio per gli elicotteri sul tetto.

«Seriamente?» è l'unica cosa che riesce a uscirmi dalla bocca.

«Benvenuta dai Mason», scoppia a ridere Zack.

Scendiamo dalla macchina e saliamo la scalinata che ci porta al portone. Vista da fuori sembra una di quelle ville inglesi di altri secoli, e vista da dentro mi sembra un museo. È bellissima. Mobili antichi di legno spesso e super lucidi. Lampadari di cristallo. Tappeti pregiati sulla scalinata.

La cameriera ci accompagna in un salottino dove ci accoglie Ivy, la mamma di Zack, in un impeccabile tubino bianco e capelli perfetti. Sono castani, a caschetto, ma s'intonato alla perfezione con la forma del suo viso.

«Tesoro!» esclama venendoci incontro. Stringe Zack in un abbraccio impacciato, di quelli da "attenzione, ho appena messo lo smalto alle unghie." «E tu devi essere Rachel», dice rivolta a me.

«Sì, signora. Piacere di fare la sua conoscenza», balbetto.

Lei abbraccia anche me. «Conosco tua nonna da una vita», dice. «E grazie per averci portato a casa Zachary. Altrimenti non lo vedremmo mai.»

BETWEEN (The Again Serie #3)Where stories live. Discover now