6- Chapter Six

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Impossibile. Quella fu la prima parola che venne in mente a Bethany quando vide il letto di Kit che le bloccava la fuga.

Era riuscita ad aprire la porta quanto bastasse per poterlo vedere dormire tranquillo come un bambino, venendo afflitta da un'ondata di disperazione. Kit l'avrebbe sicuramente fermata, sarebbe riuscito a prenderla in tempo e chissà cosa le avrebbe fatto. Non si era di certo scordata le parole che le aveva rivolto la prima volta che aveva tentato di farlo: "Se prova ancora a scappare le farò passare la voglia anche solo di camminare" .

La voce dura di Kit le rimbombava nella mente, assillandola. Bethany scivolò sulla parete accanto alla porta, silenziosamente, portandosi le mani nei capelli.
Non sarebbe mai riuscita a fuggire. Si morse il labbro per evitare di piangere, doveva smetterla di fare la femminuccia, doveva reagire. Come? Urlava la vocina dentro la sua testa.

Chiuse gli occhi cercando di focalizzarsi su tutti i problemi che era riuscita a risolvere solo qualche ora prima.
Uno: Kit fuori dalla porta, certo sperava che avesse cambiato idea durante quella giornata, ma a quanto pare, non l'aveva fatto. La soluzione a cui aveva pensato era stata passare sotto il suo letto, lentamente e molto silenziosamente.

Che idea stupida, si incolpò mentalmente. Come avrebbe fatto a far passare lo zaino sotto il letto, senza che Kit si svegliasse? Continuò a pensare nervosa, colpendosi la fronte con il palmo della mano.

Si alzò da terra e cominciò a vagare per la stanza alla ricerca di qualcosa che potesse far scivolare facilmente il piccolo bagaglio sul pavimento. Accese la luce del bagno, in modo da non svegliare nessuno e provò a pensare ad una soluzione. Andò ad aprire il grande armadio che fino a quel momento aveva sempre ignorato, un'anta dopo l'altra, lentamente.

Avrebbe preferito trovarlo vuoto, avrebbe preferito trovare un qualche insetto morto, ma mai avrebbe voluto trovarlo pieno di abiti femminili.

Come presa in pieno da una scossa, Beth scattò in avanti ed iniziò ad osservarli. Abiti da sera, abiti da giorno, lunghi, corti, di colori neutri, di colori sgargianti, tutto ordinato e ben disposto. Con la mano tremante la giovane guardò alcune taglie e non si meravigliò molto quando vide che coincidevano con la sua.

Come?
Perché?

Si sentiva tremare dalla paura, voleva tornare a casa, voleva stare al sicuro senza che nessun uomo misterioso le comprasse abiti o giubbotti, o semplicemente la volesse per sé. No, a Bethany non andava bene, aveva paura. Era da pazzi.

Tornò in bagno e prese la saponetta. Era l'unica idea che le fosse venuta, ma avrebbe fatto di tutto per andarsene.

Ruppe in due pezzi il sapone e, facendo attenzione a non fare rumori, li bagnò per renderli scivolosi. Poco dopo appoggiò lo zaino sui due pezzi della saponetta ed aprì la porta, non prima di aver spento la luce in bagno.

Nella casa regnava il silenzio e Kit sembrava dormire pacificamente, quindi non perse tempo e spinse lo zaino sotto il letto. Vide l'ombra muoversi in avanti superando il letto, facendola sospirare felicemente, ce l'aveva fatta.

Anche se era solo l'inizio.

Pian piano lo seguì strisciando con i gomiti, tendendo tutti i muscoli. Non doveva fare rumori. Molto lentamente riuscì a raggiungere lo zaino, si alzò con altrettanta lentezza e attenzione, poi si voltò verso il giovane. Vide il suo volto, illuminato dal chiarore della notte rilassato, senza alcuna preoccupazione. L' anello al dito, con la pietra verde, era in netto contrasto con i ricci neri che contornavano il viso, mente le labbra soffici erano leggermente aperte,Kit stava dormendo pesantemente.

Afferrò lo zaino e si avviò verso le scale in punta di piedi, felice che gli stivaletti non facessero nessun rumore. Scese al piano terra e vide Kevin sdraiato sul divano a pancia in giù, con un braccio disteso sopra la testa. Aveva il corpo completamente coperto da una pesante coperta di lana rossa, al contrario di Kit che dormiva con la felpa. Ormai la giovane aveva smesso di chiedersi per quale ragione avesse sempre caldo.

The Green LightWhere stories live. Discover now