Capitolo 8

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Drake continuava a rimproverare Lucas per il fatto che mi avesse aiutato con i proiettili caduti. Era stato molto duro con lui e questo mi dispiaceva perché era stata colpa mia. Era colpa mia se lo stava sgridando e Lucas non poteva far altro che starlo a sentire.

Nel frattempo tutti si erano fermati ad osservare la scena e questo mi non mi piacque per nulla. Odiavo essere al centro dell'attenzione e in quel momento lo ero parzialmente, insomma i protagonisti veri del fatto erano Lucas e Drake.

Drake finì improvvisamente il suo monologo e uscì tutto arrabbiato dalla sala urlando che saremo dovuti andare tutti a mangiare dato che l'ora di cena era arrivata.

Tutti eccetto me e Lucas si avviarono. Io restai imbambolata a fissarlo, mi dispiaceva molto per lui. Infondo aiutandomi aveva fatto una buona azione e in un certo senso capivo anche il rimprovero di Drake. Se si fosse fermato in una battaglia ad aiutarmi probabilmente sarebbe finito ammazzato come me. Solo pensai che la sfuriata fosse stata troppo per trasmettere ciò.

"Mi dispiace moltissimo per quello che è successo" dissi con voce flebile che mi parve neanche che mi avesse sentita "Non volevo che Drake ti sgridasse" Non lo guardai in faccia ntre gli parlavo. Avevo paura che ce l'avesse con me.

"Ehi, non devi preoccuparti" disse prendendomi il viso tra le mani facendo incontrare i nostri sguardi "quello che Drake mi ha detto non mi ha scalfito minimamente" feci per aprir bocca per ribattere e per chiedergli se ce l'avesse con me quando lui mi precedette.

"Prima che tu me lo chieda: no Vivian, non sono minimamente arrabbiato con te. Perchè dovrei esserlo? Insomma ti sono solo caduti dei proiettili!" mi rivolse un sorriso a trentadue denti.

"Sicuro di non esserlo?" domandai non del tutto sicura del fatto che non fosse arrabbiato con me.

"Sì, sicuro" rispose sempre sorridendo. "vieni, sono sicura che entrambi abbiamo molta fame"

Detto questo uscimmo dalla "palestra" per raggiungere i nostri compagni nel refettorio.

Prendemmo posto vicino a Carmen ed Ivan che ci avevano riservato il posto. Carmen mi vide e mi sorrise dolcemente mentre Ivan diede una pacca sulla spalla al fratello.

Iniziammo a mangiare indisturbati, la semplice minestra che ci avevano servito mi sembrava ottima e non badai alle espressioni schifate che Rose faceva al semplice tocco del cucchiaio con il liquido.

"Quello che ha fatto Drake non è assolutamente giusto!" sbottò d'un tratto Cramen. Ebbi paura che l'avesse gridata troppo forte perché una guardia si girò in fretta verso il nostro tavolo.

"Carmen non urlare! Non credo che ai generali faccia piacere un commento sul nostro allenatore, potrebbero punirti e non saranno certamente clementi!" la rimproverò Ivan.

Carmen disse una flebile scusa ma la sua faccia rimase comunque arrabbiata.

"Non sono d'accordo ugualmente: che lo urli oppure no! Quello che ha fatto Lucas è un gesto puramente umanitario e gentile e in più fatto in un addestramento, mica nella vera guerra!" sbottò stavolta più silenziosamente

"Carmen, Drake aveva ragione. Nel caso fossimo stati in guerra io non avrei dovuto aiutarla" Carmen fece per replicare ma Lucas la zittì continuando a parlare "lo so, è triste da dire e mi fa sembrare crudele ma Vivan, avrei dovuto lasciarti" avevo tenuto lo sguardo basso tutto il tempo e ebbi solo la forza di alzarlo nel momento in cui Lucas disse le ultime parole, rivolte a me.

"Lo capisco Lucas, non preoccuparti" dissi con un sorriso tirato.

"C-cosa ?" Carmen aveva la faccia sconvolta "Vivian come puoi dire una cosa del genere! Si parla della tua vita e di un'amicizia che, anche se nata da poco, non va sottovalutata!" sbuffò "Aaah, è impossibile parlare con voi!" mise il broncio e continuò a ,mangiare in silenzio, cosa che poco dopo facemmo anche noi.

Dopo aver mangiato Carmen ed io salutammo Lucas ed Ivan per raggiungere il dormitorio, decise ad andare a letto presto. In camera ci mettemmo le divise nere per la notte e ci introfulammo sotto le coperte, guardavo il soffitto silenziosamente. La stanza era rischiarata solamente dalla finestrella posta dietro di me.

Pensai che Carmen si fosse addormentata ma mi ricredetti appena la sentì parlare.

"Vivian? Sei sveglia?"

"Sì, che succede?" mi girai verso di lei guardandola, illuminata dalla chiara luce lunare.

"Mi dispiace essere sbottata così a cena. Non volevo essere dura e dire che non si riusciva a parlare con voi. Anzi, ci conosciamo solamente da pochi giorni e già mi sento bene stare in vostra compagnia" disse.

Pensai che non si dovesse scusare, era normale pensarla così o almeno credevo. Anch'io avrei avuto la stessa reazione se fosse successo a lei.

"Non preoccuparti, è normale pensarla così. Anch'io l'avrei fatto se ci fossi stata tu al mio posto" le sorrisi e la vidi ricambiare.

"Non riesco a dormire" disse dopo qualche attimo di silenzio. Anche io non riuscivo a farlo ma stetti zitta aspettando una sua continuazione.

"La verità è che siamo arrivati qui da neanche due giorni, se ci pensi, che siamo qui e già mi manca la mi vita, la mia famiglia e i miei amici di Wynne" Carmen sospirò. "A te non mancano?"

Eccome se mi mancavano. Era successo tutto troppo in fretta riguardo alla partenza ma, per quanto riguarda al soggiorno nel campo, mi era sembrato che il tempo scorresse lento, lento e straziante.

"Certo che mi mancano, più di tutti la mia sorellina" sorrisi al ricordo di Grace che tutta sorridente gironzolava per casa con le manine in aria.

"Avevi una sorella? Non lo sapevo" disse. Era vero, non avevo mai parlato con Carmen della mia vita fuori il campo, decisi di parlargliene in quel momento.

"Già, è una bambina vivace e col sorriso sempre impresso sulle labbra. Il suo nome è Grace ed ha appena compiuto i tre anni"

"Sai, anch'io ho un fratello. Ha ventidue anni ed è super protettivo nei miei confronti. Mi manca tantissimo" aggiunse. Ero anch'io ignara della vita di Carmen ma mi fece piacere il fatto che ne stessimo parlando, a piccoli passi.

Spazio Autrice:

Ciaoo,

poco fa ho pubblicato un post dove dicevo che non sarei riuscita a finire il capitolo stasera e che lo avrei finito o domani (anche se sarebbe stata una giornata molto impegnativa) oppure giovedì pomeriggio. Beh, mi sono detta: "Perchè non fare la brava bambina e scrivere le ultime 200 parole questa sera?" e così lo ho fatto! Scusatemi per il piccolo ritardo, spero che il capitolo sia lo stesso di vostro gradimento :)


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