Capitolo 5

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 "Anche a te" sorrisi. Poi qualcuno aprì la porta. Era la guardia che il giorno prima ci aveva scortato alle camere in questo corridoio.

"Voi due siete?" domandò tenendo pronta la penna per poter segnare qualcosa sul foglio che teneva tra le grandi mani.

"Siamo Carmen Obry e Vivian Ryan" rispose per entrambe Carmen. La guardia segnò qualcosa sul foglio. Forse una presenza o la collocazione nostra nella camera.

"Bene, la signorina Obry e la signorina Ryan stanza numero 375" non avevo notato che ci fosse un numero sulla porta della stanza ma ora che era spalancata dietro la guardia potevo benissimo scorgere il numero 375 in lettere di ottone collocato in mezzo alla porta grigia.

Chiuse il foglio e incrociò le mani dietro la schiena. "Sono il generale Connor, il mio vero nome è Rick Connor ma voi mi chiamerete semplicemente generale. Stamane siete state svegliate da un rumore fastidioso.Beh, mi spiace informarvi che quella sarà la vostra sveglia per tutta la vostra permanenza." Mi venne quasi da urlare. Avrei dovuto sopportare quella dannata sveglia per tutta la mia oermanenza? Non credo ce l'avrei fatta.

"Tutte le vostre compagne sono sveglie, alcune sono già in corridoio mentre altre sono ancora nelle loro stanze in attesa di un mio richiamo." fece un colpo di tosse poi continuò. "Signorine vi prego di raggiungere le vostre compagne aldilà della vostra stanza" detto questo si girò e sparì dietro la porta della stanza difronte.

Io e Carmen in religioso silenzio uscimmo dalla stanza per raggiungere le altre ragazze nel corridoio. Tutte indossavano la tuta nera che accentuava e valorizzava le forme delle ragazze.

Quando tutte le "assenti uscirono dalle proprie stanze il generale Connor prese parola. "Non voglio farvi digiunare ancora quindi, a meno che la signorina Rose Green, non intervenga" disse mandandole un'occhiata truce "ho intenzione di portarvi a fare colazione" un brusio di approvazione si diffuse tra noi.

"Menomale, stavo letteralmente morendo di fame" mi sussurrò all'orecchio Carmen "non avrei sopportato l'assenza di un altro pasto"

Io alla finfine non avevo tanto fame. Normalmente capitava che io saltassi qualche pasto quindi l'assenza di due consecutivi non mi dava troppo fastidio.

Il generale ci guidò per una serie di lunghi corridoi fino ad arrivare in una sala dalle dimensioni enormi dove tantissimi ragazzi stavano gustando la propria colazione chiacchierando e ridendo. Ognuno indossava la divisa nera. Per i maschi era identica a quelle delle donne con la differenza che esaltavano le spalle e il bacino.

Riuscì a scorgere qualche ragazzo di Wynne, il che mi fece sorridere pensando al fatto di non essere completamente sola in mezzo a degli sconosciuti che probabilmente provenivano da altre città. Dovevamo essere circa 5 mila ragazzi.

"Come vedete questa è la sala dove consumerete ogni pasto. Il pranzo è previsto per le 13:00 e la cena per le 19:30 mentre la colazione per questo orario, ovvero le 7:30" guardò l'orologio al suo polso per confermare quello che aveva appena detto "Quando tutte avrete finito di mangiare fatemi un cenno così potrò portarvi nella sala degli allenamenti per incominciare il vostro percorso di addestramento".

Scegliemmo il tavolo che confinava con i nostri compagni di Wynne. E in religioso silenzio cominciammo a gustare la nostra colazione. Quando tutte finimmo Rose fece un cenno al generale che si avviò verso di noi con passo fermo e deciso.

"Bene, prego signorine e signorini. Seguitemi" si girò e tutti noi come le pecore che corrono dietro al pastore lo seguimmo.

Ci condusse in una serie di corridoi talmente fitti che non avrei mai saputo tornare da sola ne' alla mensa ne' alla mia camera.

Le altre ragazze sembravano spaventate. Impaurite da quello che ci avrebbe aspettato. Io non avevo ancora paura, avevo saputo da poco quello che mi aspettava e non avevo ancora realizzato pienamente la cosa.

Le mie supposizioni non erano errate. La sala d'allenamento non era molto grande. Era divisa in parti: una sparo, una corpo a corpo, una abilità fisica. Il generale Connor si fermò in mezzo alla stanza e allargò le braccia.

"Questa sarà la sala dove ogni giorno vi allenerete. Questa non è la sola sala di addestramento ve ne sono molte altre tutte uguali."abbassò le mani e le lasciò ricadere sui suoi possenti fianchi "vi allenerete insieme, maschi e femmine. Ovviamente la forza fisica tra uomo e donna è diversa ma dovrete adattarvi"

Mi spaventai molto. Fisicamente ero piccola, minuta. Non avevo grandi abilità fisiche e non avevo mai avuto tempo di sperimentarle. Insomma ero entrata in un mondo completamente differente al mio. Lì tutto era moderno. C'erano armi da fuoco, aerei e tute! Come avrei fatto a fare un corpo a corpo con un uomo? C'erano già poche speranze di vincere contro una donna ma contro un uomo sarei caduta al suolo morta entro due secondi!

"Ma non sarò io ad allenarvi! Abbiamo un allenatore qui! Forza Drake, fatti vedere." il generale Connor guardò dietro di noi. Come tutti gli altri mi voltai per poi vedere un ragazzo di massimo vent'anni appoggiato alla porta. Ci scrutava, sembrava guardarci dentro l'anima una volta che posava gli occhi su di noi.

"Bene, bene. Così voi siete i ragazzi di Wynne" disse staccandosi dalla porta per camminare poi verso di noi "sono qui per allenarvi per una guerra. Mi aspetto da voi il massimo della disciplina. La mattina dovete essere qui alle nove in punto. Inizieremo l'allenamento oggi"

"Drake, ora vado e ti lascio lavorare" il Generale Connor si avviò verso la porta e la chiuse poi alle sue spalle.

"Bene. Sedetevi per terra. Inizierò a spiegarvi alcune cose"

Spazio Autrice:

Buonasera,
aggiornamento prima dell'inizio della scuola. Ragazzi le vacanze sono finite. Sono tornata oggi dalla sardegna ed è stato a dir poco stupendo! Un becio!


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